Una cafoscarina tra i giovani sinologi del Visiting Program di Shanghai

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Tra i giovani sinologi a livello internazionale che il Ministero della Cultura e del Turismo cinese ha coinvolto in un programma di tirocinio e di scambio a Shanghai c’è anche Beatrice Gallelli, unica rappresentante italiana, e PHD del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea, oltre che docente a contratto nel nostro ateneo.

Si tratta del prestigioso Visiting Programme for Young Sinologists, ospitato dalla Shanghai Academy of Social Science e finanziato dal governo cinese che ha selezionato prima dell’estate 37 giovani sinologi da tutto il mondo per portarli a scoprire la Cina attraverso un ricco programma culturale nei mesi di giugno e luglio.

Lo scopo del progetto era instaurare un dialogo tra l’accademia cinese e chi si occupa di Cina nel mondo e in qualche modo “spiegare la Cina fuori dalla Cina”. Il programma è partito nel 2014 e dalla sua fondazione ha seguito un totale di 514 giovani sinologi di 99 paesi.
Durante la loro visita, durata tre settimane, i 37 giovani sinologi hanno partecipato a lecture, discussioni e seminari tematici con esperti, in particolare su argomenti come urbanizzazione e turismo, sviluppo del turismo in Cina oggi, sviluppo economico, sostenibilità
Hanno visitato inoltre numerosi luoghi in città, inclusi siti storici, uffici governativi, e aziende statali per sperimentare la cultura cinese e lo sviluppo del paese.

“ll programma - spiega Beatrice Gallelli - ha rappresentato un momento di arricchimento professionale e personale. L’ incontro con colleghi, giornalisti e studiosi da tutto il mondo ha costituito una occasione preziosa per discutere sulla strada percorsa dalla Cina negli ultimi decenni e sulle criticità che si trova ad affrontare oggi. Spero che in futuro il dialogo instaurato con l’accademia e le istituzioni cinesi continui e diventi sempre più aperto”.

Il progetto prevedeva anche un paper finale che per Beatrice sarà: "La comunicazione politica attraverso musei, siti storici e monumenti commemorativi durante il governo di Xi Jinping".

Si era già occupata dei discorsi retorici del leader cinese nell'articolo pubblicato da Edizioni Ca' Foscari. Qui la news

FEDERICA FERRARIN