Honorary Fellowship a Irina Bokova, Direttore Generale UNESCO

condividi
condividi

Irina Bokova ha ricevuto dalle mani del Prorettore di Ca' Foscari Tiziana Lippiello il Titolo di Honorary Fellow, che le era già stato conferito nel 2012. "Grazie per questo Titolo, che attraverso me viene consegnato all'Unesco - ha affermato la Bokova - un organismo che si spende quotidianamente per difendere la dignità umana e alimentare lo spirito del dialogo".

Prima della sua Lectio Magistralis, dal titolo Fostering cultural diversity as a shared heritage to build peace, Irina Bokova ha ricordato con dolore il terremoto che continua ad affliggere il centro Italia.



Programma

Saluti istituzionali
Tiziana Lippiello, Prorettore Università Ca’ Foscari Venezia

Laudatio

Luigi Tarca, Direttore del Centro Studi sui Diritti Umani Università Ca’ Foscari Venezia

Proclamazione e consegna del titolo
Lectio Magistralis
Irina Bokova, Direttore Generale UNESCO
Fostering cultural diversity as a shared heritage to build peace
 


Il Senato Accademico di Ca’ Foscari, durante la seduta del 25 ottobre 2012, ha deliberato di conferire al Direttore Generale dell’U.N.E.S.C.O Irina Bokova il titolo di “Ca’ Foscari Honorary Fellow” per:

- Avere rafforzato il ruolo dell’U.N.E.S.C.O. quale attore principale e organizzazione
internazionale leader nella promozione della pace e dello sviluppo sostenibile mediante
l’accrescimento della cultura, della formazione e delle scienze;
- Avere varato una nuova strategia dell’U.N.E.S.C.O. “U.N.E.S.C.O. in a Globalised World:
a New Humanism for the 21st Century”,  finalizzata ad adeguare l’U.N.E.S.C.O.
alle nuove sfide globali;
- Essere stata un’autorevole fautrice della libertà di espressione, della libera circolazione
delle idee e del libero scambio delle conoscenze;
- Avere varato una nuova iniziativa globale “Culture: a Bridge to development” e per avere
enfatizzato con forza l’importanza della cultura per lo sviluppo e il suo contributo al
conseguimento degli obiettivi di sviluppo internazionalmente concordati (“Millennium
Development Goals”).