BEAT PAINTING, la pittura di Vittorio Spigai a CFZ

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Storm friends 1987

Si inaugura lunedì 12 novembre 2018 alle ore 18.30 presso la Tesa 1 a CFZ Cultural Flow Zone, Zattere al Pontelungo, Dorsoduro 1392 Venezia la mostra di Vittorio Spigai, Beat Painting.

Vittorio Spigai, urbanista e architetto, ha dei legami forti con l’ateneo essendo stato il progettista e il direttore dei lavori che per oltre vent’anni ha seguito il recupero delle aree dismesse dell’ex Macello di San Giobbe e il restauro che ne ha segnato la rinascita come sede universitaria e nuovo Campus Economico dell’Università Ca’ Foscari.

Qui lo ritroviamo nella nuova veste di pittore astrattista che propone delle inedite analogie tra la pittura e la musica: “L’analogia con l’arte astratta è totale. La figurazione in pittura sta al discorso parlato in musica, come il suono sta al colore e il timbro alla texture”. Tutto ciò spiega il titolo “Beat Painting”.

Beat Painting
a cura di Vittorio Spigai
La mostra sarà aperta dal 12 al 28 novembre 2018
Orari
Lun/Sab 9.00 - 19.00
Dom 15.00 - 19.00
Ingresso libero

Nel 1966, periodo di profondi cambiamenti, nel mondo e a Roma dove viveva, è iniziata la strada di Vittorio Spigai per una pittura in intima analogia con la composizione musicale, all’interno della tradizione che musica, architettura e pittura hanno da sempre in comune. In particolare, nell’astrattismo, negli oltre cento anni che sono ormai trascorsi dalla pubblicazione di Der Blaue Reiter Almanach nel 1912, e quella, di alcuni anni successiva, del primo numero dell’Esprit Nouveau nel 1920. Questa pittura - a cui Spigai, mentre lavora come urbanista e architetto, si dedica in silenzio – è caratterizzata da strutture di forma nascoste, o a volte, al contrario, esibite con enfasi. Composizioni completamente astratte o con rari segni figurativi. Ma capaci in sé stesse, per costrutto e linearità, di creare messaggio. L’opera dell’artista fondata sul senso in sé del purismo e della precisione, della struttura ritmica volitiva ed essenziale, in modo del tutto analogo alle ballate rock-and-roll: parole con scarno significato nelle canzoni, assenza di figurazioni evidenti nei quadri; ma grazie al ritmo e alla forma perfetta, facilmente leggibili, da qualsiasi pubblico. Anche se il messaggio non si affida al testo cantato e alle figure del dipinto ma ai puri suoni, ai timbri, ai rumori, nei loro rapporti con le battute. Rapporti e serie ritmiche presenti con forza come nei brani della musica blues e afro-americana; nella musica rock più intuitiva, facile, aperta e democratica, nelle sue innumerevoli derivazioni contemporanee.

BIOGRAFIA
Vittorio Spigai, toscano nato a Volterra, viene da una famiglia di marinai. Migratore per origini e per scelta, ha vissuto e lavorato a Volterra, La Spezia, Livorno, Augusta, Taranto, Roma, Ginevra, Londra, Venezia, Trieste, Algeri, Bassano, Portovenere, Belluno e Padova, dove oggi risiede. Laureato in ingegneria a Roma nel 1969 e in architettura a Venezia nel 1971, autore di numerosi saggi e libri nel campo della progettazione urbana e della composizione architettonica, è stato professore di progettazione dal 1971 al 2011 presso l’Università IUAV di Venezia. A Venezia ha curato per oltre vent’anni la progettazione e i cantieri del nuovo Campus di Economia di Ca’ Foscari a S.Giobbe, di cui è in costruzione il lotto finale. Scrittore attivo nello studio e nella difesa del patrimonio storico-culturale, dal 1966 svolge in parallelo una silenziosa ricerca in design, scultura e pittura. L’opera di Spigai, che s’ispira alla musica e che fa riferimento alle teorie e agli studi sulla forma di Paul Klee e di Alberto Burri, è occasione per una sperimentazione originale e senza tregua di nuove tecniche e materiali.

PIEGHEVOLE

FEDERICA FERRARIN