Il ricordo di Doretta Davanzo Poli

condividi
condividi

La scomparsa della prof. Doretta Davanzo Poli, nel ricordo della sua allieva, prof.ssa Stefania Portinari, docente di Storia dell'arte contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici:

"È mancata Doretta Davanzo Poli, docente di Storia del costume e della moda all'Università Ca' Foscari dal 1995 al 2010 e in precedenza all'Università degli Studi di Udine tra 1986 e 1991, signora veneziana elegante e gentile, che dopo una lunghissima malattia lascia nei cuori di coloro che sono stati suoi studenti e dei colleghi un ricordo ammirato e amabile.

Laureata in Storia dell’arte alla Facoltà di Lettere e Filosofia di Padova, diplomata in Paleografia-archivistica all’Archivio di Stato di Venezia, ha diretto la biblioteca-tessilteca del Centro Internazionale delle Arti e del Costume di Palazzo Grassi dal 1973 al 1980, quando l'ente era una straordinaria sede di mostre legate all'arte e alla moda sotto l'egida della multinazionale Snia Viscosa. Curatrice di oltre settanta mostre sui tessili, in sedi come il Metropolitan Museum di New York, il Victoria & Albert di Londra, i Musei Russi a San Pietroburgo, il Museo Nazionale di Pechino, era tra i rarissimi specialisti del merletto - in particolare quello veneziano - e dal 1981 al 1990 è stata conservatore del Museo dei merletti di Burano.

La sua estesa competenza scorreva dalla schedatura di reperti tessili archeologici  agli abiti del Novecento, fossero quelli di Eleonora Duse o di Peggy Guggenheim; è stata consulente dei Civici Musei Veneziani, della Procuratoria di San Marco e dell’IRE, si è occupata dei tessuti di Mariano Fortuny e di quelli nella collezione di Vittorio Cini e di innumerevoli altre in tutta Italia, partecipando a numerosissimi convegni internazionali. Per questo suo prezioso apporto nel 2017 le è stata conferita la nomina di "Veneziano dell'anno" e già nel 2006 era stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana. 

Tra le sue maggiori rivelazioni, come lei stessa aveva evidenziato in occasione di una Lectio Magistralis a Palazzo Mocenigo nel 2016, si annoverano le ricerche compiute sui tessuti operati medievali dal nome incantato di sciamiti, quelle sui merletti a fuselli e sui lampassi bizarre, di moda tra la fine del Cinquecento e i primi del Settecento, citati anche dal commediografo Goldoni, il cui motivo così fluido e luminoso riconduceva a una ipotesi estremamente originale: che fossero l'esito di suggestioni di fiori che si rispecchiano o galleggiano nei canali, intravisti da tessitori consumatori d'oppio, come indicherebbero segretamente molti indizi di quei motivi.

Doretta Davanzo Poli è stata una figura di studiosa importante, autrice di oltre 250 pubblicazioni scientifiche, che ha tracciato come pochi altri la storia di studi estremamente affascinanti e complessi, che ha trasmesso in un insegnamento che in genere risulta sempre marginale e estremamente raro all'interno dei corsi di laurea, ma che a Ca' Foscari ha raccolto schiere di allievi ammaliati anche dal suo fascino, dalla sua competenza e dalla sua gentilezza. Oltre che un modello di impegno e grazia, era d'altronde tra le poche persone che sapessero stimare e raccontare esattamente la differenza tra il «color fuligine dei camini di Londra» e il richiestissimo «color pulce» così di moda nel Settecento".

Federica Ferrarin