E' scomparso il prof. Stefano Agosti

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Ca’ Foscari piange la scomparsa del prof Stefano Agosti, professore emerito dell’Ateneo. Ha insegnato a Ca' Foscari a partire dal 1970 per diventare nel 1976 professore ordinario di Lingua e letteratura francese presso l’allora Facoltà di Lingue e Letterature Straniere.

Ineguagliabili le sue lezioni e l'incanto che sapeva ispirare ai suoi studenti a partire dai testi.

"Con la sua scomparsa l’Ateneo perde, come testimoniano i suoi numerosi lavori scientifici dichiara il rettore Michele Bugliesi - una delle figure più illustri di studioso e critico letterario di fama europea nell'ambito della francesistica e della poesia in particolare ma anche dell'italianistica".

"E’ stato un docente amatissimo dai suoi studenti per la capacità di interessarli e appassionarli alla letteratura con le sue lezioni sempre originali e coinvolgenti. Per i suoi allievi e i colleghi più giovani è stato un maestro, una figura di riferimento e un esempio per tutti".

Per oltre quarant'anni nell'ateneo cafoscarino, aveva assunto dal 1976 la Direzione dell’Istituto di Francese della Facoltà, direzione che aveva mantenuto per più di dieci anni, periodo durante il quale aveva organizzato incontri internazionali e promosso seminari collettivi, dibattiti e conferenze alle quali erano intervenute alcune tra le figure più rappresentative della cultura francese e italiana contemporanee (poeti come Yves Bonnefoy, Andrea Zanzotto e Edmond Jabès, romanzieri come Georges Perec, filosofi come Jacques Derrida, studiosi di letteratura, narratologia e semiotica come Jean Rousset, Jacqueline Risset, Julia Kristeva, Maria Corti, Fausta Garavini e molti altri).

Interessato alle dinamiche sottese alla creazione del testo, aveva pubblicato numerosi volumi di saggi, privilegiando un’esegesi psicanalitica, linguistico-strutturale e semiologica. I primi volumi, ovvero Il cigno di Mallarmé (1969) e soprattutto Il testo poetico (1972), annunciano la nascita di uno sguardo ermeneutico nuovo nel panorama della critica italiana. Infatti, se per un verso Agosti si rifà ai modelli francesi allora recentissimi (Benveniste, Lacan, Foucault, Greimas e Derrida), per l’altro verso, egli appare in Italia come un caso unico, legato soltanto al magistero di Gianfranco Contini.

Aveva tenuto conferenze lezioni e seminari su invito di varie università e istituzioni culturali italiane e straniere di primo piano: fra queste ultime, a Mosca, Kiev, Helsinki, Lisbona, Ginevra, Berna, Losanna, Friburgo, e soprattutto a Parigi, in sedi prestigiose come l’École des Hautes Études, la Sorbona e il Collège de France,

Tra i vari premi ottenuti, senza dubbio il più prestigioso fu l’onorificenza di “Chevalier de la Légion d’Honneur” conferitagli dal governo francese 

FEDERICA FERRARIN