La comunità internazionale di Ca' Foscari si racconta attraverso il cinema

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In un ateneo internazionale come quello cafoscarino e in una città multiculturale come Venezia, che ogni anno ospita anche attori, registi e professionisti del grande schermo, sappiamo bene come il cinema possa essere un ponte tra culture. E proprio dal cinema è partito il Film Passport Project del team dell'Outreach and Recruitment Unit. La pandemia da COVID ha privato la comunità internazionale di Ca’ Foscari di occasioni per incontrarsi, scoprirsi, conoscersi, così l’ufficio cafoscarino si è attivato per supplire a questa mancanza.

Il Passport Project cerca quindi di superare le barriere imposte dal contenimento della pandemia COVID usando proprio il cinema. Nel booklet realizzato, disponibile online in pdf, quattordici studenti di nazionalità, età ed aree disciplinari diverse hanno selezionato un film ciascuno, per raccontare non solo il proprio paese, ma anche un po’ se stessi. Il progetto permettere di arrivare in tutti i continenti: da Cuba a Taiwan, passando per Colombia, Ghana, Italia, Croazia, Macedonia, Turchia, Armenia, Iran, India, Russia, Singapore e Cina. Come in una chiacchierata a un aperitivo in lingua, però, ciascun partecipante sceglie un aspetto o un punto di vista specifico attraverso cui mostrare il proprio patrimonio culturale. Vi sono quindi film che adottano una prospettiva storica, coprendo magari decenni di vicende, e film che si concentrano su pochi giorni o settimane, o sull’esistenza isolata e quasi sospesa di pochissimi. Vi sono film corali o che seguono il susseguirsi delle generazioni e film che dall’intimità e dai problemi di pochi - una coppia che aspetta un bambino, una famiglia di fronte a una decisione importante, tre studentesse che cercano la loro strada - offrono spaccati di vita e quotidianità che nelle narrazioni dei media trovano poco spazio.

Allo stesso tempo, ogni film è accompagnato non soltanto da una breve sinossi, ma anche dalle motivazioni dietro la sua selezione e da una breve biografia di chi ha scelto di raccontarlo. Il booklet rende più vicini anche gli studenti internazionali che hanno partecipato al progetto, che, soprattutto attraverso le motivazioni della loro scelta, raccontano della loro esperienza scolastica, dei mondi che hanno attraversato prima di arrivare a Ca’ Foscari, della vita nei caffè della loro città, dell’identificazione con un/a protagonista, dell’importanza - anche emancipatrice - di un rapporto padre-figlia, dell’autonomia individuale, della cultura della famiglia. Accessibile a tutti, il Film Passport Project è un invito a scoprire il mondo proprio in un momento in cui sembra impossibile.

Rachele Svetlana Bassan