Fondi Prin per 4 progetti cafoscarini nelle scienze sociali e umanistiche

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L’anagrafe delle false epigrafi, un’antica civiltà della Siria, tutte le facce dell’indeterminatezza e le relazioni Europa-Cina durante la Guerra fredda. Su questi quattro temi, tutti nelle scienze sociali e umanistiche, ricercatori dell’Università Ca’ Foscari Venezia coordineranno altrettanti progetti triennali di ricerca di rilevanza nazionale (Prin), appena finanziati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. L’ateneo, coinvolto in altri undici progetti Prin coordinati da ricercatori di altre università, avrà a disposizione per queste ricerche fondi per circa 1 milione di euro.

Su 4.431 proposte giunte da tutti gli atenei (+25% rispetto al 2012), il ministero ne ha finanziate 300. Con almeno una proposta finanziata ogni 10 presentate, Ca’ Foscari registra un tasso di successo quasi doppio rispetto alla media nazionale. 

False testimonianze

Il mondo antico ci ha consegnato migliaia di testi iscritti su pietra e bronzo. Non tutti però sono genuini. Alcune iscrizioni sono vere e proprie contraffazioni di epoca moderna, altre sono copie o semplici imitazioni di modelli antichi. E’ il caso, per esempio, di una lamina di bronzo conservata al Museo di Torcello (nella foto) e finora considerata autentica e databile agli inizi del I secolo d.C.

“E’ in realtà un falso creato nel XVIII secolo, probabilmente in ambiente fiorentino, non so ancora se a scopo di dolo o di divertimento erudito”, spiega Lorenzo Calvelli, ricercatore cafoscarino di Epigrafia latina al Dipartimento di Studi Umanistici, il quale come un vero e proprio investigatore in digital humanities cercherà di trovare tutti questi falsi e schedarli nel più completo archivio digitale di documenti epigrafici antichi frutto di copie, contraffazioni, manipolazioni e abusi.

Il database si chiamerà Epigraphic Database Falsae e dialogherà con le risorse già esistenti in rete tramite il portale specializzato di Europeana. Calvelli è tra i dieci ricercatori in tutta Italia nel settore delle scienze umane ad aver ricevuto il finanziamento dedicato ai principal investigator con meno di 40 anni.

Ebla e la Siria del Bronzo Antico

Lucio Milano, professore di Storia del Vicino oriente antico al Dipartimento di Studi Umanistici,  studierà la documentazione epigrafica della Siria del Bronzo antico, e in particolare degli Archivi Reali di Ebla (XXIV sec a.C.). La Civiltà di Ebla (sopra una foto delle rovine) sarà analizzata sotto il profilo storico e istituzionale, per fornire una valutazione dei rapporti con le aree limitrofe e soprattutto per comprendere a fondo la portata della sua eredità culturale.

Il problema dell'indeterminatezza

A partire da domande ormai classiche (per esempio, un concetto è ancora tale se ammette casi borderline?), Luigi Perissinotto, professore di Filosofia del linguaggio e direttore del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, indagherà il problema dell'indeterminatezza (e quello correlato della vaghezza) nelle sue principali articolazioni tematico-disciplinari (epistemiche, ontologiche, semantiche, pratiche).

I diversi team di ricercatori coinvolti si occuperanno del modo in cui il problema emerge e si specifica in una molteplicità di ambiti e contesti (per esempio, nei contesti dei linguaggio, dei concetti e delle pratiche dell'economia, della medicina, della politica, del diritto e dell'arte).

Europa e Cina negli anni della Guerra Fredda

Guido Samarani, professore di Storia e istituzioni dell’Asia, dirigerà uno studio comparativo su come due paesi europei, l'Italia e la Germania ovest, hanno affrontato il problema del rapporti con la Cina socialista negli anni Cinquanta e Sessanta, quando la Guerra fredda divideva il mondo in due blocchi contrapposti e molti paesi europei - influenzati dalla politica di Washington - decisero di non riconoscere la Cina socialista nata nel 1949.

“La ricerca - descrive Samarani - mira in particolare a mettere in luce, anche sulla base di studi già avviati a Ca' Foscari, come in realtà forze politiche, economiche e culturali sia in Italia che in Germania posero ai rispetti governi, pur in modo diverso, l'esigenza di adottare una politica più autonoma verso il mondo socialista e di maggiore attenzione nei confronti di Pechino”.

Questi gli altri docenti di Ca’ Foscari che saranno responsabili locali di altri progetti Prin:

  • Duccio Basosi, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, The Making of the Washington Consensus. International assets, debts and power (1979-91)
  • Agar Brugiavini, Dipartimento di Economia, The economics of old age risks
  • Marina Buzzoni, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, A.L.I.M. (Archivio digitale della Latinità Italiana del Medioevo: www.alim.dfll.univr.it). Prassi e teoria dell’archiviazione informatica e del trattamento filologico-ecdotico dei testi medievali.
  • Caterina Carpinato, Dipartimento di Studi Umanistici, Medioevo e Moderno: narrativa breve fra Oriente e Occidente
  • Maria del Valle Ojeda Calvo, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, Il teatro spagnolo (1570 – 1700) e l’Europa: studio, edizione di testi e nuovi strumenti digitali
  • Raffaele Pesenti, Dipartimento di Management, Smart PORt Terminals - SPORT
  • Manuela Scribano, Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, Nuovi approcci al pensiero della prima età moderna: forme, caratteri e finalità del metodo costellatorio
  • Michela Signoretto, Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi, HEterogeneous Robust Catalysts to Upgrade Low valuE biomass Streams (HERCULES)
  • Gerardo Tocchini, Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, L’eredità dell’Illuminismo. Diritti e costituzionalismo tra rivoluzioni e restaurazioni (1789-1848)
  • Cristina Tonghini, Dipartimento di Studi sull’Asia e sull'Africa Mediterranea, Paesaggi archeologici dell'antico Iraq fra preistoria ed epoca islamica (PAdAI): formazione, trasformazione, tutela e valorizzazione
  • Loris Tosi, Dipartimento di Management, Finanza pubblica e fiscalità per la salvaguardia e la promozione del patrimonio culturale storico ed artistico

Il bando Prin

A tre anni dalla precedente assegnazione tornano i fondi del bando nazionale Prin, che finanzia progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale composti da unità operative dislocate in più atenei italiani e coordinati a livello nazionale da un gruppo di ricerca guidato dal principal investigator, esperto del tema scientifico indagato nel progetto.

Il budget stanziato per il bando PRIN 2015 era pari a circa 91,5 milioni di Euro. Particolare attenzione era dedicata a progetti presentati da giovani di età inferiore a 40 anni alla data di scadenza del bando (15/01/2016), cui sono stati riservati una quota del budget pari a 6,1 milioni di euro.

Gli esiti di questo bando competitivo erano molto attesi dalla comunità scientifica perché arrivano dopo tre anni dall'ultima assegnazione ministeriale per questa tipologia di progetti (l’ultimo bando era del 2012 e i fondi assegnati l’anno dopo).