ARCHEOLOGIA DELL'ALTO ARCAISMO GRECO SP.

Anno accademico
2018/2019 Programmi anni precedenti
Titolo corso in inglese
ARCHAEOLOGY OF EARLY ARCHAIC GREECE
Codice insegnamento
FM0015 (AF:274099 AR:161344)
Modalità
In presenza
Crediti formativi universitari
6
Livello laurea
Laurea magistrale (DM270)
Settore scientifico disciplinare
L-FIL-LET/01
Periodo
I Semestre
Sede
VENEZIA
L’insegnamento ricade tra quelli del corso di laurea magistrale in Scienze dell’Antichità, tra i caratterizzanti per il percorso di Archeologia e tra gli affini/integrativi per il percorso di Filologia letterature e storia dell’antichità. Il corso intende proporre, in un quadro articolato e approfondito, le problematiche relative al periodo tra la fine dell'Eta del Bronzo e la prima Eta del Ferro nel mondo greco. Partendo dalla complessa serie di dati archeologici oggi disponibili per questo periodo, esso si propone di metterne in evidenza i principali aspetti. L'ampia area che comprende il bacino dell'Egeo con gli ambiti insulari (Cicladi, Sporadi, Dodecaneso, Creta ecc.), la Grecia continentale, la fascia costiera della penisola anatolica (Asia Minore) e le aree della colonizzazione di Occidente, è considerata in un arco temporale che va dal XII e al VII a.C. In questi secoli, in passato indicati anche come Dark Age of Greece, si assiste al definitivo esaurirsi della civiltà Micenea, dopo il tracollo dei sistemi di potere centralizzati, e al progressivo sviluppo di nuove forme di organizzazione sociale, culturale ed economica, che segnano gli inizi della civiltà greca. Il corso si colloca dunque come snodo tra lo studio della pre-protostoria europea e mediterranea e quello delle civiltà di piena età storica, costituendo un utile collegamento anche con il mondo vicino orientale, che a partire dal X/IX secolo compare di nuovo come interlocutore del mondo greco, con apporti assai rilevanti sul piano artistico e culturale. Un'approfondita disamina delle forme di occupazione del territorio, delle diverse manifestazioni, sia artistiche sia della cultura materiale, delle relazioni interregionali e internazionali si rivela utile a definire i caratteri di questo periodo di transizione, contenente elementi di continuità e allo stesso tempo di discontinuità con un passato ricco di importanti sviluppi culturali, come quello delle Civiltà Egee, senza trascurare il ruolo, che, sempre in una prospettiva archeologica, ma con necessari collegamenti con la ricerca storica e quella filologico-letteraria, riveste il confronto, a lungo condotto non senza difficoltà e problemi, con i contenuti dei poemi omerici e dell'opera esiodea, sul piano della organizzazione sociale, economica, religiosa, oltre che della cultura materiale (Archaeologia Homerica).
A conclusione del corso, integrato dalla lettura critica dei testi consigliati e dall'esercizio di riconoscimento di reperti, gli studenti dovranno essere in grado di avere una buona conoscenza della situazione generale della Grecia tra XII e VII sec. a.C., con un inquadramento delle problematiche relative, anche in rapporto all'evolversi delle metodologie e degli approcci alla disciplina. In particolare avranno conseguito la capacità di contestualizzare complessi architettonici, singoli edifici, reperti di natura diversa (dalle opere d'arte agli oggetti d'uso), giungendo a definirne le tecniche di esecuzione, le tipologie e i caratteri stilistici, nonché la datazione e soprattutto il significato. Attraverso adeguati confronti saranno inoltre in grado di stabilire collegamenti con il più ampio quadro dell'archeologia mediterranea agli inizi dell'Età del Ferro.
Il lavoro seminariale verificato dal docente e discusso in un incontro tra i partecipanti al corso, sarà per ciascuno di essi un ottimo esercizio soprattutto nella ricerca di una bibliografia specifica, che consentirà di verificare direttamente i diversi approcci metodologici alla disciplina. L'esposizione in forma orale dei risultati della ricerca costituirà infine un'esperienza per quanto riguarda la capacità di presentare al pubblico i risultati di una ricerca.


Si richiede allo studente una conoscenza di base della Storia Greca e della preistoria e protostoria del Mediterraneo Orientale e dell'Archeologia Classica, discipline tutte presenti nei corsi di primo livello

Dopo una breve introduzione in cui si traccia una sintetica storia degli studi sul periodo, con una definizione del concetto di Alto Arcaismo Greco, il corso esamina il trapasso tra l'Eta del Bronzo e l'Età del ferro in Grecia, con specifici approfondimenti incentrati sul record archeologico nei diversi ambiti regionali, trattando in dettaglio le forme di insediamento, le tipologie architettoniche, e le attività produttive. Tra queste soprattutto la ceramica, la coroplastica, i diversi aspetti della metallurgia (specialmente l'introduzione del ferro e la sua rilevanza economica), con approfondimenti relativi agli aspetti tecnologici. In particolare per la ceramica, una classe di reperti che più delle altre è caratterizzante per questo periodo, le diverse produzioni sono trattate, con distinzioni relative agli ambiti regionali, secondo una sequenza cronologica: il Tardo Miceneo, il sub-Miceneo, il Protogeometrico, il Geometrico e l'Orientalizzante più antico con le loro sottofasi, Su questa tematica si propone una lettura critica che intende offrire una serie di informazioni qualificate: in maniere dettagliata sono trattati gli aspetti legati al rapporto tra la trasformazione degli stili ceramici, e gli sviluppi della società tenendo conto della diversità dei contesti e focalizzando l'attenzione su centri come Atene, Argo e Cnosso che mostrano una più marcata stabilità e consentono, attraverso i dati raccolti in vaste necropoli, una serie maggiormente estesa di osservazioni. Uno spazio adeguato viene anche riservato alle prime scene figurate principalmente su ceramiche, ma anche in altri tipi di manufatti (con qualche elemento collegabile anche al mito ed altri alle narrazioni epiche), che meglio possono rispecchiare gli orientamenti ideologici di una committenza che in questi contesti manifesta i suoi caratteri elitari. Vengono parimenti considerati diversi altri aspetti della nascente civiltà greca, come quelli relativi allo sviluppo dei culti, alla origine di importanti santuari di cui si esaminano le fasi più antiche. Un esame degli scambi e dei contatti non solo in ambito egeo, ma soprattutto su rotte più lunghe verso Oriente e verso Occidente, completa il programma del corso istituzionale, che prevede alcuni approfondimenti più dettagliati, proprio riguardo ad alcuni contesti come quelli di Atene e di Creta. Alcune osservazioni conclusive servono a mettere a fuoco i principali elementi analizzati durante il corso in funzione di una ricostruzione attraverso il dato archeologico di un lungo processo che dagli stati centralizzati micenei porta alla formazione delle poleis greche.
Dopo il ciclo di lezioni, parte integrante del corso è anche l'elaborazione da parte degli studenti, in forma scritta e con esposizione e discussione in comune, di specifici argomenti tra loro tematicamente coordinati, selezionati con la guida del docente, per un approfondimento della materia trattata.
In generale( da considerare come riferimenti di base).: J. N. COLDSTREAM, Greek Geometric pottery, London 1968; I. Morris, B. Powell (edd.), A new companion to Homer,Leiden, Brill, 1997(Mnemosyne Suppl. 163); I. S. LEMOS The protogeometric Aegean. The archaeology of the late eleventh and tenth centuries B.C., Oxford 2002; J.N. Coldstream, Geometric Greece, 2a ed London, 2003; O. DICKINSON, The Aegean from Bronze Age to Iron Age, Routlege, London-New York 2006; A. Marini, Civiltà micenea e civilta greca. Continuita-discontinuità, in Storia d'Europa e del Mediterraneo, 1 , Roma 2007, 51-92; K.A.Raaflaub, H. van Wees(edd.), A companion to archaic Greece, Malden Mass.,Wiley-Blackwell, 2009; Mazarakis Ainian A. (ed.), The Dark Age revisited (Volos 2011)
Letture di approfondimento: Schachermeyr, F.: Die ägäische Frühzeit. Die Ausgrabungen und ihre Ergebnisse für unser Geschichtsbild, 3. Kreta zur Zeit der Wanderungen. Vom Ausgang der minoischen Ära bis zur Dorisierung der Insel. (Wien 1979); Musti D. (ed), La transizione dal miceneo all'alto arcaismo. Dal palazzo alla città. Atti del convegno internazionale, Roma 14-19 marzo 1988. (Roma 1991); Coldstream, J.N., Catling, H.W.: Knossos north cemetery. Early Greek tombs. [4 voll.] London : The British School at Athens, 1996 (BSA Suppl. Vol, 28); Tsipopoulou, M.: Η ανατoλική Kρέτε στήν πρώιμη επoχή τoυ Σιδήρoυ. (Ηράκλειo : Aρχαιoλoγικό Iνστιτoύτo, 2005); S. JALKOTZY, I. S. LEMOS (edd.), Ancient Greece. From the Mycenaean palaces to the age of Homer, Edinburgh 2006; AA. VV. Pictorial pursuits. Figurative painting on mycenaean and geometric pottery. Papers from two seminars at the Swedish Institute at Athens in 1999 and 2001(Stockholm 2006); Keimelion. Elitenbildung und elitarer Konsum von der mykenischen Palastzeit bis zur homerischen Epoche. Akten des intern. Kongr Salzburg 2005,Wien 2007; AA. VV., Zeit der Helden. Die "dunklen Jahrhunderte" Griechenlands 1200 - 700 v.Chr., Katalog zur Ausstellung im Badischen Landesmuseum Karlsruhe, Darmstadt 2008;; Stampolidis, N.C., Maner, Ç., Kopanias, K. (edd), Nostoi. Indigenous culture. Migration and integration in the Aegean islands and western Anatolia during the late bronze and early iron age. (İstanbul 2015); Agelarakis, A.P., Geometric period Plithos burial ground at Chora of Naxos Island, Greece. (Oxford : Archaeopress, 2016); ; Rousioti, D.; Stournaras, G.: The urban development of Crete at the end of the bronze age. Settlements with shrines. - in: The Dark Ages revisited. Acts of an International Symposium in memory of William D.E. Coulson, University of Thessaly. Volos, 14-17 June 2007. (Volos 2011) 489-502; S. Wallace. Ancient Crete, Cambridge 2010; Lefèvre-Novaro, D.: Recherches récentes sur la Crète géometrique et archaïque. - RA (2012) 150-157; AA.VV., Kreta in der geometrischen und archaischen Zeit. Akten des Internationalen Kolloquiums am Deutschen Institut, Abteilung Athen, 27. - 29. Januar 2006. (München 2013).
Per gli studenti non frequentanti è richiesta la lettura del manuale di O. DICKINSON, The Aegean from Bronze Age to Iron Age, Routlege, London-New York 2006 e di tre saggi a scelta tra i materiali bibliografici di approfondimento, sulla base dei quali sarà impostata una discussione critica.
Per il superamento dell'esame è necessaria, oltre alla lettura di uno dei testi manualistici di riferimento, la partecipazione al seminario. Poiché questa parte del corso si svolgera in forma seminariale con argomenti assegnati a ciascun partecipante da sviluppare in un elaborato scritto, una discussione finale servirà a verificare il livello di preparazione raggiunto. Saranno proposti allo studente temi specifici trattati nel corso, verificando la acquisita conoscenza di contesti archeologici e di reperti, per i quali si richiederà un inquadramento cronologico e stilistico.
L'apprendimento degli studenti non frequentanti sarà verificato sulla base delle conoscenze manualistiche integrate da una discussione critica di tre saggi a scelta tra quelli proposti come letture di approfondimento.
Convenzionale con supporto multimediale. Agli studenti verrano forniti testi e immagini relativi al corso utilizzando la piattaforma multimediale pervista come servizio dell'ateneo.
Italiano
La frequenza, benché non obbligatoria, e vivamente consigliata.
scritto e orale

Questo insegnamento tratta argomenti connessi alla macroarea "Cooperazione internazionale" e concorre alla realizzazione dei relativi obiettivi ONU dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile

Programma definitivo.
Data ultima modifica programma: 18/09/2018