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13 Dic 2018 09:30

Sogdians and their Funerary Monuments in Sixth to Seventh-Century China: New Thoughts and Reflection

Aula Magna “Silvio Trentin” Ca’ Dolfin, Dorsoduro 3859/A, Venezia

I sogdiani e i loro monumenti funebri in Cina nel VI e VII secolo: nuove prospettive e riflessioni
è il Convegno iIternazionale che si terrà giovedì 13 e venerdì 14 Dicembre 2018 dalle ore 9:30 presso l’Aula Magna “Silvio Trentin” di Ca’ Dolfin, Dorsoduro 3825/e - Venezia

I sogdiani erano una popolazione centroasiatica di lingua persiana stanziata nelle antiche regioni della Sogdiana e della Battriana (oggi divise tra Uzbekistan e Tagikistan). Già nel II secolo d.C. essi avevano stabilito alcune  comunità lungo le vie carovaniere che collegavano l’Asia centrale alla Cina – la cosiddetta Via della Seta. Tra il V e l’VIII secolo tali comunità furono consolidate e moltiplicate e attraverso di esse i sogdiani controllavano i commerci tra Afrasiab e Xi’an. In territorio cinese, il capo della comunità sogdiana era chiamato sabao (capo carovana), titolo che, da metà del VI secolo, equivaleva ad una posizione d’alto rango nella gerarchia imperiale cinese, a dimostrazione dell’importanza assunta da questa figura e, per estensione, dal popolo sogdiano.
All’inizio degli anni 2000 sono state scoperte in Cina alcune sepolture appartenenti a sabao che hanno subito destato l’attenzione degli studiosi di tutto il mondo per il carattere ibrido di alcuni elementi del corredo. Negli anni immediatamente successivi ai ritrovamenti sono state proposte molte ipotesi interpretative – alcune un po’ azzardate – e adesso, a più di 10 anni di distanza, gli studiosi si sono dati di nuovo appuntamento a Ca’ Foscari per fare il punto della situazione sulla presenza sogdiana in Cina a cavallo tra il VI e il VII secolo in relazione a studi e scavi recenti condotti in territorio sogdiano.

Speakers

An Jiayao (Institute of Archaeology, Chinese Academy of Social Sciences); Bonnie Cheng (Oberlin, Ohio); Matteo Compareti (Shaanxi Normal University); Frantz Grenet (Collège de France, Paris); Moritz Huber (Ludwig-Maximilians-Universität München); Judith Lerner (New York University); Li Sifei (Independent researcher); Ciro Lo Muzio (Università di Roma La Sapienza) Luo Feng (Ningxia Institute of Archaeology); Pavel Lurje (The State Hermitage Museum); Markus Mode (Martin Luther University Halle-Wittenberg); Shing Müller (Ludwig-Maximilians-Universität München); Alexander Naymark (Hofstra University, Hempstead, New York); Andrey Omelchenko (The State Hermitage Museum); Sabrina Rastelli (Ca’ Foscari University of Venice); Penélope Riboud (INALCO Paris,); Michael Shenkar (The Hebrew University of Jerusalem); Étienne de la Vaissière (École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris); G. Bogolyubov (Academy of Sciences, Uzbekistan).

Il convegno è stato reso possibile dalla generosità del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Asia Mediterraneo, dell’Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Ambasciata della Repubblica dell’Uzbekistan in Italia

Manifesto e Programma in allegato

Lingua

L'evento si terrà in italiano

Organizzatore

Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Asia Mediterraneo, Istituto Confucio presso l’Università Ca’ Foscari Venezia

Allegati

Manifesto 973 KB
Programma 535 KB

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