Così ricercatori, artisti e aziende disegnano la laguna che cambia

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Mentre il mare sale di anno in anno con ritmo impercettibile, il sea level rise a Venezia è visibile solo nelle simulazioni e nei numeri degli scienziati, che proiettano nel futuro scenari con 20, 50, o 75 centimetri di aumento a seconda dei modelli e delle ipotizzate emissioni di gas a effetto serra. Far ‘vedere’ a tutti questi dati è diventato lo scopo di una delle azioni messe in campo dal progetto di Ca’ Foscari e Iuav Artificare, che connette ricerca e arte, scienza e città, artisti e imprese grazie a un finanziamento FSE della Regione del Veneto.

Andreco, artista e ricercatore (vanta un dottorato in ingegneria dell’ambiente e del territorio), sta tracciando delle linee di livello sulle 19 campate dell’edificio che da Fondamenta Santa Lucia si affaccia sull’imbocco del Canal Grande, di fronte agli imbarcaderi di Piazzale Roma. Rappresentano visivamente, sul primo murale concesso in Canal Grande, fino a quale quota potrebbe arrivare l’alluvione permanente, la nuova normalità di un mare in espansione.

Le linee azzurre, visibili dal vaporetto con la luce giusta o percorrendo la fondamenta, raccontano uno degli impatti più temuti del cambiamento climatico. Tra le linee ci sono formule, simboli e acronimi chiave nel mondo delle scienze del clima, come le sempre più note ‘parti-per-milione’ (ppm) con cui misuriamo la concentrazione di anidride carbonica nell’atmosfera.

In ottobre il wall painting sarà affiancato da una grande installazione, alta sei metri, che attirerà l’attenzione sulle prime vittime annunciate di un repentino innalzamento del mare: le piante. La scultura ospiterà piante autoctone, abituate al confronto con le maree sulle barene o sulle dune, che oggi difendono la laguna dall’erosione, immagazzinano anidride carbonica, offrono un habitat ad altre specie, ma tra qualche decennio potrebbero non farcela più a tenere il passo del mare in salita.

“Il mio è un lavoro simbolico, creo immagini che racchiudono un concetto. L’obiettivo è incuriosire, accendere una domanda su una problematica sulla quale possiamo agire, la soluzione dipende da noi” afferma l’artista-ingegnere Andreco presentando il progetto, per realizzare il quale ha studiato pubblicazioni scientifiche e il report IPCC, consultato ricercatori dell’Ismar-Cnr, sperimentato sul metallo nel laboratorio della De Castelli srl, partner di Atificare. Oltre a Ca’ Foscari, col laboratorio m.a.c.lab, IUAV e Regione Veneto, hanno collaborato One Contemporary Art, ASLC progetti per l’arte, Grandi Stazioni, Spring Color, Platone Green.

Il progetto Climate 04 Sea level rise è per Andreco il quarto capitolo di un percorso nella vulnerabilità del territorio tra scienza ed arte che lo ha già visto all’opera, per esempio, a Bari per raccontare l’accelerazione della desertificazione.

Murale e scultura veneziane saranno inaugurate il 27 ottobre alle 14.30. Saranno visibili per tre mesi. Infine, il 30 ottobre, verrà il momento del confronto tra esperti provenienti da mondi diversi, con la conferenza Arte e scienza al tempo dei cambiamenti climatici (ore 14.30, San Giobbe).

Il progetto di ricerca Artificare/Art&Business nel suo complesso comprende sette ‘episodi’ di interazione tra imprese ed arte. E’ coordinato da Fabrizio Panozzo, professore al Dipartimento di Management di Ca’ Foscari, e Angela Vettese professoressa allo IUAV.