Ricerca, Ca’ Foscari investe per dare valore ai risultati

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Ne va della competitività del Paese, tanto che il Ministero dello Sviluppo Economico è entrato nella partita con un bando a supporto degli atenei che si prendono cura dell’inventiva dei loro ricercatori. Tra questi anche Ca’ Foscari, che, oltre a investire risorse proprie su questa sfida, ha ottenuto il finanziamento di due progetti presentati, Knowledge Transfer Manager (CeNTRuM) e Promoting Innovation and Knowledge Through Patents (PINK), lanciati nei giorni scorsi con un evento sulla valorizzazione della ricerca.

L’Italia è ricca di ricercatori eccellenti, ma non è scontato il passaggio dalla scoperta alle sue applicazioni nel mondo produttivo. Tuttavia, un cambiamento è in corso: in 60 tra università ed enti di ricerca interpellati da Netval, i brevetti sono passati da 1.189 a 3.115 nell’ultimo decennio, mentre il numero medio di spin-off è raddoppiato. Ca’ Foscari è parte di questo boom: oltre la metà dei suoi 12 spin-off è nata nell’ultimo triennio.

Gli interventi in corso per favorire questo trend positivo riguardano il potenziamento degli uffici che supportano i ricercatori da un lato (in media gli addetti degli uffici trasferimento tecnologico sono 3,7 per ateneo) e lo sviluppo di competenze manageriali e imprenditoriali negli stessi ricercatori dall’altro.
«A Ca’ Foscari siamo partiti dalle basi, varando nuovi regolamenti per brevetti e spin-off  - spiega Vladi Finotto, delegato a Proprietà intellettuale, autoimprenditorialità e trasferimento tecnologico – con l’obiettivo di accompagnare le idee che hanno potenziale per crescere con un pacchetto di servizi dedicati. Offriremo formazione, networking e matching con imprese e finanziatori, spazi e tecnologie, guida per le business plan competitions. Un comitato tecnico coadiuvato da esperti vaglierà le proposte presentate in tre call annuali».

Grazie al progetto Centrum, inoltre, sono già state selezionate due persone, con dottorato ed esperienza nel settore, che si occuperanno dei brevetti. Il progetto mira alla diffusione nell’Ateneo di una cultura orientata alla protezione dei risultati della ricerca. L’ufficio dedicato si occuperà dell’analisi di best practice italiane e straniere e favorirà l’attivazione di collaborazioni e networking con enti e associazioni del territorio. Coordinerà le  varie fasi del processo di valorizzazione, dall’individuazione del risultato inventivo, alla valutazione sulle possibilità di protezione e successiva commercializzazione. Infine, supporterà i ricercatori nella richiesta di deposito.

A queste si aggiungerà un terzo specialista grazie al progetto Pink (http://www.unive.it/data/12137/bando aperto fino al 30 giugno), con il compito di monitorare i risultati suscettibili di brevettazione, definire una strategia di promozione dei brevetti di Ca’ Foscari e predisporre gli strumenti di supporto.