20 Marie Curie: Ca' Foscari tra gli atenei più attrattivi d'Europa

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Venti ricercatrici e ricercatori di 9 nazionalità e provenienti da università e centri di ricerca di tutto il mondo arriveranno all’Università Ca’ Foscari Venezia grazie ai finanziamenti “Marie Skłodowska-Curie”. Il programma della Commissione europea intitolato alla prima donna premio Nobel seleziona e finanzia annualmente i talenti più promettenti della ricerca offrendo loro l’opportunità di condurre un proprio progetto scientifico spostandosi tra istituzioni e paesi.

Tra le loro provenienze il MIT di Boston, Oxford e l’australiana Griffith University. Ben 9 di loro, vincitori di Global Fellowship, avranno l’opportunità di svolgere parte della loro ricerca in prestigiosi centri internazionali, per poi tornare a Venezia. Tra le istituzioni partner ci sono l’Università della California (Irvine e Davis), Columbia, Yale, Università di Tokyo. Il finanziamento della Commissione europea per questi 20 progetti ammonta a 4,5 milioni di euro.

Con questi 20 progetti selezionati, Ca’ Foscari si conferma l’università più attrattiva in Italia e tra le prime cinque in Europa nell’ambito dei finanziamenti “Marie Skłodowska-Curie”. Un risultato reso ancora più significativo dall’incremento della selettività del bando, il primo del nuovo programma quadro Horizon Europe. Intanto, la ‘comunità’ dei fellow ‘Marie Curie’ cafoscarini negli anni è cresciuta a ben 140 tra ricercatrici e ricercatori.

La Rettrice di Ca’ Foscari Tiziana Lippiello commenta così il risultato prestigioso: "Ca' Foscari si riconferma fra le prime università in Europa per la capacità di attrarre studiose e studiosi di talento, cui offre l'opportunità di svolgere le proprie ricerche in un ambiente internazionale e innovativo. Siamo entusiasti di poter accogliere nuove ricercatrici e ricercatori che hanno scelto il nostro Ateneo e la città di Venezia. Le Marie Curie Fellowships sono uno dei programmi di finanziamento della ricerca più prestigiosi e apprezzati. Guardiamo con soddisfazione a questo risultato, che contribuisce alla dimensione internazionale del nostro ateneo e all’attrazione di giovani talenti".

Storie di successo

Per loro natura, i progetti selezionati sono interdisciplinari e coinvolgono ben cinque dipartimenti dell’ateneo oltre al centro Cmcc@CaFoscari, nato dalla partnership tra Ca’ Foscari e la Fondazione centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici.

L’attrattività internazionale è testimoniata dalle nazionalità, dai centri di ricerca di provenienza e dai temi di ricerca di chi ha scelto Ca’ Foscari.

Qualche esempio:

Il neozelandese Dayton Lekner proviene dalla Albert-Ludwigs-Universität di Friburgo. Al Dipartimento di Studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea si occuperà di politica e società nella Cina di Mao. 

Proveniente dall’Università della Giordania, Mjriam Abu Samra condurrà una ricerca storica sui giovani palestinesi e le politiche transnazionali che li riguardano. Si muoverà tra il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali e l’Università della California, Davis. 

Chee Liberty è una studiosa di origine filippina che dalla Vrije Universiteit di Amsterdam arriverà al Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali. La sua sarà una ricerca interdisciplinare tra diritto, economia e sociologia sulle lavoratrici domestiche, le convenzioni internazionali che le riguardano e la governance globale delle migrazioni. 

L’uzbeko Maksud Bekchanov, oggi ricercatore all’Università di Amburgo, si trasferirà a Venezia per occuparsi di cambiamenti climatici, in particolare strategie per una gestione efficiente di suolo, energia e acqua in bacini idrici tranfrontalieri. Lavorerà al Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica e al centro Cmcc@CaFoscari.

L’argentino Diego Villar arriva dal Conicet (consiglio nazionale delle ricerche argentino) al Dipartimento di Studi Umanistici per una ricerca sull’impatto della diffusione delle motociclette sugli indigeni dell’Amazzonia.

Tra gli italiani, da segnalare la storia di Niccolò Maffezzoli, unico ricercatore già attivo a Ca’ Foscari, già vincitore di una European Fellowship, è riuscito a ottenere anche una Global Fellowship che lo porterà all’Università della California, Irvine, con l’obiettivo di sviluppare un sistema per stimare il volume dei ghiacciai usando dati satellitari e intelligenza artificiale

Talitha Ilacqua è un’italiana che proviene dall’Università di Oxford e condurrà la propria ricerca storica sul patriottismo liberale nel Mediterraneo tra il 1814 e il 1848 tra il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali di Ca’ Foscari e la statunitense Yale University.

Enrico Costa