Nuovo board e unità di ricerca per ECLT

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“ECLT è una storia di successo che evolve con un altro passo in avanti, un nuovo inizio con l’obiettivo di condurre in laboratorio una ricerca di impatto per il mondo”.

Così Rudolf Marcel Fuchslin, professore di Applied Complex Systems alla University of Applied Sciences di Zurigo, racconta i cambiamenti appena avvenuti nel centro europeo con sede a Ca’ Foscari dedicato alla ricerca interdisciplinare sulle tecnologie ispirate dalle proprietà degli organismi viventi.

Fuchslin è uno dei tre nuovi co-direttori del centro. A condividere questo ruolo sono Norman Packard e Achille Giacometti. Packard è fondatore e ceo di ProtoLife, azienda veneziana con succursale in California specializzata nel design di esperimenti in biotecnologie. Giacometti è professore di Fisica al Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi e coordinatore del Research Institute for Complexity.

"Ho accettato con grande entusiasmo la direzione di ECLT - afferma Achille Giacometti - perché è un momento in cui si possono fare grandi cose combinando competenze diverse che vanno dalla fisica all'intelligenza artificiale e applicandole ai sistemi biologici. ECLT è nato per questo ed è un'opportunità che vogliamo assolutamente cogliere".

Il 12 e 13 settembre 2019 i tre direttori apriranno i lavori dell’assemblea generale, occasione per eleggere il nuovo Science Board del centro.

ECLT nasce nel 2004 sotto la guida di Irene Poli come centro di ricerca internazionale e interdisciplinare. La sede originale era a Palazzo Minich con i laboratori presso la torre del Vega e vantava un finanziamento della Fondazione di Venezia e un primo, grande, progetto europeo da 9 milioni di euro.

Auto-organizzazione, adattabilità, capacità di evolvere sono le proprietà degli organismi viventi che i ricercatori provenienti da background differenti e, ad oggi, 17 istituzioni di ricerca di tutto il mondo sperimentano e applicano su tecnologie sviluppate dall’uomo nell’ambito di 22 progetti finanziati sia dalla Commissione europea che da aziende.

Un importante finanziamento è arrivato dalla multinazionale Samsung per un progetto che applica la teoria dei giochi al riconoscimento di “segnali sociali” tenendo conto del loro contesto. A condurlo Marcello Pelillo, direttore ECLT fino al 2019: “Dirigere questo centro è stato per un grande privilegio, perché è il posto ideale per fare ricerca interdisciplinare e internazionale”.

Nella storia del centro ci sono anche progetti sulla sostenibilità ambientale, l’efficienza energetica, lo sviluppo di molecole per il settore farmaceutico e le implicazioni etiche dell’intelligenza artificiale.

Ora il centro continua in una nuova sede, Ca’ Bottacin, e con nuove unità di ricerca dedicate a tre settori chiave: Artificial Intelligence, Bio-inspired Design (con gruppi dedicati a Computational Biology, Nanobiology, Bioinformatics), Science of Complexity (con gruppi dedicati a Complexity and Data Analysis e Network Science).

L'unità di ricerca sull'Artificial Intelligence mette a disposizione dei ricercatori delle altre unità le competenze di intelligenza artificiale che sono pervasive nel campo scientifico, in particolare per quello che riguarda la vita artificiale.

L'unità di ricerca ‘Bio-inspired Design’ studia la complessità dei sistemi biologici mediante un approccio olistico che combina in modo sinergico e organico competenze di fisica, chimica, biologia e medicina.

L'unità di ricerca ‘Science of Complexity’ ha come obiettivo quello di disegnare delle nuove metodologie per capire i processi fondamentali dei sistemi complessi su tutte le scale, da quella della biologia molecolare a quella della società.

Enrico Costa