Una cafoscarina tra le vincitrici del Premio Solesin 2020

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La cafoscarina Alessia da Ros è stata tra le vincitrici della 4a edizione del Premio Solesin, istituito in onore della ricercatrice veneziana rimasta uccisa nella strage al Teatro Bataclan del 13 novembre 2015. Il Premio è stato creato a partire dall’iniziativa della famiglia Solesin, di Allianz Partners e del Forum della Meritocrazia e, nella sua ultima edizione, ha messo in palio premi in denaro del valore complessivo di 30.700 euro.

L’edizione di quest’anno era rivolta coloro che avessero discusso una tesi magistrale che affrontasse il tema del “talento femminile come fattore determinante per lo sviluppo dell’economia, dell’etica e della meritocrazia nel nostro paese” a partire dalle seguenti discipline: Economia, Sociologia, Giurisprudenza, Scienze Politiche, Psicologia, Scienze della Formazione, Ingegneria, Statistica e Demografia.

La cafoscarina Alessia Da Ros - che ha completato presso l’ateneo veneziano non solo una triennale in lingue occidentali, ma anche una magistrale in relazioni internazionali e un master di primo livello in economia globale - si è aggiudicata uno dei premi proprio con la sua tesi magistrale, dal titolo In case of emergency break the Glass Ceiling - A legal analysis of glass ceiling and sexual harassment in the workplace, la cui relatrice è stata la prof.ssa Sara De Vido del Dipartimento di Economia. La tesi ha analizzato, da una prospettiva legale, la discriminazione del cosiddetto “soffitto di cristallo”, che limita la crescita professionale delle donne, ostacolandole nel raggiungimento dei vertici aziendali.

“È stato un onore per me ricevere questo riconoscimento,” racconta Alessia, “una soddisfazione enorme vedere riconosciuto un lavoro in cui ho creduto tantissimo e che tratta un tema che mi sta particolarmente a cuore, da giovane donna che si approccia al mondo del lavoro.”

Rachele Svetlana Bassan