Agenda

24 Apr 2020 08:00

Lettere dal DSAAM - Luca Maria Olivieri

DSAAM online

In questi giorni marcati dall'isolamento, pubblichiamo in agenda con cadenza regolare delle lettere da parte dei membri del Dipartimento. L'idea è di raccontare l' esperienza di quarantena, principalmente attraverso suggerimenti di letture, attività didattiche, ma anche ricette, musica, programmi radiofonici e film.
È un modo per condividere spunti culturali in queste giornate lunghe e per comunicare a studenti e colleghi la nostra presenza e il nostro impegno.

Oggi la lettera è da parte di Luca Maria Olivieri.

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30 marzo 2020

Vista da Berlino – la città dove ancora vivo – ancora oggi non può capirsi esattamente la portata della crisi che si vive in Italia. La città svuotata è tornata a quella rarefazione che era tipica della Berlino di almeno dieci anni fa. Il berlinese si può quindi dimenticare velocemente del chiasso e delle folle di turisti che fino a Natale scorso riempivano Unter den Linden. Non c’è obbligo di rimanere in casa: al primo raggio di sole, con un po’ di paura, il berlinese si avvicina ai parchi, con assembramenti accorti. Mascherine, distanza, negozi chiusi, scomparsa dei prodotti igienici (anche qui!), scuole e università chiuse. Questi i segni di un disagio, che ad ora, è ancora accettabile. 
Da qui sono invece le telefonate quotidiane con l’Italia, con amici, con i genitori, ma anche gli scambi durante le lezioni online con colleghi e studenti, a riportare la gravità reale di quello che sta succedendo.

Ci sono anche altri Paesi da cui provengono notizie non rassicuranti. Il Pakistan, dove lavoro come archeologo da trent’anni, sta chiudendo tutto e, di ora in ora quartieri di città, villaggi, e poi intere città, sono posti in quarantena. Saggiamente le misure si rafforzano nonostante i casi registrati siano percentualmente bassi. La campagna di lavoro di questa primavera nello Swat è stata annullata. L’avrei diretta a distanza in ogni caso, poiché insegno in questo semestre. La lista degli operai era pronta, i materiali già sullo scavo. A febbraio abbiamo annullato la missione dei colleghi che partiva dall’Italia, poi di chi insegna in Germania, infine anche dei colleghi pakistani. L’ultimo l’abbiamo evacuato dallo Swat (dove quasi non ci sono casi) appena prima che le strade venissero chiuse, la settimana scorsa. La casa della Missione, che spero presto possa ospitare anche gli studenti di Ca’ Foscari, è stata chiusa di nuovo, la biblioteca chiusa agli studenti, i magazzini sigillati, con solo i custodi autorizzati a risiedervi. Il ricordo torna al 2007-2009, al tempo dei talebani...

[...] il testo, accompagnato da immagini, continua in allegato.
 

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Lettere precedenti:

Silvia Rivadossi - link alla lettera

Patrick Heinrich - link alla lettera

Daniela Meneghini - link alla lettera

Organized by

Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea

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