Un'app per scambiare libri di testo: Bookaround spopola tra universitari

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L'app Bookaround

Durante il duro lockdown, nella primavera 2020, c’è chi ha ripreso a suonare uno strumento, chi ha fatto scorta di farina e lievito… e chi ha creato un’app gratuita per lo scambio di libri di testo. Si tratta di Emilio Dalla Torre, cafoscarino iscritto al secondo anno di Ingegneria Fisica presso il Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi

Bookaround in soli tre mesi ha già raggiunto 400 utenti pronti a scambiare oltre 1.400 libri di testo universitari, di ogni materia, utilizzando per la ricerca il codice ISBN. E ora disponibile anche in lingua francese, oltre all’italiano e all’inglese. Ne abbiamo parlato con Emilio, ideatore e creatore dell’app, studente di ingegneria fisica con il ‘pallino’ della programmazione informatica e membro dell’associazione studentesca JEVE.

Com’è nata Bookaround? Quali sono le caratteristiche dell’app?

L’idea è di mia madre. Stavamo parlando del fatto che al mio ex liceo a causa della pandemia era venuta meno la possibilità di organizzare un mercatino di libri, mercatino che – per molte famiglie – costituisce un’occasione importante per ridurre le spese scolastiche a cui fare fronte. Quindi ci stavamo interrogando sulle possibilità di aggirare l’ostacolo, e mia madre mi ha detto, "sai che potresti creare un’app per scambiare i libri di testo?". Visto che per interesse personale ho sempre seguito il mondo dell’informatica e ho una certa esperienza come programmatore, il passo è stato breve. 

Dopo l’idea iniziale ho lavorato alla creazione dell’app per qualche mese, e a giugno 2021 abbiamo lanciato Bookaround, nata per scambiare, acquistare o vendere libri di testo. Quando vogliamo vendere, comprare o anche solo donare un libro, Bookaround ci permette di evitare le solite ricerche su vari siti e piattaforme online, perché l’app riesce a rintracciare le richieste degli utenti e a metterli in contatto tra loro. Si può inserire il codice ISBN per trovare tutti i dati del libro in questione, oppure fare una classica ricerca con il titolo o il nome dell’autore o autrice. 

L’app è completamente gratuita e attenta alla privacy: per utilizzarla basta inserire il proprio numero di telefono, che non viene reso pubblico, e aggiungere nome e cognome per completare il profilo utente. Poi si può chattare con altri utenti per mettersi d’accordo sullo scambio o compravendita di un libro, senza dover per forza scambiare numeri di telefono o altri dati.

Qual è, ad oggi, la diffusione dell’app?

Bookaround è utilizzata soprattutto in Italia, prevalentemente in Veneto e tra Roma e Milano. Dal inizio giugno ci sono già 400 utenti e 1400 libri disponibili per l’acquisto o lo scambio.  

Ci sono novità in vista?

La più recente è il lancio dell’app in lingua francese. Sono stato contattato da un'insegnante italiana in Francia, che aveva suggerito che nella sua comunità di italiani emigrati potesse essere utile un’app simile. Allora mi sono rimesso al lavoro e ho aggiunto l’opzione della lingua francese. Quindi ad oggi l’app è disponibile in italiano, inglese e francese

Riguardo alla funzionalità future, prima o poi mi piacerebbe aggiungere una funzione “scopri i libri nei dintorni”, in modo che chi usa l’app possa anche trovare nuovi titoli, non solo per libri di testo ma soprattutto per narrativa e saggi, da comprare o scambiare con le persone geograficamente vicine, per dare valore anche ai libri che non usiamo più e favorire la condivisione del sapere

 

 

Emilio Dalla Torre, creatore di Bookaround

Joangela Ceccon / Federica Scotellaro