Letteratura

Ca’ Foscari offre un ricco programma di iniziative e appuntamenti letterari e organizza ogni anno Incroci di civiltà, il Festival Internazionale di Letteratura a Venezia.

Alla letteratura è inoltre dedicato il ciclo di conversazioni con autori e autrici negli spazi di Ca’ Foscari Zattere e il tour itinerante Classici Contro alla riscoperta delle testimonianze degli antichi.

L’Archivio Scritture e Scrittrici Migranti raccoglie testi sui fenomeni migratori e sugli studi di genere.

Writers in conversation e Verso Incroci

Credits Simone De Luca

Mauro Covacich

Introduce: Alessandro Cinquegrani

Mercoledì 13 marzo, ore 17.30: Umberto Saba
Mercoledì 27 marzo, ore 17.30: Italo Svevo
Teatro Ca' Foscari a Santa Marta

Ingresso su prenotazione

L’appuntamento è organizzato in collaborazione con Teatro Ca' Foscari a Santa Marta

L'iniziativa rientra tra le attività di Public Engagement 2024 dell'Ateneo

Mauro Covacich (Trieste, 1965) è autore della raccolta di racconti "La sposa" (Bompiani 2014, finalista Premio Strega) e di numerosi romanzi. Presso la Nave di Teseo ha pubblicato in una nuova edizione il “ciclo delle stelle” - "A perdifiato" (2003), "Fiona" (2005), "Prima di sparire" (2008), "A nome tuo" (2011, da cui Valeria Golino ha tratto il film Miele) -, "La città interiore" (2017, finalista Premio Campiello), "Di chi è questo cuore" (2019) e "L’avventura terrestre" (2023). E’ inoltre autore e interprete di tre monologhi, "Svevo", "Joyce", "Saba", prodotti dal Teatro Stabile Friuli Venezia Giulia. Nel 1999 l’Università di Vienna gli ha conferito l’Abraham Woursell Award. Vive a Roma.

Credits Marina Rosa Weigl

Incontro con Melanie Raabe

In conversazione con Petra Schaefer, Centro Tedesco di Studi Veneziani, a partire dal suo romanzo, L’ombra (Corbaccio). Introduce Richard Erkens, Direttore del Centro.

Giovedì 14 marzo, ore 17.00
Palazzo Barbarigo della Terrazza

L'incontro si terrà in lingua tedesca con traduzione
Ingresso libero fino a esaurimento posti

L’appuntamento è organizzato in collaborazione con il Centro Tedesco di Studi Veneziani

L'iniziativa rientra tra le attività di Public Engagement 2024 dell'Ateneo

Melanie Raabe è nata a Jena, nella Germania Est, nel 1981. Dopo la laurea in Scienze della comunicazione e Letterature comparate, di giorno lavorava come giornalista e di notte scriveva segretamente libri. Nel 2015 viene pubblicato il suo primo romanzo "La Trappola", seguito da "La Verità" nel 2016 e "L'Ombra" nel 2018, in Italia tutti editi da Corbaccio. Ancora inediti invece “Die Wälder - Il Bosco", pubblicato nel 2019, e "Die Kunst des Verschwindens - L'arte di scomparire", pubblicato nel 2022. I suoi romanzi sono pubblicati in più di venti paesi e da alcuni di essi sono in produzione diversi adattamenti cinematografici. Melanie Raabe gestisce insieme all'artista Laura Kampf anche un podcast settimanale di successo sul tema della creatività, “Raabe & Kampf”. È inoltre giornalista e autrice di racconti e testi teatrali. Melanie Raabe vive e scrive a Colonia.

©Basso Cannarsa

Incontro con Arturo Pérez-Reverte

In conversazione con Adrián J. Sáez, Università Ca' Foscari Venezia

Martedì 19 marzo, ore 11.30
Auditorium Santa Margherita - Emanuele Severino

L'incontro si terrà in lingua spagnola con traduzione
Ingresso su prenotazione

L’appuntamento è organizzato in collaborazione con Dedica Festival Pordenone
Il calendario completo degli incontri con Arturo Pérez-Reverte al Dedica Festival sarà presto disponibile sul sito www.dedicafestival.it

L'iniziativa rientra tra le attività di Public Engagement 2024 dell'Ateneo

Arturo Pérez-Reverte è nato a Cartagena in Spagna nel 1951. È stato inviato di guerra per giornali, radio e televisione fino al 1994, anno in cui ha deciso di dedicarsi alla letteratura. Autore di grande successo, i suoi romanzi sono stati tradotti in oltre 40 lingue e hanno avuto numerosi adattamenti cinematografici.

Nel 1992 ha ricevuto il Premio Goya, cui hanno fatto seguito, tra gli altri, il Premio per la letteratura europea Jean Monnet (1997), il Prix Méditerranée Étranger assegnato dall’Académie Goncourt (2001), il Premio von Rezzori (2008). Nel 1998 è stato nominato Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere di Francia e dal 2003 è membro della Real Academia Española, la più alta istituzione spagnola per la lingua e la letteratura.

Tra i suoi titoli pubblicati in Italia ricordiamo, oltre alla serie del Capitano Alatriste, Il club Dumas (1997 e 2013), La tavola fiamminga (1999 e 2014), La pelle del tamburo (1998 e 2018), Il maestro di scherma (1999 e 2014), La carta sferica (2000), L’ombra dell’aquila (2002), La regina del Sud (2003), Una questione d’onore (2004), L’ussaro (2006), L’oro del re (2006), Il pittore di battaglie (2007), Il tango della Vecchia Guardia (2013), Il cecchino paziente (2014), Due uomini buoni (2016), Il codice dello scorpione (2017), L’ultima carta è la morte (2018), I cani di strada non ballano (2019), Sabotaggio (2020), SIDI (2021), Occhi azzurri (2021), L’italiano (2022), Linea di fuoco (2023).

Incontro con Stevo Grabovac

In conversazione con Marija Bradaš, docente presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, e con Boris Maksimović, editore

Lunedì 25 marzo, ore 17.30
Sala Berengo Ca' Foscari

L'incontro si terrà in lingua serba con traduzione
Ingresso libero

L’appuntamento è organizzato in collaborazione con Venezia legge i Balcani

L'iniziativa rientra tra le attività di Public Engagement 2024 dell'Ateneo

Stevo Grabovac è uno scrittore serbo-bosniaco, il cui ultimo romanzo Poslije zabave [Dopo la festa] gli è valso il 70º premio NIN, uno dei riconoscimenti letterari più prestigiosi nell’area dell’ex Jugoslavia. Nasce nel 1978 a Slavonski Brod, nell’odierna Croazia, perché nella città di Bosanski Brod, dove viveva la famiglia, mancava il reparto maternità. Svolge i lavori più disparati, dal muratore al portiere e al magazziniere, scrivendo al contempo racconti e poesie pubblicati in diverse raccolte collettive. Nel 2007 pubblica la silloge poetica Stanica nepostojećih vozova [La stazione dei treni inesistenti], mentre nel 2019 esce il suo primo romanzo Mulat albino komarac [Un mulatto, un albino, una zanzara] con cui vince il premio letterario “Šušnjar” ed è selezionato tra i finalisti per il premio NIN. Al centro del romanzo vi è un mosaico narrativo di traumi vissuti e condivisi da un’intera generazione a causa della guerra e del successivo periodo postbellico che azzera le speranze per il futuro. Nel suo secondo romanzo Poslije zabave [Dopo la festa], raccontando di un crimine di guerra successo nell’estate del 1992 in provincia di Bosanski Brod, Grabovac scrive anche della Bosnia postbellica e del periodo di transizione, dell’ipocrisia delle ONG, della corruzione che intacca l’arte e la figura dello scrittore. Vive a Banja Luka.

Incroci di civiltà

Da un’idea di Ca’ Foscari nasce nel 2007 il Festival Internazionale di Letteratura a Venezia Incroci di Civiltà, organizzato in collaborazione con il Comune di Venezia.

La kermesse ospita in laguna, ogni primavera, i più interessanti scrittori e scrittrici del momento provenienti da Paesi di tutto il mondo. Un appuntamento amato e apprezzato che riscuote ogni anno il tutto esaurito.