Venetonight, la ricerca toccata con mano

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Venetonight si è rivelata ancora una volta un'imperdibile occasione "live" per conoscere attività e successi della ricerca più innovativa, tra laboratori, spettacoli, attività per bambini, visite guidate, mostre, giochi e tante altre attività. Migliaia i partecipanti, laboratori esauriti con liste d’attesa, per un programma con 70 attività, e oltre 300 studiosi ed esperti coinvolti.

LA GALLERY

E’ Iniziata alle 9 parlando di cambiamenti climatici in Campo Santa Margherita e si concluderà nella notte nel cortile di Ca’ Foscari con l’anteprima di “Addio a Ulisse” con la musica di Giovanni Dell’Olivo e il collettivo Lagunaria accompagnata dalle immagini di Mauro Moretti.
E’ la lunga giornata di Venetonight a Venezia, una delle oltre 300 città europee in cui i ricercatori ‘scendono in campo’ per incontrare i cittadini e dimostrare che la ricerca in ogni disciplina è importante e tocca il futuro di tutti.
Il Rettore di Ca’ Foscari, Michele Bugliesi, ha salutato così la settima edizione: “E’iniziativa nata nel 2010 su spinta della Comunità Europea per raccontare e divulgare i risultati della ricerca e il suo impatto nella società rispetto alla sua capacità di crescere dal punto di vista sociale, economico, culturale. La ricerca è tante cose e le vedrete oggi in oltre 70 attività; è  un mondo sfaccettato, ricco di studio, energia, competenze, fatiche. Venetonight è una occasione per imparare, conoscere e apprezzare i nostri ricercatori.
Senza ricerca non c'è futuro. Troppo spesso si rappresenta l'università per i suoi mali ma l'università, pur con i suoi difetti, ha anche tanti meriti, per primo quello di contribuire all' innovazione. Evviva dunque la ricerca e i ricercatori e tutte le persone che stasera vivono Venetonight”.


Con i ricercatori nei musei
Grazie alla collaborazione tra l’ateneo e la Fondazione Musei Civici di Venezia, il pubblico di Venetonight potrà entrare in contatto con opere e storie poco note, raccontate dai ricercatori. Alcuni “Marie Curie” fellow, giovani studiosi premiati con un prestigioso finanziamento europeo, saranno guide d’eccezione a Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano, alla Casa di Carlo Goldoni, al Museo Correr e, in collaborazione con MiBACT, al Museo Archeologico Nazionale.
 
Al Museo di Storia Naturale si sono potuti scoprire i risultati di uno studio sulle radiazioni solari sui turisti a Venezia, ma anche scoprire con un esperto la collezione di insetti normalmente accessibile solo agli studiosi.
 
Visite speciali hanno riguardato le sedi dell’Archivio di Stato, la Scuola Grande di San Marco e Palazzo Ducale, Ca’ Cappello e un itinerario nella Venezia della Grande Guerra.

Attività per bambini e ragazzi
I bambini hanno potuto scavare come archeologi, vestire i panni di impavidi guerrieri antichi o diventare piccoli investigatori digitali a caccia di transazioni finanziarie. Hanno potuto viaggiare nel tempo scoprendo la vita dell’antica Altino, l’Egitto dei Faraoni, formule magiche babilonesi. Inoltre, grazie alle attività proposte dal centro Europe Direct del Comune di Venezia, si sono sentiti a pieno “giovani cittadini europei”.
 
Dopo il grande successo degli ultimi anni, anche in questa edizione non poteva mancare la preparazione del gelato molecolare. I ricercatori hanno spiegato i vari aspetti legati alla cucina molecolare riguardanti lo studio scientifico dei processi chimici e fisici che avvengono durante la preparazione dei cibi, e prepareranno in pochi istanti un buon gelato molecolare.
 
A tu per tu con i ricercatori
Imperdibile la visita in laguna con la barca del Sestante e le spiegazioni degli ecologi cafoscarini. A Ca’ Foscari gli scienziati hanno parlato di dna, chimica dei sensi, microrganismi, biomagnetismo.
 
Spazio anche ad economia e società con laboratori sulla disinformazione online, banche e finanza, sondaggi e stili di leadership. Giovani ricercatori hanno presentato le loro ricerche sul turismo a Venezia e sulla vita di stranieri che vivono in Italia senza studiare la lingua. E poi ancora musica ottomana, lingua dei segni, insegnamento delle religioni come contrasto agli stereotipi e la storia di Venezia riscritta dai ritrovamenti di Torcello (quest’ultima attività in collaborazione con la Città Metropolitana di Venezia).

Programma dettagliato sul sito www.venetonight.it