Leadership e inclusività alla base dell'ultimo laboratorio ELLE

condividi
condividi

La Leadership è una competenza determinante per guidare con successo gruppi di lavoro e organizzazioni. Ma cos’è esattamente la leadership e come si mette in pratica nel quotidiano? La leadership è una questione di genere? Come è possibile promuovere l’uguaglianza di genere nell’esercizio della leadership nei contesti organizzativi?

 

Da questi interrogativi ha preso il via ELLE: Emotional Leadership Lab for Excellence, il laboratorio dedicato alla scoperta e alla valorizzazione delle modalità di esercizio della leadership che il Ca’ Foscari Competency Centre, in collaborazione con il Progetto Lei del Career Service, propone agli studenti di Ca’ Foscari iscritti ai corsi di Laurea Magistrale.

Il laboratorio è giunto alla sua terza edizione. Il successo e l’eco dell’iniziativa sono ampiamente consolidati: sono state oltre 110 le candidature ricevute da parte dei ragazzi; 50 gli studenti e le studentesse selezionati. 

Tra ottobre e novembre, il laboratorio si è articolato in 5 seminari in modalità on line, condotti dalla prof.ssa Sara Bonesso, vice-direttrice del Ca’ Foscari Competency Centre. 

 

Si è partiti aprendo il dibattito sui concetti di leadership e di inclusività, evidenziando come quest’ultima rappresenti sempre di più un fattore di valore e di performance per le aziende. Sono stati discussi inoltre gli stereotipi che ancora oggi rappresentano la principale causa nel limitare alle donne l’accesso alle posizioni di leadership e le pratiche a livello organizzativo che possono favorire l’inclusività. Si sono delineati gli stili o comportamenti efficaci che un leader è chiamato ad esercitare e ciascun partecipante è stato coinvolto in un processo di valutazione dei propri stili di leadership attraverso la somministrazione del BELEADER360© (Behavioral Leadership Styles Evaluation 360°), strumento sviluppato dal Competency Centre. Il confronto tra la propria valutazione e quella di soggetti terzi ha consentito ai partecipanti di acquisire maggiore consapevolezza sui propri stili e allenare la propria fiducia in sé. 

In seguito gli studenti si sono messi alla prova con il processo di visioning, quale strumento motivazionale per promuovere e guidare il cambiamento, e il processo di coaching, quale strumento per favorire il dialogo con i propri collaboratori e la loro crescita. Durante il laboratorio, gli studenti hanno avuto la possibilità di mettere in pratica nel loro contesto quotidiano le tecniche acquisite, favorendo l’apprendimento esperienziale e l’autoriflessione. 

Il laboratorio è stato un momento di scambio importante per parlare di conciliazione vita-lavoro, grazie all’intervento di Sofia Borri, Presidente di Piano C, e degli strumenti a disposizione del leader per favorirla nei rapporti con i propri collaboratori. 

In occasione dell'ultimo incontro sono intervenute infine due professioniste provenienti da ambiti di business diversi: Maria Teresa Innocente, Direttrice Regionale di Crédit Agricole FriulAdria e Silvia Piccolo, Organizational Development Manager di Lagadère Travel Retail

 

Un’occasione unica per ascoltare il percorso professionale delle due manager, entrambe cafoscarine, e avere una testimonianza in presa diretta delle iniziative a livello organizzativo che le due realtà aziendali stanno attivando per favorire la gender equality e la progressione di carriera dei profili femminili. 

In particolare, la dott.ssa Innocente ha descritto le tre principali linee di intervento che il Gruppo Crédit Agricole in Italia sta implementando per favorire un ambiente inclusivo in cui la diversità di genere rappresenti un elemento di valore: 1) iniziative formative sulla leadership femminile e la costruzione di network che favoriscano la crescita della persona e la supportino nella progressione di carriera come il mentoring, il coaching e la partnership con Valore D; 2) attività di comunicazione interna e verso l’esterno per dare visibilità alle iniziative e i risultati raggiunti; 3) individuazione di obiettivi quantitativi per realizzare la gender equality come ad esempio portare entro il 2022 il 35% delle donne ad assumere il ruolo di responsabili, in un contesto settoriale ancora sbilanciato verso la componente maschile ai livelli apicali. 

La dott.ssa Piccolo ha invece evidenziato come Lagadère Travel Retail attraverso le proprie pratiche organizzative risulti connotata da una buona presenza delle donne nei ruoli di responsabilità: il 55% dei profili manageriali e il 44% di quelli dirigenziali. In particolare, la promozione della diversità nei team e l’uguaglianza di genere sono promosse dal Gruppo Lagardère lungo quattro aree principali: 1. Favorire pari opportunità nella progressione di carriera; 2. Garantire la trasparenza in termini di parità di retribuzione; 3. Promuovere la lotta al sessismo e alla violenza, 4. Sviluppare un laboratorio di uguaglianza e innovazione sociale, Réseau LL, che conta ad oggi 500 membri, volto a organizzare incontri con donne ispiratrici o modelli di ruolo femminili, proporre laboratori di sviluppo personale e professionale, nonché programmi di mentoring.

I commenti da parte dei partecipanti alla fine del percorso sono stati entusiasti:

“ELLE è una delle dimostrazioni che c'è la volontà di cambiare e di formare le future generazioni di leader per il bene della società, la prova che si può migliorare per garantire pari diritti a ciascuno per il bene del singolo e della comunità. Un'esperienza che raccomando vivamente e che citerò spesso negli anni a venire.”

“Il laboratorio ELLE è stata un'esperienza unica nel suo genere: divertente, formativa e professionale allo stesso tempo. Quello di ELLE è un vero e proprio laboratorio per il futuro: un futuro in cui l'inclusività non solo è all'ordine del giorno, ma compresa.”

“Questo laboratorio mi ha dato la possibilità di riflettere non sono sulla leadership, ma anche su me stessa in quanto individuo, dandomi una possibilità di crescita personale che pochi laboratori offrono.”

“Il concetto di leadership ha assunto una dimensione molto più ampia e allo stesso tempo concreta. Il mio zaino operativo si è arricchito moltissimo, ma in particolare porterò con me più fiducia in me stessa, anche di fronte a pregiudizi e stereotipi, e più apertura e flessibilità nelle relazioni sul lavoro. Se poi c'è da "combattere", si combatte col sorriso negli occhi, coi valori in una mano e i sogni nell'altra!”