A tu per tu con gli alumni del Collegio Internazionale #3

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In una serie di interviste, alcuni membri del Club Alumni del Collegio Internazionale Ca' Foscari raccontano il ruolo giocato dal Collegio nel loro percorso. Oggi conosciamo Gerolamo Nidasio, che ha seguito entrambi i programmi, triennale e magistrale, del Collegio.



Mi chiamo Gerolamo Nidasio e sono stato uno studente del Collegio per cinque annidal 2013 al 2018.

Dopo il Liceo ho trovato il Collegio, navigando su Internet, quasi per caso e mi sono candidato spinto all’inizio principalmente dal desiderio di vivere un’esperienza di studio lontano da casa, senza immaginarmi che avrei ricevuto molto di più di questo.

All’interno del Collegio ho potuto scegliere liberamente i laboratori da frequentare, in quanto per gli studenti della mia annata non erano ancora previsti dei minor strutturati. Soprattutto nei primi anni ho optato per seguire laboratori dai contenuti molto eterogenei tra di loro: scrittura accademica, politica economica, questione palestinese, filosofia della scienza, letteratura…

Questo aspetto, come illustrerò in seguito, ha avuto un’influenza positiva sulle scelte compiute dopo l’università permettendomi di ampliare i miei orizzonti.

Per quanto riguarda il mio percorso universitario, a novembre 2016 ho conseguito la laurea triennale in “Lingue, Culture e Società dell’Asia e dell’Africa Mediterranea”, curriculum Giappone; mentre a luglio 2018 sono diventato Dottore Magistrale in “Lingue, Economia e Istituzioni del Giappone”. Terminata la mia esperienza in Collegio, ho inoltre ottenuto un Master Universitario di secondo livello in Finanza Sostenibile presso l’Università Cattolica di Milano. 

Cos’è stato per te il Collegio? Quali aspetti dell'esperienza d'eccellenza collegiale sono stati più significativi per il tuo percorso?

Gli anni trascorsi in Collegio hanno rappresentato il periodo migliore della mia vita, sia dal punto di vista formativo che sotto l’aspetto umano. Confrontarmi quotidianamente con compagni e professori provenienti da background diversi ha profondamente arricchito il mio bagaglio culturale, oltre a offrirmi continui stimoli di miglioramento. Trascorrendo cinque anni in Collegio, ho avuto la fortuna di conoscere moltissime persone che mi ha permesso di comprendere l’importanza dell’ascolto e dell’apertura a qualsiasi tipo di opportunità; un aspetto estremamente importante in ambito lavorativo. Inoltre, la vita collegiale sull’isola di San Servolo, condividendo spazi, esperienze e idee mi ha trasmesso degli insegnamenti di vita preziosi, che altrimenti non avrei potuto apprendere solamente sui libri universitari. Infatti, pur godendo di ampia autonomia sulla gestione della mia vita personale, ero comunque inserito in un contesto comunitario che prevedeva quindi il rispetto di determinate regole, ma anche l’assunzione di responsabilità, come il ruolo di Tutor degli studenti che ho ricoperto durante il mio quarto anno in Collegio. 

Stare in Collegio mi ha anche permesso di “vivere” Venezia in maniera privilegiata: momenti indimenticabili come le albe e i maestosi silenzi di Piazza San Marco alle prime luci del giorno, durante il tragitto per andare a lezione resteranno per sempre una parte indelebile del mio vissuto.

Che impatto ha avuto su di te la multidisciplinarietà che caratterizza il Collegio?

Mi sento di poter affermare che è stato grazie all’imprinting alla multidisciplinarietà se oggi lavoro con soddisfazione in un settore diverso rispetto al mio background accademico. Infatti, pur avendo iniziato il mio percorso studiando Lingue Orientali, grazie a diversi laboratori e seminari organizzati dal Collegio ho maturato sempre di più l’interesse per la comprensione dei fenomeni economico-finanziari. In particolare, mi ricordo che fu una conferenza sull’Abenomics, il pacchetto di misure di politica economica elaborato dal secondo Governo Abe, ad accendere in me la scintilla, spingendomi ad approfondire sempre di più questa tipologia di tematiche fino ad elaborare la mia Tesi di Laurea Magistrale proprio sulla politica monetaria promossa dall’Abenomics.

Personalmente, ritengo che la multidisciplinarietà che il Collegio promuove, sia come “mentalità” che attraverso l’ampia offerta formativa, ne rappresenti un valore aggiunto estremamente premiante. Nella mia esperienza professionale, seppur finora breve, ho infatti constatato che le persone in grado di spaziare in diversi ambiti di competenza sono sempre più rare, ma sempre più ricercate dalle aziende. 

L’approccio multidisciplinare del Collegio mi ha insegnato ad abbracciare la diversità di competenze e modi di ragionare di diverse discipline per saperli mettere a fattor comune, oltre a farmi capire l’importanza delle “soft skills”, sempre più richieste in ambito accademico e lavorativo, per le quali erano previsti dei corsi ad hoc.

E ora? Di cosa ti occupi, e dove?

Dopo la Laurea Magistrale, l’interesse per le materie economico-finanziarie mi ha spinto a frequentare un Master Universitario di Secondo Livello in Finanza Sostenibile. Coniugare considerazioni extra-finanziarie (ambientali, sociali e di governance) nella valutazione delle scelte di investimento rappresenta un paradigma sempre più attuale e in espansione nell’industria finanziaria.

Il merito del Master è stato quello di saper fornire una formazione di qualità elevata e professionalizzante sulla finanza sostenibile, venendo incontro alla sempre maggior domanda di professionisti da parte delle istituzioni finanziarie.

Chiaramente per poter comprendere e inserirsi in questo ambito è necessario possedere varie e diverse competenze; l’approccio multidisciplinare del Collegio mi è stato di grande aiuto soprattutto nell’imprimermi la forma mentis necessaria per confrontarmi con nuove discipline e metodologie.

Durante il Master ho trovato lavoro presso una società di Asset Management austriaca, con una cultura delle prassi di prodotto e comunicazione estremamente attente agli aspetti di sostenibilità.

Attualmente mi occupo soprattutto di sviluppare attività progettuali orientate alla creazione o al miglioramento di competenze, procedure e processi per l’integrazione di fattori extra-finanziari nelle scelte di investimento.

Il panorama degli investimenti sostenibili è in continua evoluzione, per implementare al meglio dei progetti incentrati sulla finanza sostenibile bisogna quindi essere costantemente aggiornati su aspetti tra di loro diversi, ma estremamente interconnessi: strategie di investimento, prodotti finanziari, normative, pratiche di Corporate Social Responsibility, analisi dei dati extra-finanziari, nuovi modelli di comunicazione… L’abitudine all’approccio multidisciplinare mi consente di affrontare tutto questo in maniera propositiva, trovando stimoli e soddisfazione nel lavoro che svolgo.

Perché secondo te un ragazzo/una ragazza oggi dovrebbe candidarsi al Collegio? 

Ritengo che il Collegio rappresenti un’opportunità unica di vivere un’esperienza di crescita difficilmente replicabile in altri contesti. Le possibilità offerte in termini di apprendimento sono molto vaste ed è quindi possibile plasmare il proprio percorso accademico in modo unico. Questo rappresenta un elemento premiante per il futuro post-universitario, ma anche a livello personale per sviluppare una comprensione critica rispetto alla complessità degli eventi e dei fenomeni in cui ci imbattiamo nel quotidiano. Un altro motivo per cui consiglierei la candidatura al Collegio è sicuramente l’aspetto umano. Ho conosciuto persone fantastiche unite dalla passione comune per il sapere che mi hanno trasmesso molto, condividendo con me un pezzo importante di vita.

Quindi, “It’s up to you”! 


Per conoscere meglio il Collegio Internazionale di Ca' Foscari visita il sito web www.unive.it/collegiointernazionale 

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Rachele Svetlana Bassan