M'illumino di meno #cafoscarigreen: pianta un fiore per combattere la C02

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Un geranio ma anche una piantina di maggiorana, basilico, timo o prezzemolo. Basta poco e ti troverai un piccolo giardino alla finestra. Sul balcone puoi piantare rosmarino, ginepro nano o salvia. Preferisci i fiori? Erica, pervinca major, oppure viola del pensiero, ortensia e petunia che possono stare in un vaso appeso alla parete. E se non hai proprio il pollice verde, c’è sempre l’erba gatta.  

Questi sono i consigli di Caterpillar in vista di M'illumino di Meno del 6 marzo 2020, la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili lanciata da Caterpillar e Rai Radio2. L’obiettivo di quest’anno è ancora più green: aumentare gli alberi, le piante, il verde intorno a noi. Perché? Perché le piante si nutrono di anidride carbonica e rappresentano lo strumento naturale per ridurre la principale causa dell'aumento dei gas serra nell'atmosfera terrestre e quindi dell'innalzamento delle temperature.  

Ca’ Foscari, grazie a Ca' Foscari Sostenibile, aderisce come sempre all’iniziativa. Data la sospensione delle lezioni determinata dall'emergenza coronavirus, quest'anno non si è potuto osservare il simbolico quarto d’ora di silenzio energetico, con le lezioni a lume di candela. Rimane però attivo fino a oggi il contest fotografico a premi: tutta la comunità cafoscarina, studenti, docenti e personale, è invitata a contribuire con un piccolo ma significativo ‘attacco verde’ nel balcone, giardino, casa o ufficio.

Il contest Instagram

Già da oggi siamo tutti invitati a piantare un seme, adottare una piantina, rendere più verde il nostro ambiente e poi scattare qualche foto della nuova pianta oppure farci un selfie con lei. Le foto vanno pubblicate sul proprio profilo Instagram utilizzando l’hashtag #cafoscarigreen insieme all'hashtag ufficiale dell'iniziativa di Rai radio2 #milluminodimeno entro il 6 marzo 2020. Utilizza anche  Le prime 5 foto selezionate riceveranno un premio in linea con il tema del contest.

Info e bando su www.unive.it/millumino

Il parere dell'esperta

Gabriella Buffa, professoressa di Botanica, ci ricorda quanto le piante (tutte!) siano fondamentali per la vita degli esseri umani e di tutto il nostro pianeta:

Le piante sono una risorsa essenziale. Dipendiamo dalle piante in ogni aspetto della nostra esistenza: cibo, abbigliamento, edifici, salute e benessere. Le piante - tutte le piante, non solo le poche migliaia che usiamo in agricoltura, sono alla base della vita sulla terra: senza le piante il mondo animale, uomo compreso, scomparirebbe.
Le piante sono alla base della catena alimentare degli esseri viventi. Sono, i cosiddetti produttori primari, cioè gli unici organismi capaci di organizzare i composti chimici presenti nel terreno (o nell'acqua), e produrre autonomamente riserve alimentari (zuccheri, amidi), e da cui tutti gli altri organismi dipendono, direttamente, utilizzandole come cibo (gli erbivori) o indirettamente (i carnivori che si cibano degli erbivori). È il processo chiamato fotosintesi clorofilliana, attraverso il quale le piante utilizzano l’anidride carbonica e liberano ossigeno. Per questo si dice che siano il polmone verde del pianeta.
Ma le piante hanno un ruolo fondamentale anche contro l’erosione del suolo: grazie alle loro radici sono in grado di consolidare il terreno prevenendo così una serie di conseguenze più o meno disastrose, come frane e smottamenti, sempre più frequenti. Le piante mantengono fertili i terreni. Purificano l’acqua. Mitigano il clima sia a livello urbano che globale grazie alla traspirazione. Pensiamo agli effetti benefici riscontrati nelle città, dove le piante inducono un effetto di raffreddamento che in termini economici si trasforma anche in un risparmio energetico. Inoltre, restando sempre in ambito urbano, le grandi piante riescono ad assorbire i rumori riducendo così anche l’inquinamento acustico. E, infine, pensiamo all’importanza delle piante spontanee nel garantire risorse e rifugio agli insetti impollinatori”.

Le piante sono inoltre lo strumento naturale più potente nella lotta controcambiamento climatico. In un recente studio pubblicato nella rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, è riportato come la riforestazione, assieme ad una gestione più sostenibile delle risorse naturali, potrebbe coprire fino al 37% di tutte le riduzioni di emissioni richieste dall'accordo di Parigi entro il 2030.

“L’azione delle piante è sempre legata alla fotosintesi clorofilliana. Dall’aria le piante alberi estraggono carbonio sotto forma di anidride carbonica (uno dei gas serra responsabili del riscaldamento climatico) e poi rilasciano ossigeno: è un bel modo, naturale, di proteggere il clima.
Gli alberi, in particolare, sono fondamentali per questo sistema, in quanto agiscono come depositi di carbonio, “bloccando” l’anidride carbonica, sotto forma di carbonio, nella biomassa. Una volta morti, gli alberi si decompongono e questo carbonio viene lentamente rilasciato nell'atmosfera. Più alberi e foreste più forti significa più capacità di immagazzinare carbonio per tempi anche molto lunghi. Pensiamo che un albero può vivere centinaia, talvolta migliaia, di anni.
Le piante sono fondamentali per il ricambio dei gas nell’atmosfera: le piante bilanciano l’emissione di metano e anidride carbonica da parte degli animali, trasformando la seconda in ossigeno. Si dice infatti che siano il polmone verde del pianeta. Lo fanno tramite la fotosintesi che è il loro modo di nutrirsi (in sostanza tutta la vita sulla Terra dipende dal Sole). Le piante mantengono l’equilibrio necessario alla vita nel pianeta”.

Ma anche una piccola piantina sul davanzale può fare la differenza?
"Certamente, l’effetto maggiore è quello degli alberi, proprio per il ciclo di vita molto lungo. Dobbiamo però tenere presente che, nonostante la grande diversità di specie e la grande varietà di forme, tutte le piante effettuano la fotosintesi e quindi hanno un’azione importante nella regolazione della composizione in gas dell’atmosfera".

Lei cosa coltiva sul balcone?
"Non ce l’ho. Ma ho la fortuna di avere un grande giardino, con molti alberi, querce, carpini e aceri, e molti arbusti e piante erbacee a fiore che attirano api, vespe e farfalle. Le piante, un giardino richiedono un grosso lavoro, ma come mi ha detto una volta un contadino, se si vuole bene alla terra, la terra ricambia con i suoi frutti".

Federica SCOTELLARO