Tornano le DFBC Lectures, il 27 novembre si parla di "partecipazione"

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Le varie anime del Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali si metteranno a confronto il prossimo 27 novembre, dalle ore 09.30 alla VAC Foundation, grazie al seminario “Partecipare”, l’edizione 2019 della DFBC Lecture, il ciclo di appuntamenti proposto annualmente che affronta tematiche trasversali che toccano i vari ambiti di ricerca del Dipartimento. 

Le arti, la filosofia e le scienze sociali si occuperanno di un tema comune a tutte le discipline per portare avanti una riflessione condivisa sul concetto di partecipazione.
Negli ultimi anni le pratiche partecipative all’incrocio tra arti visive e performative, architettura, attivismo politico e processi di inclusione sociale sono diventate centrali suscitando numerosi dibattiti da diverse prospettive.
Si tratta di un rilancio che nasce dall’urgenza di ripensare lo spazio pubblico nell’era del digitale e dei social network, di dare nuovo respiro alla democrazia e al pluralismo, di declinare con maggiore consapevolezza i concetti di uguaglianza e solidarietà, per trovare modelli politici, sociali e culturali alternativi su cui reimpostare le nostre vite.

Le curatrici, Cristina Baldacci, Susanne Franco e Giulia Garofalo Geymonat, hanno voluto strutturare e declinare questo concetto invitando per ogni disciplina un ospite esterno a dialogare con loro. Per Ca’ Foscari interverranno l’artista Cristina Finucci che parlerà con la professoressa Silvia Burini del Progetto di arte partecipativa Garbage Patch State.

Il Progetto GAPS, concretizzatosi a Ca’ Foscari nel 2013, consisteva nella creazione di uno stato che rappresenta le isole di  “plastica” in mezzo agli oceani, un’idea nata come una sorta di opera interattiva e condivisa, di “art sharing”. Attraverso una riflessione esigente sui registri della comunicazione, sulla sua capacità di trasmettere e intensificare indizi pur marginali, Cristina Finucci ha sperimentato l’efficacia di una dimensione sociale, in cui in molti possono e devono  partecipare, non tanto alla liberazione di un Paese o alla sua realizzazione, quanto piuttosto ad avvisare un pubblico sempre più vasto del suo invisibile ma costante incremento; attraverso ogni possibile canale di trasmissione delle informazioni, di coinvolgimento della pubblica opinione, di costruzione collettiva di un’immagine rivelatrice. 

Programma completo dell’evento