Il ‘prezzo’ dell’incertezza riflesso negli articoli del Sole 24 Ore

condividi
condividi
Foto di Nick Chong per Unsplash

Ricercatori dell’Università Ca’ Foscari Venezia hanno sviluppato un nuovo indice di incertezza, chiamato EPU24, che può misurare giornalmente e mensilmente l’incertezza politica ed economica in Italia, a partire dal contenuto degli articoli del quotidiano ‘Sole 24 Ore’. L’indice rivela che un aumento dell’incertezza ha effetti sulla borsa, ma anche sui rendimenti pretesi dagli investitori. Lo studio è stato pubblicato oggi sulla rivista economica ‘Economic Letters.

L’indice viene calcolato ricavando la frequenza di parole e termini che alludono a incertezza, instabilità o descrivono misure di policy nei pezzi giornalistici. Un aumento dell’indice, denominato EPU24 (EPU sta per Economic Policy Uncertainty), denota un aumento dell’incertezza percepita. Anche se non si riscontrano effetti immediati sull’andamento di indicatori macroeconomici relativi all’Italia, che hanno dinamiche “lente” e graduali, una variazione dell’indice ha invece implicazioni sui prezzi dei titoli quotati.

I ricercatori hanno documentato come un aumento dell’incertezza (o, equivalentemente, un peggioramento del clima evidenziato nei resoconti giornalistici) generi un aumento del premio per il rischio richiesto dagli investitori. In altre parole, chi acquista titoli esige rendimenti più alti per compensare l’accresciuta incertezza di certi periodi “volatili” del sistema paese.

In particolare, l’effetto è rilevante per i settori energetico e finanziario che, secondo i dati, sono influenzati da una serie di notizie che aumentano o diminuiscono l’incertezza politica, come quelle legate ad eventi internazionali e appuntamenti elettorali.

“La natura e gli effetti dell’incertezza sono stati oggetto di intenso studio da parte degli economisti nell’ultimo secolo - spiega Paolo Pellizzari, matematico, professore a Ca’ Foscari e coautore dello studio - anche grazie alla lezione di Keynes che alcuni biografi descrivono come ossessionato dal problema di come agire di fronte a scenari incerti. Anche se è difficile da quantificare, l’incertezza si respira, tarpa le ali agli imprenditori e induce gli agenti economici a ridurre i consumi per motivi precauzionali”.

Lo studio di Michael Donadelli, Paolo Pellizzari e Ivan Gufler estende al caso italiano e innova una metodologia dovuta al ricercatore statunitense Scott Baker che compila da tempo indici di incertezza politica ed economica. L’analisi automatizzata del testo consente di sfruttare con immediatezza i cambiamenti dell’umore degli investitori e capitalizza l’enorme mole di informazioni testuali contenuti nelle analisi economiche pubblicate dai media prima che siano disponibili stime numeriche o dati ufficiali.

“In futuro - concludono gli studiosi - specie se fosse possibile accedere con maggiore facilità a tutti i testi degli articoli, l’EPU24 potrebbe essere calcolato in tempo reale e fornire un utile strumento di policy e analisi”.

La ricerca rientra tra le attività del centro d’eccellenza VERA (Venice centre in Economic and Risk Analytics for public policies) dell’Università Ca’ Foscari Venezia. I finanziamenti ministeriali assegnati al Dipartimento di Economia veneziano hanno consentito di coinvolgere in progetti pilota anche laureandi, come lo stesso Ivan Gufler, coautore dello studio. Grazie a specifiche borse di studio del Centro, gli studenti hanno potuto mettersi alla prova con sfide stimolanti e ambienti formativi in cui ricerca, innovazione e didattica vanno di pari passo.

“Da un lato - commenta Michele Bernasconi, direttore del Dipartimento di Economia - i risultati pubblicati sulla prestigiosa rivista, contribuiscono a quantificare e illustrare gli effetti (e i danni) derivanti dall’incertezza che, a ondate, invade il dibattito italiano. Dall’altro, in ottica di promozione dei talenti, l’esperienza mostra che l'investimento in formazione avanzata consente anche ai giovani di sprigionare talento, accumulare skills analitici di alto livello e raggiungere in breve tempo traguardi di grande rilievo scientifico”.

Enrico Costa