Il regista sceglie intelligentemente di intraprendere una strada diversa dai classici movimenti di macchina ed effetti audio da “balzetto” sulla sedia; tutto ciò per sviluppare una trama inquietante che ruota attorno alla scomparsa di una bambina dai misteriosi poteri, resi peraltro attraverso scene dalla forte componente onirica ed esteticamente pregiate.

POSSESSED

Una delle migliori pellicole del festival, votata al versante metafisico. Il regista sceglie intelligentemente di intraprendere una strada diversa dai classici movimenti di macchina ed effetti audio da “balzetto” sulla sedia; tutto ciò per sviluppare una trama inquietante che ruota attorno alla scomparsa di una bambina dai misteriosi poteri, resi peraltro attraverso scene dalla forte componente onirica ed esteticamente pregiate. Le ricerche sempre più spaventate di un poliziotto e della sorella della bambina, porteranno alla luce un mondo di superstizioni e sfruttamento che valgono come monito alle false credenze, senza però risparmiare anche una forte critica al fanatismo religioso, impersonato dal personaggio della madre (la Corea è l'unico paese est asiatico insieme alle filippine dove il cattolicesimo è estremamente diffuso).

Possessed
(Bulsin jiok)
tr.: L’inferno dei miscredenti
Corea del Sud, 2009, 106' Dir. Lee Yong-joo

Eugenio De Angelis