Colleghe e colleghi, partite anche voi con i bandi di mobilità internazionale per lo staff

condividi
condividi

All’ingresso di UCL, una delle più prestigiose università europee, i visitatori vengono accolti da Jeremy Bentham. La salma del filosofo inglese, deceduto nel 1832 e ‘padre spirituale’ della prima università britannica che ha accolto tutti senza distinzioni di razza, sesso, religione e credo politico, è conservata in una teca  a fianco dell’attuale ufficio del Rettore, a Gower Street, nel centralissimo quartiere londinese di Bloomsbury.

Il messaggio è chiaro: l’apertura e l’uguaglianza (e una certa disponibilità per pagare la retta) sono i principi fondanti dell’Università n°7 nella classifica mondiale QS Ranking - n°1, sempre stesso ranking, per la Ricerca in UK - dove ho appena avuto la fortuna e il piacere di trascorrere quattro giorni grazie al programma Erasmus Staff Training.

Una volta superato il corpo di Bentham, UCL chiude con la vocazione passata e rivela la sua missione di ateneo proiettato verso il futuro.

Il suo raggio globale di azione e il massiccio utilizzo dei canali di divulgazione, sia nuovi che tradizionali, rappresentano il  primo motivo per cui l’ho scelta. Il secondo è l’approccio anglosassone alla comunicazione, talmente pragmatico – lontano per certi versi da tutte le altre ‘scuole’ -  da risultare scientifico. L’open space dove i (60!) colleghi di UCL del settore Marketing & Communications si rivolgono quotidianamente a 11mila dipendenti, 38mila studenti e alle maggiori testate internazionali, è stato un hub per confronti, idee e nuovi spunti. Seppure in pochi giorni mi è stata offerta una panoramica completa di tutte le attività messe in campo, a seconda dei miei interessi e delle mie competenze. Insospettabili affinità si accompagnavano a problemi comuni, metodi diversi, idee nuove.

Il bilancio è quello di un’occasione unica dal punto di vista professionale che consiglio a tutte le colleghe e i colleghi di Ca’ Foscari, in ogni settore. Più dipendenti coglieranno queste opportunità – oltre al bando annuale europeo ci sono anche quelli aperti a tutto il mondo – più Ca’ Foscari procederà verso la dimensione internazionale.

Ecco la mia ‘top 5’ di suggerimenti per chi si è deciso a partire con l’Erasmus Staff Training o altri bandi di mobilità:

  1. Scegliete con cura il posto giusto per voi, visitate più siti possibili. Rispetto ad altre Università, che presentano una lista di accordi piuttosto ristretta, Ca’ Foscari ne ha tantissimi.
  2. I bandi escono di solito con tempi stretti e per partecipare è auspicabile avere già un ‘ok’ da parte dell’Università ospitante. Quindi prendetevi per tempo e contattate diverse Università. Il punto di riferimento è l’Ufficio Relazioni Internazionali di Ca’ Foscari, che mi ha aiutato moltissimo e che ringrazio.
  3. Specificate in modo chiaro fin da subito i vostri interessi, senza restringere troppo il campo. Uno sguardo di insieme è utile e sicuramente anche i vostri colleghi potranno beneficiare della vostra esperienza.
  4. Fatevi anticipare, possibilmente, il programma della vostra visita. Probabilmente avrete appuntamenti con molte persone ed è utile organizzarsi oppure rivedere certi punti.
  5. Scegliete un albergo o una casa vicina alla sede di riferimento, soprattutto se è in una grande città. Questo è un consiglio molto personale, ma secondo me fondamentale. Probabilmente pagherete di più l’alloggio ma risparmierete sui mezzi. Tutto può rientrare nella vostra diaria giornaliera.


Mi permetto, infine, di aggiungere una postilla dedicata a chi, come me, ha figli piccoli: si tratta di pochi giorni, affidateli a qualcuno e partite sereni. Al ritorno portate un bel regalo e non vedranno l’ora di farvi partire di nuovo.

Federica Scotellaro
Ufficio Comunicazione e Relazioni con il pubblico
Settore Comunicazione