Cansiglio: ritiro di studio sulle implicazioni socio-ecologiche della BRI

condividi
condividi

L'8 e il 9 novembre 2022 un gruppo di ricercatori e attivisti si è riunito nel Centro di educazione naturalistica Vallorch nella foresta del Cansiglio, per un ritiro di studio sulle implicazioni socio-ecologiche delle Nuove Vie della Seta (Belt and Road Initiative, BRI). Promotore dell’iniziativa il Lab on Area studies for Sustainability Transformations (LAST), guidato dal prof. Daniele Brombal e sostenuto per l’occasione dal Centro di Ricerca Marco Polo (MaP) dell’Università Ca’ Foscari - Dipartimento di studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea.

La piana del Cansiglio, vista dai pressi del centro di educazione naturalistica di Vallorch

Il ritiro

Il primo ritiro di questo tipo nella foresta del Cansiglio si tenne tre anni fa, qualche mese prima che il Covid colpisse - cambiandole - la vita e le abitudini di molti di noi. L’evento coinvolse un piccolo gruppo di accademici e professionisti, accomunati dalla preoccupazione per l’impatto degli investimenti infrastrutturali collegati alla BRI in aree chiave per la ricchezza biologica e culturale del nostro pianeta. Il risultato del ritiro fu la “Dichiarazione del Cansiglio”, una carta dei valori per la convivenza e il benessere delle comunità viventi nei territori interessati dalle Nuove via della seta. Da allora, la “Dichiarazione” ha ispirato il lavoro condotto sul tema al MaP, che lo scorso inverno ha avviato un progetto di ricerca biennale affidato alla dott.ssa  Mengmeng Cui, teso a studiare il ruolo dei movimenti sociali nel promuovere modelli di sviluppo alternativi in aree interessate dalla BRI.

Su queste basi, nel corso del tempo la comunità della foresta del Cansiglio è andata allargandosi a un gruppo più ampio di accademici, attivisti e professionisti. Lo scorso mese di novembre, dodici fra questi – provenienti da Africa, Asia, Europa e Nord America – si sono dati appuntamento per la seconda edizione del ritiro, intitolata “Cansiglio Forest Retreat: Exploring Social Ecological Alternatives along the Belt and Road Initiative 2022". L’obiettivo era tradurre la “Dichiarazione” stilata nel 2019 in pratiche tangibili, utilizzando tecniche co-creative ispirate alla Theory-U e progettate dal collettivo Re-Imaginary.

Lavorando su due casi archetipici di conflitto ambientale in aree interessate dalla BRI – in Laos e Kenya – i partecipanti hanno definito una procedura per la valutazione trasformativa di grandi progetti infrastrutturali. La sua natura innovativa consiste nel dare rilievo a dimensioni sistematicamente omesse nella pianificazione di progetti di sviluppo, con particolare riferimento ad aspetti etici, estetici, emotivi, nonché a forme tradizionali di conoscenza e relazione con l’ambiente. I partecipanti si sono inoltre concentrati sull’individuazione di pratiche partecipative, per dare voce a portatori d’interesse esclusi dai processi decisionali, sia umani (comunità locali, popolazioni indigene) che più che umani (altri animali, fiumi, foreste, montagne). Una volta scesi in laguna, i risultati sono stati presentati in un incontro a CFZ, dove il pubblico è stato invitato a validare i risultati del lavoro svolto in foresta

Lavori in Plenaria, presso il centro di educazione naturalistica di Vallorch-Cansiglio
Preparativi per la sessione di meditazione in foresta
Fuoco e convivialità nella notte della foresta

I prossimi passi

I risultati del lavoro svolto in Cansiglio saranno condivisi durante la XIX conferenza dell’International Association for the Study of the Commons (IASC), in un panel organizzato dal dottorando cafoscarino Ali Razmkhah in collaborazione con DeCoalonize. Nel corso del 2023, il gruppo guidato dal prof. Brombal lavorerà inoltre a una pubblicazione scientifica internazionale, per condividere la procedura di valutazione ideata in Cansiglio con una comunità più ampia di scienziati della sostenibilità, attivisti e professionisti. 

Negli anni a venire, lo spirito della foresta sarà coltivato dal Lab on Area studies for Sustainability Transformations (LAST). Il laboratorio infatti raccoglie un gruppo di accademici e professionisti decisi a dedicare il proprio lavoro alla difesa della diversità biologica e culturale e alla giustizia ambientale. Sul piano scientifico, questo si traduce in due linee di ricerca fondamentali per dare continuità al lavoro svolto in Cansiglio: l’ecolinguistica, ovvero lo studio dell’interazione tra linguaggio e percezione, comportamenti e decisioni ambientali e l’ecologia politica, che esplora alternative dal basso a modelli di sviluppo oramai obsoleti.  

Nei mesi a venire, il gruppo LAST condividerà motivazioni e strumenti del proprio lavoro con altre realtà emergenti dell’ateneo cafoscarino, coinvolgendo le ricercatrici e i ricercatori del The New Institute Centre for Environmental Humanities (NICHE) e il corpo studentesco del Corso di Laurea in Environmental Humanities.

Sulla pagina del LAST potrete trovare aggiornamenti e materiali sul ritiro del Cansiglio e sulle altre iniziative a questo collegate. Per saperne di più è possibile contattare il coordinatore prof. Brombal.

Comitato scientifico e organizzativo

Daniele Brombal, Università Ca’ Foscari (coordinatore); Marc Foggin, University of British Columbia, Plateau Perspectives; Mengmeng Cui, Universitá Ca’ Foscari, Instituto de Ciências Sociais da Universidade de Lisboa. 

Process Designer & Facilitator: Kelli Rose Pearson, Re-Imaginary Collective

Partecipanti 

Ali Razmkhah, Università Ca’ Foscari, CENESTA & ICCA Consortium; Angela Tritto, Hong Kong University of Science and Technology; Anna Lora-Wainwright, University of Oxford; Beatrice Okyere-Manu, University of KwaZulu-Natal; Catrin Bellay, Université de Rennes 2; Daniela Del Bene, Universitat Autònoma de Barcelona; Prince Papa Julius Owiti, DeCoalonize, 350 Kenya, Laudato Si’ Movement; Shekhar Kolipaka, Leiden University & Leo Foundation. 

Con la partecipazione straordinaria di Toio de Savorgnani, guida allo spirito della foresta, Mountain Wilderness Italia.

Feedback

A cura di Federica Scotellaro