Testo scritto e immagine: un dialogo dall'antichità al contemporaneo

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Il rapporto tra il testo scritto e l’immagine figurata attraverso il tempo sarà al centro di un convegno internazionale organizzato dai Dottorandi del dipartimento di Filosofia e Beni Culturali di Ca’ Foscari in collaborazione con lo State Institute for Art Studies di Mosca che si terrà il 6 e 7 giugno in Aula Baratto a Ca’ Foscari.

L’obiettivo è stimolare una riflessione sulla relazione tra la scrittura e l’immagine, intessendo un dialogo tra segni grafici appartenenti a diversi codici.
Svariate sono le possibilità di ritrovare questo accoppiamento: dall’ekphrasis alle iscrizioni, dai cataloghi d’arte ai libretti, dagli affiches alla pubblicità e dal fumetto all’urban poetry e sono rintracciabili in numerose forme artistiche e letterarie cronologicamente trasversali.

L’interdisciplinarità è comunque un tratto distintivo del convegno che coinvolge l’ambito del linguaggio, della storia dell’arte e della filosofia.

Abbiamo chiesto alle dottorande componenti del comitato organizzatore Maria Redaelli, Beatrice Spampinato, Alexandra Timonina, come è nata l'idea di approfondire questi temi

"L'idea di questo convegno nasce da una proposta congiunta della prof.ssa Silvia Burini, vice-coordinatore del Corso Internazionale in Storia delle Arti dell’Università Ca’ Foscari Venezia, e della prof.ssa Natalia Sipovskaia, direttrice dello State Institute for Art Studies (SIAS) di Mosca, al fine di creare un momento di incontro e scambio di idee tra i dottorandi di Ca’ Foscari e quelli russi poiché il nostro dottorato è un dottorato internazionale in collaborazione con l’università moscovita".

È importante l'aspetto interdisciplinare visto che il convegno coinvolge anche colleghi del settore filosofico?
In corso di ideazione dell'evento ci è parso naturale invitare i colleghi di dipartimenti umanistici affini per costruire un dialogo stimolante e fruttuoso. Senza dubbio le parole d'ordine per un buon percorso di ricerca oggi sono internazionalità e interdisciplinarità. La call era infatti indirizzata ai colleghi delle università partner State Institute for Art Studies (SIAS) di Mosca e Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne Università di Parigi con l’obiettivo di dare un taglio internazionale all'evento poiché, in qualsiasi ambito di ricerca si operi, l'internazionalità è ad oggi ormai scontata.  Al fine di agevolare una discussione con gli ospiti stranieri abbiamo scelto come lingua ufficiale l'inglese, quale lingua seconda a tutti i partecipanti. Abbiamo inoltre scelto di coinvolgere studenti e professori (dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Università IUAV di Venezia) provenienti da diversi ambiti. L'intento è quello di creare un'opportunità di confronto sulle nostre ricerche sia da un punto di vista contenutistico che metodologico.

Qual è il valore aggiunto del confrontarsi anche con l'organizzazione di un convegno durante il vostro percorso di ricerca nel dottorato?
Siamo convinte che la fase di restituzione delle nostre indagini sia importante tanto quanto la fase di ricerca. L'organizzazione di un evento richiede uno sforzo non indifferente in termini gestionali e logistici, ma crediamo nell'importanza anche di questo aspetto del nostro lavoro all'interno dell'Università. Siamo certe dunque che questa prima esperienza sia senz'altro un valore aggiunto al nostro percorso e speriamo di avere ulteriori occasioni in futuro per migliorare anche quest'aspetto della nostra attività accademica agli esordi.

La seconda giornata si concluderà con lo Speed Networking Cocktail di CART Contemporary Art Research Team

PROGRAMMA

FEDERICA FERRARIN