Studenti internazionali, Tatiana e la sua nuova vita a Venezia

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Tatiana ha deciso di trasferirsi per studiare Scienze Ambientali qui a Ca’ Foscari. Amici e parenti le hanno sempre ripetuto che si sarebbe adattata alla perfezione in Italia, grazie al suo “carattere solare” e alla sua “voce squillante”. E avevano ragione - questa studentessa russa si sente a casa più che mai a Venezia, dove le piace chiacchierare con la gente del posto e scoprire cose nuove. Continua a leggere per scoprire quali parole in veneziano ha imparato! 

Cosa ti ha fatto scegliere Venezia e nello specifico Ca’ Foscari? 

Ad essere onesti, sono sempre stata incuriosita dall’Italia. Vengo da San Pietroburgo e la mia città viene spesso chiamata la “Venezia del Nord”, per tutti i ponti e i canali che ci sono. Mi interessava scoprire la vera Venezia, con i suoi scorci meravigliosi e il romanticismo nell’aria. Ho già studiato in Finlandia per una double degree, ed ho quindi deciso di trasferirmi in uno stato del sud Europa per cambiare. 

Perché Ca’ Foscari? Molto semplice, ho trovato questa università grazie ad una fiera internazionale della mia città. Ho parlato con i rappresentanti di Ca’ Foscari che mi hanno spiegato nei minimi dettagli tutto il programma per gli studenti magistrali internazionali ed ho capito di essere interessata all’ambito delle scienze ambientali, che comunque è connesso al mio background accademico. Il processo di iscrizione è stato abbastanza lungo ma ne è valsa la pena. La migliore decisione che abbia mai fatto! 

Quale pensi sia la differenza più grande tra il tuo paese e l’Italia? Cosa consiglieresti di vedere a Venezia ?

Strano ma vero, la differenza più grande è il clima! L’autunno qui assomiglia alla nostra estate. Dicembre a Venezia mi è sembrato come un inizio di autunno in Russia. Per il resto, direi che le abitudini e gli stili di vita italiani sono piuttosto simili a quelli del mio paese. A dire la verità pensavo di trovare differenze enormi, ma abbiamo veramente molto in comune!
Gli italiani sono aperti e amichevoli. Mi sono innamorata dello stile di vita italiano – tutto si muove lentamente. Ad eccezione della colazione, che solitamente si fa ‘in movimento’. Gli Italiani conoscono anche il vero valore della famiglia, fanno tesoro di tutti i momenti passati insieme ai parenti, soprattutto durante le vacanze. Appoggio in pieno questa tradizione.

Per quanto riguarda i miei posti preferiti a Venezia, consiglio di visitare il tetto del Fondaco dei Tedeschi se volete una vista mozzafiato della città, e poi il Ponte di Rialto, possibilmente di notte; penso sia uno dei posti più romantici al mondo. 

Puoi raccontarci qual è stata l’esperienza più memorabile che hai vissuto da quando sei qui? Hai imparato delle parole in veneziano? 

Non riesco a sceglierne solo una, ce ne sono davvero tantissime! Uscire con gli amici e pattinare sul ghiaccio a Venezia, scoprire nuove città, provare i piatti più buoni del mondo o semplicemente bere uno spritz – la lista potrebbe continuare all’infinito! Mi sono piaciuti i Silent Parties, le conferenze scientifiche a Ca’ Foscari, I concerti, il Teatro La Fenice, le cene internazionali…  

Per quanto riguarda le parole veneziane, quando sono arrivata qui per la prima volta la scorsa estate, uno dei miei amici ha organizzato un piccolo tour di Venezia e mi ha insegnato dei vocaboli specifici come “calli” e “campi”, che si riferiscono rispettivamente alle “strade” e alle “piazze” della città. Però mi ha incuriosita troppo e non mi bastava sapere solo due parole! Il mio insegnante di italiano mi ripete sempre di fare pratica, quindi ho applicato il consiglio ed ho provato a parlare con le persone che trovavo in giro. Potete immaginare che, con il mio livello A1 di italiano, l’impresa mi sembrasse inizialmente impossibile, ma da quelle conversazioni casuali sono riuscita ad imparare:

  • bacaro – un’osteria semplice, con il menù spesso scritto a mano. Non ci sono mai stata ma mi piacerebbe molto provarne uno!
  • cicchetti – simili alle tapas spagnole, fingerfood con pesce o carne. Buonissimi!
  • caigo – nebbia. Se vi trovate a venezia in autunno o in inverno, vi capiterà sicuramente di imbattervi in questo fenomeno atmosferico

Che consigli daresti agli studenti che stanno pensando di trasferirsi all’estero? 

Sarebbe bello rimanere calmi e non andare nel panico, ma è quasi obbligatorio emozionarsi un po’! Questa sensazione vi colpirà giusto prima di trasferirvi, durante il viaggio verso la vostra meta o magari anche mentre fate la fila per ricevere il badge universitario. A me è successo durante il primo spritz con i miei nuovi amici.
Siate voi stessi ma cercate di seguire e rispettare le tradizioni e le usanze del posto, così vi integrerete molto più in fretta. E ricordate di godervi ogni singolo momento della vostra esperienza internazionale!

Hai già dei piani per il futuro? Quale sarebbe la tua carriera ideale? 

Ad essere onesta, mi piacerebbe tanto riuscire a vivere nel momento… ma a volte dobbiamo ascoltare la vocina che abbiamo dentro, perché ci può aiutare a fare i passi giusti nella vita. Dato che sono già stata coinvolta nell’insegnamento come assistente per un professore nella mia vecchia università, mi piacerebbe continuare questo percorso e sviluppare la mia carriera in una direzione accademica. 

Francesca Favaro