Skill per lavorare nelle industrie creative: il Rapporto

condividi
condividi

Per trovare lavoro nelle industrie creative e culturali serve un mix di competenze manageriali e digitali. Saper gestire progetti, processi e persone è sempre più importante, ma il divario più urgente da colmare riguarda le donne. All’ottima preparazione nel management e nel marketing, infatti, fa da contraltare un gap nelle conoscenze STEM, nell’analisi dei dati e nell’uso di software.

È quanto emerge dal primo Rapporto sulle Competenze creative e digitali, presentato dal Dipartimento di Management dell’Università Ca' Foscari (un’analisi del divario tra l’offerta e domanda di lavoro nelle industrie culturali e creative, che in Italia in un caso su due sono lavoratori atipici, partite iva e microimprese ma che nel complesso sono poco meno di 1,5 milioni di occupati, pari a circa 5,9% del totale nazionale, rappresentando il 5,7% del Pil (dati Unioncamere e Symbola riferito al 2021).

La ricerca è stata condotta nei mesi scorsi da un team coordinato da Massimiliano Nuccio, vice direttore del Digital Impact Lab al Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia, in collaborazione con Maclab (Laboratorio di Management delle arti e della cultura), Open Search Network (start-up in ambito risorse umane) ed Explo (spin-off Università di Chieti-Pescara). 

La ricerca ha impiegato algoritmi di Natural Language Processing (NLP) allenati sulle più comuni tassonomie di qualifiche e occupazioni e su circa 130mila offerte di lavoro pubblicate su LinkedIn. Questa procedura ha consentito di estrarre le abilità e competenze da un campione di oltre 8.000 curricula rappresentativo dell’occupazione nelle ICC italiane e di costruire una mappa delle relazioni tra gruppi di competenze settoriali e profili professionali.  

“I risultati mostrano come le competenze manageriali e digitali siano ormai cruciali nelle industrie culturali e creative in Italia - spiega Massimiliano Nuccio, - si evidenziano dei divari tra domanda ed offerta di competenze manageriali e soft skills, ma emerge dai dati un gap considerevole tra domanda ed offerta di digital skills per le lavoratrici, che potrebbe ripercuotersi su un gap salariale. Su questi temi continueremo le nostre ricerche per approfondire analisi su settori e territori specifici”.

Questa ricerca è frutto di un progetto pilota sul quale il Dipartimento di Management di Ca’ Foscari intende sviluppare il primo Osservatorio dedicato alle competenze nelle industrie culturali e creative. 

Qui il video del seminario di presentazione del rapporto di ricerca sul canale YouTube del Dipartimento di Management

Federica Ferrarin