Notte della Ricerca: call aperta per cafoscarini

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 A Venetonight c’è spazio per tutta la comunità accademica di Ca’ Foscari impegnata nella  Ricerca. Le attività che si possono proporre sono le più disparate: dai laboratori per bambini ai workshop, dalle visite guidate ai giochi di ruolo, sotto il denominatore comune dell’interattività. Il pubblico della Notte Europea dei Ricercatori, che si svolgerà in tutta Europa il 29 settembre 2017, deve sentirsi coinvolto e partecipe della Ricerca. Si tratta di un'importante opportunità per far conoscere e apprezzare il lavoro svolto ogni giorno nelle aule e nei laboratori di Ca’ Foscari ai più giovani, agli studenti e alle loro famiglie, alla cittadinanza, al grande pubblico, raccontando le ricerche in modo semplice e coinvolgente.
 
Chi è stato parte attiva di questo evento, negli anni, spesso ritorna, entusiasta dell’esperienza. Qualche protagonista ci ha spiegato perché, ecco alcuni estratti dei loro racconti:

Valentina Beghetto, Ricercatrice del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi: «La prima volta che ho partecipato mi sono chiesta cosa avrei potuto proporre ad un pubblico così trasversale. Venetonight è stato l’occasione per inventarsi tecniche completamente nuove per convincere e raccontare. È un percorso di riflessione e una grande di sfida dal punto di vista comunicativo, che mi ha portato anche ad intessere molte relazioni aziendali utili per la mia Ricerca».

Giovanni Vaia, Ricercatore del Dipartimento di Management: «Tradurre le ricerche in concetti comprensibili a tutti, per il vastissimo pubblico di Venetonight, permette di migliorarsi come ricercatore, soprattutto a livello di comunicazione. E’ un ottimo test per verificare l’impatto della propria ricerca. Le risposte che ho ricevuto dal pubblico? Entusiasmo, meraviglia e voglia di approfondire».
 
Paola Corò, Ricercatrice del Dipartimento di Studi Umanistici:« Scelgo sempre di fare i laboratori con i bambini perché penso siano loro il futuro della nostra ricerca. Ormai aspettano questo appuntamento e ritornano di anno in anno. Qualcuno pare che da grande voglia fare il Sumero…significa che ogni esperienza, anche piccola, lascia il segno. Coinvolgo nell’esperienza i miei studenti, che partecipano come attività sostitutiva di stage o tirocinio. A Venetonight 2016 è anche successo che la scrittura cuneiforme abbia incontrato la tecnologia 3D, grazie alla collaborazione con il DEL_FabLab cafoscarino».

Chiara Branchini, Ricercatrice del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati: «Venetonight permette a chi fa Ricerca di uscire dall’ambito ‘protetto’ dell’Università adottando un altro punto di vista, quello del grande pubblico. Spesso l’esperimento è una scoperta anche per noi. Ho sempre sentito la necessità di raggiungere in modo capillare persone lontane dall’università, di tutte le età. In tema di LIS mi sono accorta di quanto poco, in generale, si conosca la comunità sorda, e di quanto sia importante affrontare l’argomento in modo comprensibile a tutti. Questa consapevolezza mi ha portato a cambiare l’approccio in aula, soprattutto con gli studenti del primo anno».

Ricordiamo che docenti e ricercatori di Ca’ Foscari possono inviare le proposte per Venetonight compilando entro lunedì 26 giugno un modulo online con la descrizione delle attività e alcuni dati tecnici, necessari per la pianificazione della logistica.
 
Per qualsiasi informazione scrivere a  venetonight@unive.it.