#edizioniCF: l’intricata trama tra Shakespeare, Etsy e creatività femminile

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Shakespeare

T-shirt, tazze, cuscini, oggetti di varia natura fatti a mano e personalizzati con citazioni sono piuttosto comuni e spopolano online su siti di e-commerce come Etsy, un mercatino dell’artigianato virtuale, in cui gli amanti del fai-da-te – in gran parte donne - possono vendere i loro prodotti.

A quanto pare William Shakespeare è uno degli autori più amati e citati. Perchè?
L’articolo di Anna Blackwell #DifferenceMakeUs’: Selling Shakespeare Online (and the Commerce Platform Etsy), pubblicato a dicembre 2018 da Edizioni Ca’ Foscari nella rivista English Literature (direzione scientifica di Flavio Gregori), parla proprio della relazione tra Etsy, Shakespeare e l’artigianato femminile attraverso politica, mercato e femminismo.

Anna Blackwell è una giovane ricercatrice del Centre for Adaptations della DeMonfort University (Gran Bretagna) diretto da Deborah Cartmell, una delle massime autorità internazionali sull'adattamento. E' specializzata nella ricezione di Shakespeare nella cultura digitale contemporanea e analizza sia i meccanismi in atto nella produzione di oggetti Shakespeare-inspired, sia la loro relazione con il nuovo contesto e il testo dell’opera da cui vengono estrapolati. Blackwell colloca infine il lavoro creativo female-oriented all’interno del contesto politico contemporaneo, esplorando sia i limiti che le possibilità dell’artigianato come mezzo di resistenza politica.  

Partiamo dal femminismo. La connessione tra il settore tessile e l’attivismo politico-femminista ha radici profonde, ma in alcuni settori del Fashion studiati da Blackwell compare anche una attualissima reazione di protesta a commenti sessisti di politici internazionali. In questo scenario si posiziona per esempio la T-shirt bianca di Dior con la citazione della scrittrice nigeriana Chimamanda Ngozi Adichie ‘We should all be feminists’. Il capo faceva parte della collezione primavera/estate 2017 di Maria Grazia Chiuri, la prima creative director donna della maison francese.
E Shakespeare? Nemmeno il drammaturgo di Stratford scappa ai meccanismi del capitalismo e del consumismo di massa, al pari del movimento femminista. Shakespeare con il suo capitale culturale ha ispirato ogni genere di prodotto, fino alle birre ‘Shakesbeer. Brewed as you like it’, che portano il nome di tragedie o commedie dell’autore.
Il Bardo si colloca in uno spazio intermedio tra l’industria di massa brandizzata e generatrice di profitto e la produzione culturale indipendente, spesso non-profit. Questa ‘adattabilità’ di Shakespeare appare chiara proprio dalla sua presenza su piattaforme di e-commerce come Etsy, che si definisce un global marketplace for unique and creative good.   
Se si cercano su Etsy esempi di Shakescrafts – ovvero di oggetti fatti a mano a tema Shakespeare - appaiono oltre tremila articoli che riportano la descrizione di Ermia pronunciata da Elena and though she but little, she is fierce (Sogno di una notte di mezza estate, III atto, scena 2). Questa sentenza è significativa perché non rispecchia il suo significato originale, a differenza di altre citazioni dell’autore come il romantico ‘I would not wish any companion in the world but you’ di Miranda ne ‘La Tempesta’ o l’illuminante ‘The fault, dear Brutus, is not in our stars’ tratto da ‘Giulio Cesare’.  
And though she but little, she is fierce assume un’accezione positiva nei prodotti in vendita online, somigliando quasi ad uno slogan di empowerment femminile. Tuttavia quando Elena pronuncia quelle parole sta accadendo l’opposto: accusa Ermia di aver tradito la loro amicizia ed è profondamente frustrata sia dall’amore non corrisposto di Demetrio, sia dall’improvviso interesse di quest’ultimo e di Lisandro (amante di Ermia) causato dai pasticci di Puck. Così questa frase ricontestualizzata assume anche le sembianze di uno slogan femminista e di protesta.  

Arriviamo quindi all’artigianato femminile. La predominanza delle donne tra i produttori di Shakescrafts fa emergere come esistano ancora nella società contemporanea le ‘arti femminili’, virtuosismo di molte protagoniste Shakespeariane. Donne spesso subordinate all’autorità del padre o del marito e strettamente legate a modelli femminili. A differenza di queste, le artefici dei prodotti su Etsy non vivono nel XVI secolo, tuttavia realtà come questa traggono forza dalla promessa di poter avere un’attività ben remunerata, creativa e stimolante che permetta di lavorare a casa, potendo badare alla famiglia. Un’emancipazione vulnerabile nella società contemporanea come ai tempi di Shakespeare. E’ tuttavia innegabile il potenziale dell’handmade e della creatività come mezzo per rivendicare con forza quell’emancipazione femminile non più debole, ma equa.  

English Literature. Theories, Interpretations, Contexts è una rivista fondata nel 2014 e diretta dal professor Flavio Gregori. Dopo gli "Annali di Ca’ Foscari - Serie Orientale” anche “English Literature” è stata accolta da Scopus per la qualità e il rilievo internazionale dei contributi.
La rivista nasce come progetto di scambio di idee sulla letteratura inglese e di lingua inglese e favorisce nuove metodologie e interpretazioni, anche in relazione alla complessità dei contesti con cui la letteratura interagisce. Ha una forte vocazione internazionale: su circa 50 articoli pubblicati nel corso di cinque anni, più di 30 sono di studiosi di università e istituti stranieri; anche il comitato scientifico (advisory board) è costituito per la quasi totalità da docenti di università straniere europee e americane. Tale vocazione, insieme alla solidità dei processi editoriali e di revisione, è stata riconosciuta dal comitato di selezione di Elsevier per l'inserimento della rivista in Scopus.

A cura di Sofia Pistore