Premi alla Ricerca 2020. I vincitori

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Venerdì 18 settembre, nel corso dell'evento Friends of Ca' Foscari night, il prorettore alla Ricerca Andrea Torsello ha consegnato i Premi alla Ricerca 2020. I vincitori sono:

Andrea Facchin del Dipartimento di studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea per la categoria STARTING, perché: “Il suo lavoro colma una lacuna nella letteratura e ha una chiara rilevanza internazionale”.

Carlo Beltrame del Dipartimento di studi umanistici per la categoria CONSOLIDATOR, con la seguente motivazione: “I suoi interessanti progetti di archeologia marina hanno una rilevanza internazionale e una significativa dimensione interdisciplinare”.

Claudia Crestini del Dipartimento di Scienze molecolari e nanosistemi per la categoria ADVANCED, con la seguente motivazione: “La sua ricerca ha attirato l'attenzione internazionale per i suoi risultati innovativi con importanti implicazioni teoriche e pratiche”.

Il premio alla ricerca 2020 è un riconoscimento non economico conferito dal Rettore, per la valorizzazione e il riconoscimento dell’eccellenza del percorso di ricerca svolto dal personale dell’Ateneo che nel corso del 2019 si sia distinto per particolari risultati raggiunti nei propri ambiti di ricerca, producendo almeno 2 pubblicazioni o una monografia di particolare impatto e rilevanza per la comunità scientifica di riferimento.

Hanno partecipato al bando gli assegnisti di ricerca, i ricercatori a tempo determinato e indeterminato e i professori di I e II fascia in ruolo.  

Il lavoro di ricerca della professoressa Claudia Crestini si concentra su vari aspetti della chimica di lignina e tannini, che vanno dallo studio strutturale alla valorizzazione di questi composti ancora poco sfruttati. Durante 25 anni della sua carriera, la prof. Crestini si è dedicata allo sviluppo di protocolli e tecniche su misura per lo studio dei polifenoli naturali, che sono ora diventati strumenti standard ed essenziali nei laboratori di tutto il mondo. Come chimica del legno, la professoressa si dedica inoltre alla sviluppo di nuovi prodotti e materiali dalle biomasse residuali ed è una pioniera nella ricerca di nanomateriali innovativi derivati da lignina e tannini. I suoi composti sono stati ad oggi testati per una lunga lista di utilizzi, dai farmaci antitumorali, alla cosmesi, passando per l’imballaggio dei generi alimentari.

Il riconoscimento al prof. Carlo Beltrame è stato conferito per un progetto di archeologia marina iniziato nel 2001. Si tratta del primo progetto completo in Italia di scavo, restauro, studio ed esposizione (nel museo di archeologia marina di Caorle) di un naufragio di età moderna, attorno alla metà del XIX secolo, avvenuto a Punta Tagliamento. Si tratta di uno dei pochi avvenimenti di questo tipo studiati nell'area mediterranea, che ha portato alla scoperta dell'unico relitto noto di nave del Regno Italico. L’approccio metodologico e la tecnica di documentazione sono innovativi sia per l’archeologia marittima sia per l’archeologia storica. In particolare, lo studio dello scafo e del carico ha permesso di ottenere nuove informazioni sulla costruzione delle navi, sull’artiglieria dell'epoca e sulla vita a bordo delle navi militari durante un periodo cruciale dell’era moderna.

Il dottor Andrea Facchin ha pubblicato prima monografia di riferimento completa sull’insegnamento dell’arabo come lingua straniera (Teaching Arabic as a Foreign Language, TAFL), in particolare nella regione araba, negli ultimi 60 anni. Lo studio, che adotta quindi una prospettiva storica transnazionale, presenta autori, educatori e lavori significativi per la disciplina, dedicando particolare attenzione anche agli istituti TAFL. Oltre alla specificità della lingua araba, lo studioso considera i recenti cambiamenti sociopolitici della regione mediorientale. Il libro fornisce la prima panoramica storica in ambito di linguistica storica araba applicata, aprendo così la via a un nuovo ramo di ricerca nell’ambito TAFL.

Federica SCOTELLARO