Ca' Foscari Harvard Summer School, cosa ne pensano gli studenti americani?

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La Summer School dell'Università Ca' Foscari di Venezia e Harvard University (Boston, Stati Uniti) è nata nel 2006 grazie al desiderio di favorire lo scambio di conoscenze scientifiche e di esperienze formative, formando uno stretto legame tra due istituzioni di eccellenza.

Si tratta di un programma estivo della durata di 8 settimane, offerto a 100 studenti studenti di Harvard e di Ca’ Foscari. Docenti di entrambi gli atenei propongono corsi di economia, studi umanistici, scienze ambientali, completati da numerose attività culturali e di socializzazione.

Gli studenti possono scegliere 2 corsi tra quelli offerti dal programma e acquisire i relativi crediti (6 per corso), riconosciuti da entrambe le istituzioni. Inoltre, gli studenti triennalisti di Ca’ Foscari che seguiranno i corsi e supereranno gli esami, possono ottenere fino a 2 punti aggiuntivi sul punteggio di laurea. Studiare d’estate con la CFHSS consente di accelerare la propria carriera accademica, vivere un’esperienza davvero internazionale e stringere nuove amicizie. 

La peculiarità di questa Summer School, promossa dalla School for International Education di Ca' Foscari, deriva appunto da questo scambio culturale diretto, unito a un programma accademico di alto livello accompagnato da un ricchissimo programma di attività extra curriculari, gite e eventi - il tutto in una location magica.

In occasione dell’inizio di una nuova edizione di questa Summer School unica, partita il 17 giugno, abbiamo parlato con due studenti di Harvard per sapere di più sulle loro aspettative per questo soggiorno-studio a Venezia.
Conosciamo assieme Michael Zhu e Sophia Swartz


Cosa ti ha portato a scegliere Venezia come destinazione?

Michael: Non sono mai stato in Europa prima d’ora e questa è un’occasione incredibile per studiare convenzioni sociali e sfaccettature culturali diverse da quelle a cui sono abituato. Nei miei studi mi sto concentrando principalmente sulle Relazioni Internazionali e quindi vivere a Venezia mi darà sicuramente una comprensione maggiore del tipo di identità sociale, politica e culturale degli studenti italiani e soprattutto veneziani, rispetto alla loro controparte americana. Ca’ Foscari mi interessa molto per via del suo programma accademico così avanzato e la prospettiva di poter seguire lezioni sia di Harvard sia di Ca’ Foscari è particolarmente gratificante.  

Sophia: Quando ero piccola, adoravo i libri di Cornelia Funke, in particolare “Il re dei ladri”, una storia di ragazzi in fuga e luoghi incantati, il tutto ambientato a Venezia. Le sue descrizioni della città me ne hanno fatto innamorare: vedevo Venezia come un luogo magico e bellissimo, non dissimile da altri universi fantastici come quelli di Narnia e Hogwarts. Ma il vero incanto de “Il re dei ladri” stava nel fatto che Venezia, a differenza di Narnia, esiste veramente ed è un luogo assolutamente visitabile.
Lo scorso autunno, all’inizio del primo anno, sono venuta a conoscenza di un programma chiamato Emerging Scholars Program (ESP). Alcuni studenti ESP selezionati potevano partecipare a seminari di matematica aggiuntivi ed avere l’opportunità di passare un periodo di studio a Venezia durante l’estate.
Una volta accettata nell’ESP, i miei pensieri sono stati completamente invasi dalla prospettiva di poter finalmente visitare questa città bellissima che sogno da quando ho letto “Il re dei ladri”. Sono estremamente grata ed emozionata di essere qui a Ca’ Foscari e poter vivere questa città magica nella realtà!

Quali sono le tue aspettative per questa esperienza?

Michael: All’inizio, mi aspetto di ‘balzare all’occhio’ perchè non conosco né la lingua né le norme culturali del paese - hey, è a questo che serve il corso di Survival Italian - ma mi aspetto anche di migliorare piuttosto in fretta, fino a quando Venezia non diventerà familiare e l’Italia un posto dal quale non vorrò andarmene. Penso che portando un po’ di pazienza e impegnandomi a comprendere quello che mi circonda, questa sarà sicuramente un’esperienza memorabile.   

Sophia: Mi aspetto di fare nuovi amici, mettermi alla prova intellettualmente, uscire dalla mia zona di comfort e vedere posti nuovi e bellissimi. Mi aspetto anche di perdermi un sacco di volte!

Cosa non vedi l’ora di fare?

Michael: Non vedo l’ora di iniziare i corsi, International Business Law e The classical past of Venice, perché questi due nello specifico non vengono offerti agli studenti del mio anno ad Harvard. Ma quello che aspetto veramente con ansia è l’opportunità di esplorare e crescere a livello personale attraverso nuovi corsi, nuove attività e nuove idee. Dopo aver parlato con molti studenti della possibilità di studiare all’estero, molti mi hanno parlato di come sia stato importante per loro uscire dalla propria zona di comfort e dalla solita routine universitaria. Per questo mi piacerebbe sperimentare la vita autentica del luogo, ad esempio visitando qualche mercato italiano o imparando a cucinare qualche piatto tipico.

Sophia: Non vedo l’ora di vivere a Venezia non come una turista, ma come una studentessa in una posizione privilegiata per osservare ed apprezzare la lingua, la cultura e la tradizione culinaria in Italia. In particolare, sono entusiasta di poter frequentare il corso Venetian Art and the Bible, che mi darà modo di apprezzare meglio Venezia attraverso la lente dell’arte e della storia. Come ultima cosa, non vedo l’ora di imparare un po’ di italiano e trovare tutti luoghi che ho conosciuto attraverso il “Il re dei ladri”.

Il 24 giugno, l'edizione 2019 della Ca' Foscari Harvard Summer School verrà inaugurata ufficialmente in Aula Magna Silvio Trentin dove, dalle 17.00, ci sarà un intervento di Stephen Greenblatt, professore di Harvard e uno dei massimi esperti su Shakespeare. Qui l'evento. 

Scopri di più sulla Ca' Foscari - Harvard Summer School nella pagina dedicata

Francesca Favaro