Afterplay, a Teatro Ca' Foscari

condividi
condividi

Giovedì 30 e venerdì 31 marzo, alle 20.30, il Teatro Ca’ Foscari presenta  Afterplay di Brian Friel. Traduzione Monica Capuani – Massimiliano Farau. Regia Mattia Berto. Con Sara Lazzaro – Alex Cendron. Assistenti alla regia Nicola Angelillis – Andrea Dellai. Regia video Luca Bragagnolo. Foto di Giorgia Chinellato.
Un progetto di Teatro Ca’ Foscari, in residenza fino al 31 marzo 2017.
Prima assoluta

In un caffè di Mosca, nei primi anni Venti, due sconosciuti di mezza età si incontrano. Lei è alle prese con pratiche, documenti e cartine geografiche. Lui indossa uno smoking spiegazzato e ha sotto il braccio la custodia di un violino. Man mano che il discorso si approfondisce – fra divagazioni sui rimedi per lenire gli effetti del freddo, racconti di fantasticate prove d’orchestra e tirate sull’importanza quasi mistica delle foreste russe in un progetto di palingenesi dell’umanità – lo spettatore accorto capisce che Sonja altri non è che la nipote un po’ invecchiata di Zio Vanja e Andrej il fratello di Olga, Maša e Irina, le celebri Tre sorelle di Čechov.  Sono passati più di vent’anni dalle vicende raccontate nelle commedie del grande autore russo, ma la vita non ha cambiato la personalità dei due personaggi: “Sonja continua a combattere con una proprietà in cattive condizioni”, scrive Friel, “ed è ancora profondamente e disperatamente innamorata del medico locale” e “Andrej è in parte ancora un ragazzo solo, confuso, senza madre, cresciuto in una remota cittadina di provincia con un padre autoritario e tre sorelle senza pace”. E mentre apprendiamo cos’è accaduto in quei vent’anni di zio Vanja, di Astrov, della detestabile Nataša, della bellissima Elena e degli ormai adulti Bobik e Sofia, in realtà assistiamo all’incontro tra due disperate solitudini.
Afterplay viene presentato per la prima volta in Italia.

Brian Friel è nato a Omagh, County Tyrone, in Irlanda, nel 1929. Ha insegnato in diverse scuole dal 1950 prima di diventare uno scrittore a tempo pieno. E’ uno dei drammaturghi più importanti di lingua inglese, con una ventina di testi teatrali al suo attivo. Dalla sua pièce, Ballando a Lughnasa, del 1990, Pat O’Connor ha tratto l’omonimo film con Meryl Streep. Afterplay è andato in scena nel 2002 al Gielgud Theatre di Londra con John Hurt e Penelope Wilton, regia di Robin Lefevre. Nel 2006 José Carlos Plaza l’ha messo in scena al Teatro Español di Madrid, con Helio Pedregal e Blanca Portillo (la magnifica Agustina in Volver di Pedro Almodóvar).

Note di regia – Mattia Berto
Fin dalle prime righe Afterplay mi ha incantato per il suo fascino decadente, per essere una struttura di parole e gesti costruita con perfezione in un quadrato di 2 metri per 2 metri.
Il tavolo di un bar: un ring dove scoprirsi, corteggiarsi, raccontarsi, mentire, vestirsi e svestirsi. Una bolla solo per i due protagonisti dove l’eco della guerra e i macigni personali si mettono da parte godendosi l’incontro.
Una dinamica semplice ma quotidiana, pubblica e intima allo stesso tempo.
La musica dalla Bohème accompagna il tempo ritmato di una tazza da tè che si alterna alla vodka su una pista di ghiaccio. Il legame stretto con uno dei grandi drammaturghi del ‘900, Anton Cechov, è al tempo stesso riconoscibile, ma non necessario per condurre lo spettatore in un atto unico apparentemente semplice, che in realtà è di una forza quotidiana rara e contemporanea.  

Brevi biografie degli  interpreti
Sara Lazzaro è nata in una cittadina della provincia di Padova da padre italiano e madre americana.
È un’attrice bilingue, con origini italiane, tedesche, irlandesi, inglesi e francesi. La sua prima formazione si è svolta tra l’Italia (Padova) e gli Stati Uniti (Carmel, CA). Si è laureata in Scienze dello Spettacolo presso lo I.U.A.V. (Istituto Universitario di Architettura di Venezia). Ha proseguito poi gli studi al Drama Centre di Londra dove ha conseguito il Master of Arts in Performance, con una specializzazione in recitazione cinematografica. Lavora per il teatro (attualmente è in scena con lo spettacolo Le donne gelose per la regia di Giorgio Sangati), per il cinema (l’ultimo film in cui è stata protagonista è The Young Messiah) e per la televisione (ha preso parte alla fiction RAI Braccialetti rossi e alla fiction di Paolo Sorrentino per SKY The Young Pope). Svolge la sua attività tra Italia, Inghilterra e Stati Uniti.

Alex Cendron, nato a Treviso, si diploma a pieni voti nel 2004 presso la Civica Accademia d'Arte Drammatica Nico Pepe di Udine.
Recita principalmente in produzioni indipendenti, ma collabora anche con teatri stabili italiani. Ha uno spiccato interesse per la drammaturgia contemporanea e per autori come, tra gli altri, Pier Paolo Pasolini e Giovanni Testori. Ha lavorato nel Gabbiano di Cechov, nella riscrittura di Leo Muscato [Gabbiano/Il volo]. È stato al fianco di Massimo Popolizio nello spettacolo John Gabriel Borkman di Ibsen, con la regia di Piero Maccarinelli.
Lavora per il cinema e in produzioni televisive della RAI.


I biglietti si acquistano giovedì 30 e venerdì 31 marzo 2017 dalle 17 alle 20 presso la biglietteria del Teatro Ca’ Foscari a Santa Marta, Dorsoduro 2137, Venezia.
Si consiglia vivamente la prenotazione all’indirizzo  biglietteria.teatrocafoscari@unive.it