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Relatrice: Laura Maffizoli, University of Manchester

In Georgia, come anche nelle altre ex-repubbliche dell’Unione Sovietica, il Gulag è un argomento ancora molto spinoso che, quando viene trattato, genera rivendicazioni e contestazioni a vari livelli della società. Questi scontri sono, nella maggior parte dei casi, estremamente politicizzati, spaziando da tentativi di riposizionamento della Georgia all’interno della storia dell’Unione Sovietica a costruzioni politiche di un’alterità nemica per riaffermare la propria sovranità, da oscillazioni tra tutela e attacco alla figura di Stalin, a vittimismo storico e costruzione identitaria. Come si relazionano quindi l’uno con l’altro i discorsi legati alla memoria del Gulag fatti dallo stato, dagli intellettuali, dalle persone “comuni”? E questi discorsi come modellano la costruzione sociale della storia e della nazione, della Georgianità e dell’inimicizia nei confronti della Russia? Partendo da queste due domande, il seminario si concentrerà su un progetto di una ONG di storici georgiani, chiamato “Last Address”, che si occupa di affiggere delle targhe memoriali sulle abitazioni, “l’ultimo indirizzo”, di quelle persone che sono state uccise durante gli anni del terrore staliniano. In primo luogo, verrà analizzato il punto di vista della ONG e l’importanza del progetto per gli storici dell’organizzazione in un’ottica di sensibilizzazione della società all’analisi dell’Unione Sovietica come regime totalitario e quindi all’importanza del ricordare per evitare il ripetersi della storia. In seguito, l’analisi verterà sull’importanza delle targhe memoriali per i parenti delle persone uccise. Infine, verrà presentato un caso di una targa memoriale che ha avuto un risvolto controverso nella sfera pubblica. La presentazione si concluderà con una riflessione di questi casi etnografici localizzandoli negli studi su memoria e patrimonio, nazionalismo e identità.

Ingresso libero- Seminario valido per il tirocinio DEA/ACEL

per informazioni: tamisari@unive.it