Teatro Ca' Foscari mette in scena la storia del Country

condividi
condividi

Giovedì 16 maggio alle 20.30, è in scena Country Music - Una storia Americana, uno spettacolo ideato da Esterita Vanin con la collaborazione del professor Andrea Stocchetti del Dipartimento di Management. A cura di Paola Bigatto, lo spettacolo vedrà la partecipazione di Bruce Boreham e Cristiano Parolin mentre tutte le musiche saranno interpretate dal vivo dalla Silverado Country Band. 

Lo spettacolo, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali e il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari, è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti a disposizione. Prenotazioni all'indirizzo  prenota.teatrocf@unive.it 

Country Music – Una storia Americana, propone una lettura in chiave teatrale della storia del genere musicale americano noto come “musica country”, ripercorrendo da metà ottocento ai giorni nostri i passaggi chiave di questa evoluzione musicale, frutto di commistione di culture e tradizioni multietniche avvenute a seguito delle migrazioni che hanno caratterizzato il Nord-America dal XVIII secolo.

Emmett, questo è il nome del personaggio principale, è un immigrato irlandese in fuga dalla fame, che si trova a vivere in prima persona i passaggi chiave del fiorire della tradizione musicale americana.
Sul palco egli è al tempo stesso protagonista della propria vita al presente e narratore dei propri ricordi: il vecchio Emmett, interpretato da Bruce Boreham, e il giovane Emmett, interpretato da Cristiano Parolin, intrecciano le proprie recitazioni per creare una sovrapposizione di passato e presente che nel complesso ricopre un arco temporale di oltre 160 anni.

La storia è accompagnata dalle musiche, eseguite dal vivo dai Silverado Country Band, che costituiscono il filo logico della rappresentazione e seguono l’ordine cronologico degli stili musicali e dei brani collocati nel periodo storico di riferimento.

Ripercorrendo la storia della vita di Emmett, con la sua narrazione recitata e musicale, si coglie il senso della musica country: le canzoni della guerra civile che divengono musica della prima identità nazionale, le train songs che uniscono progresso e allegorie esistenziali, le murder songs che tramandano crimini dimenticati dalle cronache, le storie di vita comune.

Questi temi, e altri, nonché stili quali il Country Gospel, il Bluegrass, l’Honky Tonk, il Western e altre sfumature e generi che si intrecciano mescolandosi, sono tutti parte del filo rosso che accompagna i ricordi e la narrazione di Emmett nei momenti, grandi e piccoli, che questa scandisce nel corso del tempo.

Una genesi popolare e multietnica che col tempo ha sedimentato uno stile musicale ricco e tecnicamente complesso, che da allora ai giorni nostri non ha mai smesso di evolvere, di contaminarsi e di essere soggetto a pressioni commerciali e contraddizioni, che porteranno Emmett a riflettere sul proprio ruolo e sulle proprie scelte.

Lo spettacolo nasce con lo scopo di raccontare il patrimonio culturale che fa da sfondo al country e far conoscere il contesto storico in cui è nato e il vissuto personale di chi ha scritto o tramandato queste canzoni, per approdare a una rappresentazione capace di stimolare curiosità e spingere il pubblico ad approfondire la storia della musica country, capirne meglio il presente e interrogarsi su come le sue radici culturali e multietniche affondino in valori nei quali ognuno di noi può riconoscersi.

La drammaturgia originale, scritta da Esterita Vanin e Andrea Stocchetti, si basa su ricostruzioni storiche frutto di ricerche svolte dagli autori stessi. Le note storiche e le fonti bibliografiche sono riportate nel volume che accompagna lo spettacolo.
La messinscena è a cura di Paola Bigatto con la collaborazione di Lisa Capaccioli.

Paola Bigatto
Diplomata alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano e laureata in Filosofia, Paola Bigatto ha lavorato con i principali registi italiani tra i quali Giancarlo Cobelli e Luca Ronconi, con il quale prende parte a diversi spettacoli. È allieva e collaboratrice della drammaturga Renata Molinari. È docente presso la Scuola del Piccolo Teatro di Milano; presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano e presso la Scuola d’Eccellenza del Teatro Stabile del Veneto. Nel 2018 ha curato la drammaturgia di “E serbi un sasso il nome”, realizzata in occasione dei 150 anni dell’Ateneo Ca’ Foscari, per la regia di Stefano Pagin.

Esterita Vanin e Silverado Country Band
Nata a Venezia, Esterita Vanin ha partecipato a vari progetti musicali sino a fondare nel 2007 con Nick De Rossi (banjo e chitarra elettrica), i SILVERADO Country Band, di cui è cantante, chitarrista e autrice dei loro brani originali.
Gli altri componenti del gruppo sono: Andrea Wallace Zarantonello (violino, mandolino e voce), Giovanni Trentin (batteria, percussioni e washboard), Giorgio Panagin (contrabbasso e voce). I Silverado si esibiscono in tutta Italia e numerose sono le partecipazioni a festival internazionali europei e oltreoceano.
Hanno prodotto nel 2012 Lost Songs; nel 2015 Silverado Strings di cui fa parte il primo brano originale Hold me, cui seguono i singoli American Wonder e Louisiana e, nel 2017, Central Hotel, con Donnie Price e Jason Roberts, vincitore di due Grammy Awards.

Bruce Boreham
Nato a Los Angeles, conserva della sua terra d’origine l’amore per la natura e per la canzone americana. Ne  ha fatto una ragione di vita, ideando i corsi di English in Song già nel 1989, diffondendo così la lingua inglese attraverso le canzoni. All’attività di insegnante, per qualche anno anche a Ca’ Foscari, unisce dunque quella di performer, interprete teatrale, concertistica e cantautore. Continua la divulgazione trasformata in spettacolo con Country Music - Una storia Americana. 

Cristiano Parolin
Nasce a Bassano del Grappa nel 1995. Fin dalla giovane età si appassiona al teatro e alla musica frequentando per 6 anni il centro di alta formazione per lo spettacolo Art Voice Academy, diretto dal M° Diego Basso, dove studia canto, musica e recitazione. Nel 2017 si diploma come attore all’Accademia Teatrale Veneta di Venezia e da dicembre 2018 fa parte della compagnia giovani del Teatro Stabile del Veneto.