Programma “Montalcini”: Caterina Tarlazzi sceglie Ca’ Foscari

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Abelardo ed Eloisa in un manoscritto del XIV secolo

Ca’ Foscari si conferma prima scelta per gli studiosi che, dopo un periodo di ricerca all’estero, vogliono sviluppare la propria carriera accademica in Italia. Una delle opportunità per diventare ricercatori a Ca’ Foscari viene dal programma Rita Levi Montalcini, promosso dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca proprio per consentire a giovani studiosi di essere chiamati da atenei italiani (call aperta fino al 18 luglio 2019, info nella pagina web dedicata).

Tra le storie di successo c’è quella della neocafoscarina Caterina Tarlazzi, che prenderà servizio come ricercatrice a Venezia a inizio 2020. Formata a Padova, Cambridge e Parigi, è una giovane quanto affermata storica della filosofia medievale, in particolare dell’ambito latino dall’VIII al XII secolo. Ha scelto Ca’ Foscari per sviluppare il proprio progetto “Rita Levi Montalcini” dal titolo “Logica all’epoca di Pietro Abelardo: i manoscritti inediti conservati nella penisola italiana e i legami intellettuali tra Italia e Francia nella prima metà del XII secolo”.

“Analizzerò le posizioni dei rivali di Pietro Abelardo sul problema degli universali (quale sia la natura di generi e specie), attraverso lo studio di fonti manoscritte, sinora quasi del tutto inesplorate, conservate in biblioteche in Italia e in Vaticano - spiega Caterina Tarlazzi - Farò luce inoltre su legami esistenti tra magistri e intellettuali attivi nel Nord della Francia e in Italia nei primi decenni del XII secolo. Inoltre, esaminerò alcuni importanti legami tra l’Italia e le scuole del Nord della Francia nella prima metà del XII secolo, non solo attraverso l’esame di vari manoscritti, ma anche facendo luce sui legami storici esistenti tra studiosi, le loro opinioni, e le traduzioni realizzate in questo periodo”.

Il progetto consente un approccio completamente nuovo a un dibattito importante della filosofia medievale. La novità deriva sia dall’esame di fonti manoscritte sinora trascurate, sia dalla revisione critica della distinzione tra realismo e antirealismo.

Si tratta di un progetto interdisciplinare: “Il mio approccio unisce lo studio della logica e della metafisica alla critica testuale e l’esame di manoscritti”.

Tarlazzi vanta un curriculum di primo piano a livello internazionale tra gli studiosi della filosofia medievale. Ha pubblicato edizioni critiche di testi filosofici nonché analisi di teorie e argomenti logici. Tre anni come postdoc a Cambridge, quattro a Ginevra, ha vinto, tra gli altri, il premio LKHF della Fundation for Polish Science e il premio "Italy MadeMe" che viene consegnato dall'ambasciatore italiano a Londra. Inoltre, è stata anche vincitrice di una Marie Curie Global Fellowship con Ca’ Foscari come host institution. Per saperne di più sulle opportunità di carriera a Ca’ Foscari, visita la pagina dell’iniziativa Brain Gain.

Enrico Costa