Flower power: la performance della Repubblica delle Meraviglie a New York

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Lo scorso maggio a New York City, si è svolta la performance del progetto A HUMAN FLOWER WALL di Sasha Vinci, a cura di Diego Mantoan, ideato in seguito all’esperienza de La Repubblica delle Meraviglie realizzata all’Università Ca’ Foscari Venezia nel 2018 per la vittoria del Sustainable Art Prize.

La nuova azione è il frutto diretto del premio ideato da Ca’ Foscari Sostenibile, istituito nel 2017 alla fiera ArtVerona per stimolare la riflessione artistica sui temi legati allo sviluppo sostenibile, ed è ospitata dal Department of Technology, Culture & Society della Tandon School of Engineering dentro alla New York University.
Questa nuova tappa nel lavoro di ricerca sociale e artistica di Sasha Vinci è promosso dall’Ateneo con il sostegno della New York University Tandon in occasione di edra50 brooklyn, il principale convegno nordamericano dedicato ai temi della sostenibilità urbana. Il progetto gode inoltre della collaborazione del Humanities and Social Change Center di Venezia e della galleria aA29 Project Room (Milano/Caserta), oltre ad avere il sostegno scientifico del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Ateneo veneziano.

Anche la New York University (qui l'articolo) ha dato notizia sul proprio sito del corteo di persone che hanno attraversato come una massa critica, unica e compatta, le vie della Grande Mela e gli spazi della NYU Tandon, componendo simbolicamente un muro biologico e in movimento, composto da fiori e persone che attraverso l’elemento del fiore ha voluto dare un messaggio di vita e rinascita, al di là di qualsiasi forma di  separazione o divisione per diventare un ponte verso una società equa e inclusiva, priva di barriere fisiche e mentali.

Come nel progetto veneziano, dove era stato coinvolto un gruppo di studenti cafoscarini, fin dalle iniziali fasi organizzative, così nei giorni precedenti la performance, l'artista e gli studenti della New York University hanno dato vita a un'infiorata, il momento magico in cui il fiore esprime la sua bellezza e la sua forza. Migliaia di gerbere e crisantemi, metafora empatica e diretta della bellezza e della caducità, dell’energia e della fragilità, sono stati applicati sugli abiti e sui corpi, trasformando così ogni singolo partecipante in una parte essenziale del tutto. Fiore dopo fiore il muro ha preso forma, diventando un trionfo di note naturali che risuonano contro gli echi totalitari dei poteri contemporanei.

A HUMAN FLOWER WALL è una performance artistica, che vuole rappresentare e far riflettere gli spettatori sulla contrapposizione tra un’attuale società occidentale sempre più chiusa in se stessa e un’ideale società incentrata sul raggiungimento dei 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, emblema di integrazione, accoglienza e inclusione sociale. L’azione era partita idealmente da Venezia, con il progetto “La Repubblica delle Meraviglie” attraverso cui nella primavera 2018 gli studenti di Ca’ Foscari avevano concepito la nascita di un’utopica società basata sullo sviluppo sostenibile, per giungere poi a New York City. 

FEDERICA FERRARIN