Hotel vs Apartment, storia di un mercato in evoluzione

Valeria Minghetti, ricercatore senior di Ciset ha partecipato il 24 maggio 2017 al convegno "Hotel vs Apartment - Le regole del gioco" organizzato a Milano da Rescasa LombardiaHospitality-news.

Minghetti ha contribuito sul fronte dell'analisi del fenomeno con un intervento intitolato "L'alloggio fa il turista? Evoluzione del mercato tra nuovi clienti e digitalizzazione dell'offerta".

Ecco cosa ne è uscito.

A livello mondiale il turismo è in crescita costante. In Italia, secondo i dati di Banca d'Italia, nel 2016 il turismo internazionale ha registrato un +3% in termini di flussi e un +1,3% in termini di spesa nel 2016, confermando i trend precedenti. Per quanto riguarda il turismo domestico, questo ha mostrato una ripresa soprattutto a partire dal 2015.

E le performance 2016 appaiono significative: secondo l'indagine ISTAT sui viaggi e le vacanze degli Italiani, i viaggi degli Italiani all'interno della Penisola sono cresciuti del +16,2%, trainati soprattutto dal turismo per vacanza.

La domanda, quindi, aumenta, ma soprattutto si trasforma, evolve. Il mercato turistico ha "cambiato pelle" negli ultimi 20-25 anni, già prima e anche dopo l'inizio della crisi economica (nella seconda metà del 2008). Gli effetti della congiuntura negativa hanno accelerato o rallentato il mutamento preesistente nei comportamenti di vacanza, nella scelta delle soluzioni di alloggio, e così via. Quello che però è importante sottolineare è che questi mutamenti si sono mantenuti anche successivamente, e non solo per questioni di prezzo, ma perché spesso il turista ha scoperto nuovi modi di viaggiare ugualmente se non maggiormente soddisfacenti.

"Siamo di fronte a un consumatore-turista "ibrido", - spiega Minghetti - che scardina le tradizionali segmentazioni socio- e psico-demografiche. Un cliente estremamente fluido nelle sue scelte, che modifica continuamente il suo comportamento di spesa in funzione del valore attribuito al prodotto o all'esperienza. Un turista che, ad esempio, risparmia sul volo per avere più budget da spendere a destinazione, per un alloggio particolare oppure per degustare la cucina locale in ristoranti tipici. Oppure, che cambia tipologia di alloggio anche all'interno della stessa vacanza, optando ad esempio per un hotel e un b&b durante un viaggio che coinvolge due o più destinazioni".

I fattori che stimolano la domanda sono un cambiamento sociale e di consumo generale, che interessa necessariamente anche il turismo, stimolato e supportato dallo sviluppo dell'innovazione tecnologica. Web e tecnologie digitali hanno aumentato esponenzialmente le possibilità per il turista di acquisire informazioni, di prenotare direttamente i servizi, ma anche di vedere riconosciuto il proprio potere di mercato diventando co-creatore della propria esperienza di viaggio.

Le prospettive che si aprono in questo scenario sono buone per il mondo dell'ospitalità. Se è vero che, come ha detto un esperto di marketing, i turisti del futuro vorranno sempre più "vedere il mondo" con le loro lenti, il loro comportamento fluido e variabile, guidato dalla ricerca del valore, li porterà di volta in volta a scegliere la tipologia di ospitalità che meglio risponderà all'esperienza ricercata. Esperienza che potrà variare, ad esempio, in funzione della destinazione scelta, del tipo di viaggio, del gruppo di viaggio e così via.

"C'è quindi spazio per tutti, - conclude Minghetti - hotel e strutture extralberghiere, a patto che le imprese continuino a lavorare con costanza sul prodotto e soprattutto imparino ad ascoltare il mercato e a dare risposte rapide alle sue esigenze, possibilmente anticipandole".

 

QUI LA VIDEO INTERVISTA A VALERIA MINGHETTI