Rigenerazione urbana attraverso lo sport, SPOINT vince la 4° ed. del CLab

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Si è conclusa venerdì 20 luglio la 4° edizione del Ca’ Foscari Contamination Lab - Sport e Salute,  un laboratorio di didattica innovativa e interdisciplinare orientato a individuare prospettive e strategie innovative per il prodotto sportivo e le società sportive.

L’iniziativa ha visto impegnate, oltre all’Università Ca’ Foscari Venezia, anche l’Università degli Studi di Udine, la Fondazione Ca' Foscari e Fondazione di Venezia. Tra le aziende che hanno supportato l’iniziativa CMPPorzio, Lima, Venice Marathon, Master Italia, CUS Venezia e Rugby Femminile Riviera del Brenta

I progetti finali dei team di studenti sono stati presentati all’interno dell’aula congressi dell’M9, il Museo del ‘900 da poco inaugurato nel centro di Mestre.
I quattro gruppi avevano il compito di immaginare la “Società sportiva del futuro”, utilizzando lo sport come un vero e proprio aggregatore sociale. 

Ne sono uscite quattro idee innovative che hanno saputo affrontare il problema da prospettive differenti, integrando elementi consolidati a trend più recenti.
I ragazzi di Sport4present si sono occupati di rinsaldare i legami più prossimi, quelli tra amici e conoscenti, grazie ad un marketplace online per regalare momenti di sport condivisi.

Sport.iva invece è un format che sfruttando la dinamica della camminata peripatetica di ispirazione aristotelica, aiuta i liberi professionisti – spesso dimenticati dal sistema del welfare - a bilanciare lavoro e vita privata proprio attraverso lo sport.

Un altro gruppo, cavalcando la diffusione sempre più ampia di eventi sportivi, ha pensato ad un certificatore di qualità degli stessi, il C.O.S., “Certificazione di Origine Sportiva”, basato su quattro indicatori quali  sostenibilità ambientale, accessibilità, valorizzazione del territorio ed eticità sportiva.

Ma l’idea vincente è stata quella presentata dal gruppo “Mappaz”: Ballistri Luca, Biocca Laura, Lodolo Debora, Valvason Giulia, Zanchi Giulio hanno illustrato il loro progetto di rigenerazione urbana SPOINT, che mira a riqualificare luoghi "infortunati", ovvero luoghi in disuso, in stato di abbandono o ad alto rischio di degrado, tramite l'attivazione delle persone. I cittadini potranno attraverso un’innovativa piattaforma web segnalare i luoghi "infortunati" delle loro città, proporvi lo svolgimento di attività sportive e/o prenderne parte. Sportivi e non, professionisti, associazioni e aziende sportive possono essere coinvolte nel progetto e, a loro volta, coinvolgere altre persone e enti, garantendo un presidio continuo in queste zone, rendendole vive e più sicure. 

I Clabbers vincitori voleranno a Bordeaux, in Francia, dove avranno la possibilità di sviluppare l’idea emersa durante il laboratorio, visitando luoghi significativi per l’ innovazione ed ampliando il proprio network di contatti.


Scopri di più sull'iniziativa qui.