La cultura del tè, a Venezia e nel mondo

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La bevanda preparata con le foglie della Camellia sinensis – la pianta del tè – è considerata la bevanda più diffusa e consumata al mondo dopo l'acqua. E’ conosciuta in Cina fin dall'antichità, apprezzata per sue proprietà toniche e per il suo buon sapore. 

Venerdì 8 novembre 2019, dalle 9.30 alle 17.30, si svolgerà in Auditorium Santa Margherita il convegno internazionale Tea Culture(s), organizzato dal dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea in collaborazione con l’Istituto Confucio e l’Associazione Italiana Cultura del Tè.

Il tè è divenuto un elemento fondamentale della vita quotidiana e della cultura del suo paese d’origine, Cina, e di molti dei paesi dove il suo consumo si è radicato, dando vita a molteplici culture del tè, ovvero diversi repertori di pratiche materiali, conoscenze tecniche, principi estetici e tradizioni letterarie relativi alla sua preparazione e degustazione.

Dagli anni ’80 del secolo scorso il tè sta vivendo un momento di rinnovato interesse, con un forte sviluppo della produzione e consumo a livello globale. Parallelamente vi è stata una grande crescita delle ricerche sul tè, con la produzione di numerose pubblicazioni sugli aspetti scientifici e culturali di questa bevanda e la creazione di dipartimenti di studi sul tè all’interno di diversi atenei.

La cultura del tè a Venezia

Storicamente Venezia vanta un primato importantissimo nella diffusione della cultura del tè, essendo il primo posto in Europa dove si è parlato e scritto del tè. Infatti, le prime informazioni sull’uso di questa bevanda vennero pubblicate a Venezia nel 1559 all’interno del secondo volume dell’opera Delle navigationi et viaggi del geografo e diplomatico Giovanni Battista Ramusio (1485-1557), che le raccolse durante una cena a Murano in compagnia di un mercante persiano giunto dalla Cina con un carico di rabarbaro.

Ancora oggi Venezia occupa una posizione di primo piano in Italia e in Europa negli studi sulla cultura del tè, grazie al lavoro di alcuni docenti del dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea di Ca' Foscari che da anni sono impegnati nella ricerca su questo materia. Il professor Marco Ceresa, attuale direttore del dipartimento, ha curato la prima traduzione integrale de Il Canone del tè di Lu Yu – pubblicata nel 1990 (Leonardo. Seconda edizione: Quodlibet 2013) – e di altri articoli sulla cultura del tè in Cina nell’epoca Tang (618-907). Il dottor Livio Zanini, ricercatore di lingua e letterature cinese, ha pubblicato un volume sulla storia del tè in Cina e della sua diffusione in Europa (La via del tè. La Compagnia Inglese delle Indie Orientali e la Cina, Il Portolano, 2012) e diversi articoli sulla cultura della bevanda nella dinastia Ming (1368-1644). Il professor Aldo Tollini, docente di lingua e letteratura giapponese in quiescenza dall’attuale anno accademico, è autore del libro La cultura del tè in Giappone (Einaudi, 2014).

Questo gruppo di docenti è promotore di una serie di convegni internazionali sulla cultura del tè organizzati dal Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea a partire dal 2015, che affrontano con un approccio multidisciplinare i molteplici aspetti della produzione e consumo del tè in diversi contesti storici e culturali.

Il quarto di questi appuntamenti dal titolo Tea Culture(s) in programma per venerdì 8 novembre 2019 prevede i seguenti nove interventi:

Gao Xuyang (University of Oxford) Rethinking the Originator of Zisha Teapots Gongchun from Historical and Archaeological Perspectives

Livio Zanini (Ca’ Foscari University of Venice) The Compilation and Publication of the Chashu Quanji (Complete collection of essays on tea)

Lawrence Zhang (Hong Kong University of Science and Technology) When Smallholders Meet Plantations: Response to Foreign Competition in the East Asian Tea Industry

Thiago Braga (University of California, Davis) The Entangled Worldings of Tea — Tea Art and Ethical Self-Making in Kunming, China

Andrew M. Watsky (Princeton University) About Wabi: Japanese Tea in the Late Sixteenth Century

Sophie Brégeron (Independent Scholar) “A la japonaise”: Japanism and Japanese Tea Culture in Paris at the Turn of the XXth century (1858 – 1930)

Anna Lante (University of Padua) Tea from the Food Science Perspective

Lorenzo Barbieri (Tea producer) Farmers and Dealers in the Yunnan Tea-Mountains: How The Encounter Between Ethnic Minorities and the Han Majority Led to Pu’er Tea

Giuseppe Musella (Tea dealer) Tie Guanyin Cultivation and Processing: Life in Juyuan Village During the Harvest Season

L’evento inoltre offre a tutti i paertecipanti due tea-breaks con la degustazione di tè cinesi.

Il convegno è a ingresso libero fino a esaurimento posti

Federica SCOTELLARO