Piacere di conoscervi! Le storie di internazionali a Ca’ Foscari

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Da sinistra: Sneh Wayne Sinha e Gerardo Mendoza

Nell’anno accademico 2022/2023, Ca’ Foscari ha dato il benvenuto a centinaia di studenti e studentesse internazionali provenienti da quasi 60 Paesi, che hanno scelto il nostro Ateneo per il loro ciclo di studi. 

Tra loro ci sono Sneh Wayne Sinha, dall’India, iscritto al corso di laurea triennale in Philosophy, International and Economic Studies e Gerardo Mendoza, che viene da El Salvador e frequenta la laurea triennale in Economia e Commercio

Abbiamo chiesto a Gerardo e Sneh di raccontarci la loro esperienza, tra il trasferimento a Venezia e l’inizio della vita universitaria a Ca’ Foscari. 

Come sei venuto a conoscenza di Ca’ Foscari e perché l’hai scelta?

Sneh: Sono venuto a conoscenza di Ca’ Foscari per la prima volta mentre pianificavo un viaggio in Italia. All’epoca non avevo idea che avrei studiato qui per tre anni, sapevo solo che Ca’ Foscari è rinomata per i corsi di studio in economia e finanza e che può vantare un corpo docente di eccellenza. Il corso che frequento ora viene erogato in questa determinata modalità solo in due università al mondo, e una di queste è Ca’ Foscari. Questo è stato sicuramente uno dei fattori che mi hanno portato qui 

Gerardo: Ho sentito nominare l’università per la prima volta a scuola, nel Dicembre 2021. Il mio counsellor mi ha inviato una mail con informazioni su Ca’ Foscari e tutti i requisiti per fare domanda di iscrizione.  Ho scelto Ca’ Foscari perché l’Ateneo ha un programma di economia eccellente, e anche perché offre moltissime possibilità di mobilità e stage, sia in Italia che all’estero.  

Perché hai scelto di frequentare l’università all’estero?

Sneh: La vita è una sola. Credo fermamente che approfondire nuovi argomenti e familiarizzare con culture diverse ci arricchisca come esseri umani.
Mi interessava scoprire come fosse vivere e studiare all’estero, magari proprio in Italia, un Paese che adoro. Ho provato una certa soddisfazione quando ho saputo di essere stato accettato a Ca’ Foscari, e sarò sempre grato a me stesso per aver lavorato sodo per realizzare i miei sogni. 

Gerardo: Ho scelto di studiare all’estero perché non avrei mai voluto sprecare l’opportunità di studiare in un’università del genere, in una città e in un Paese così ricchi di storia. A parte questo, l’ho vista come un’occasione per migliorare il mio italiano, visto che ho studiato la lingua per un anno prima di trasferirmi qui. 

Come è stato il processo di iscrizione? Hai qualche aspettativa particolare adesso che sei ufficialmente immatricolato? 

Sneh: Una volta fatta la scelta di studiare a Ca’ Foscari, l’Ufficio Relazioni Internazionali ha fatto in modo che l’iscrizione fosse il più semplice possibile, aiutandomi ad ogni passaggio del processo.
Non sono una persona che si fa aspettative, vedrò cosa succede e come andranno le cose, ma sono davvero entusiasta di fare parte di una comunità internazionale di studenti. 

Gerardo: Secondo la mia esperienza, il processo di iscrizione è sicuramente lungo, ma funziona in maniera efficiente.
Per quest’anno accademico mi auguro di sfruttare al massimo ogni corso, specialmente quelli che hanno a che fare con la matematica, perché è la disciplina che trovo più difficile. Allo stesso tempo voglio esplorare il più possibile le materie legate all’economia e anche la cultura italiana, che trovo molto affascinante. 

Qual è la tua cosa preferita della città o dell’università fino ad ora?

Sneh: Onestamente, ogni volta che vedo Venezia mi sento ispirato e mi si stampa un sorriso in faccia. Dicono che Parigi sia la città dell’amore, ma sono abbastanza sicuro che Venezia sia un posto molto più romantico. I giardini di Sant’Elena sono la mia parte preferita dell’isola, dove vado a riflettere in armonia con la natura. Un’altra cosa che adoro di questa città è andare nei bar di quartiere che non sono frequentati dai turisti, ma che fanno caffè e pastine buonissime. 

Gerardo: Gli scorci meravigliosi che ti si presentano in ogni angolo della città, che tu sia sul Canal Grande, a San Marco, o anche all’università in una giornata di sole.
In aggiunta, le persone qui sono molto amichevoli, non importa che tu sia un estraneo per loro, cercheranno sempre il modo per aiutarti. Molti a Venezia parlano spagnolo, il che mi  rende le cose più semplici quando devo chiedere qualcosa e non riesco ad esprimermi in italiano. 

Cosa ti ha sorpreso di più quando sei arrivato qui?

Sneh: Il diverso approccio all’insegnamento. In India, il mio paese d’origine, viene data molta importanza alla memorizzazione di nozioni e paragrafi di libri di testo a cui far riferimento durante gli esami. Questa differenza mi ha colpito molto, perché ho sempre voluto concentrarmi di più sul comprendere le informazioni rispetto a dover imparare dei passaggi a memoria per l’esame. 

Gerardo: Il fatto che nulla qui è cambiato, nel senso che Venezia ha mantenuto il fascino antico della città, anche se poi molti palazzi all’interno sono in stile moderno.
Ad ogni modo, la cosa che mi ha colpito di più è stata trovare la carne di cavallo al supermercato e scoprire che è piuttosto comune come piatto in tutta Europa. Nessuno nel mio paese la mangerebbe mai.  

Che consigli daresti ai futuri studenti/studentesse internazionali?

Sneh: Consiglio a chiunque voglia trasferirsi qui di arrivare con una solida base di lingua e cultura italiana.  Nonostante gli italiani siano gentilissimi e sempre pronti a darti una mano, credo che come rappresentanti di un altro paese dobbiamo rispettare la lingua e la cultura del posto che ci ospita. 

Gerardo: Siate pazienti, l’università è grande e frequentata, quindi il processo di iscrizione potrebbe richiedere un po’, ma riuscirete a completare tutto in tempo.
Inoltre, non abbiate paura a chiedere aiuto, sia allo staff dell’università che alle persone al di fuori, sono tutti molto amichevoli - e dato che  Venezia è una città storica e turistica, troverete molte persone che lavorano nell’ospitalità e parlano inglese.

Sei uno studente o studentessa internazionale a Ca’ Foscari e vorresti condividere la tua storia? Inviaci una segnalazione su  comunica@unive.it   

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Il nostro Programma Buddy permette alle nuove matricole internazionali di godere del supporto da parte di studentesse e studenti cafoscarini esperti, che mettono a disposizione il proprio tempo e le proprie conoscenze. Per tutti i bisogni riguardanti l’esperienza accademica invece, è possibile fare affidamento sui nostri tutor.

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Joangela Ceccon / Francesca Favaro