Economia, cafoscarina vince il Premio SIE

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Chiara Dal Bianco

Dopo i recenti successi di Ludovico Carrino e Maddalena Cavicchioli, gli economisti italiani scelgono ancora una tesi di dottorato cafoscarina per il prestigioso Premio SIE, creato dalla Società Italiana degli Economisti per valorizzare il lavoro di ricerca svolto da giovani economisti ed economiste particolarmente meritevoli e contribuire a diffonderne i risultati.

A vincere l’ultima edizione è Chiara Dal Bianco, oggi post-doc all’Università di Padova e dottore di ricerca in Economia a Ca’ Foscari nel 2017 con una tesi che valuta gli effetti dei sussidi di invalidità sulla partecipazione al mercato del lavoro nel Regno Unito, con la supervisione dei professori Andrea Moro e Giacomo Pasini.

“I risultati ottenuti hanno rivelato che i sussidi di invalidità riducono le disuguaglianze di reddito e aumentano il benessere, soprattutto dei più poveri e di coloro che sono in cattive condizioni di salute - spiega la giovane economista -. Questo significa che i sussidi di invalidità svolgono il ruolo per cui sono stati pensati e assicurano un reddito a persone che hanno problemi di salute tali da limitare la loro capacità di lavorare. Inoltre, tra coloro che ricevono i sussidi, vi sono persone che sarebbero nelle condizioni di lavorare ma preferiscono non farlo. Questo è vero principalmente per i lavoratori più giovani e in condizioni di salute migliori”.

“Un modo per ridurre questo disincentivo a lavorare, senza penalizzare chi è in condizioni di salute precarie - aggiunge Chiara Dal Bianco - è quello di ridurre il “costo” di lavorare per coloro che ricevono il sussidio, per esempio aiutandoli a trovare un’occupazione adatta al loro stato di salute”.

L’analisi si basa sullo sviluppo di un modello che descrive le scelte di individui vicini all’età del pensionamento. In particolare, nel modello gli individui possono scegliere se e quante ore lavorare, se ricevere il sussidio di invalidità e quanto risparmiare, affrontando incertezza riguardo l’evolversi del loro stato di salute, il reddito da lavoro che potranno ricevere in futuro e l’aspettativa di vita. Il modello ha l’obiettivo di replicare il comportamento di uomini inglesi che vivono con una partner e che hanno più di 50 anni.

I dati, infatti, provengono dal progetto English Longitudinal Study of Ageing (Elsa), un’indagine sulla situazione di salute e socio-economica dei cittadini inglesi over-50 che sono stati intervistati ogni due anni per un periodo complessivo lungo 16 anni.

“Grazie a questo modello, che riesce a riprodurre le scelte degli individui - conclude la ricercatrice - ho verificato come i comportamenti individuali si modifichino quando vengono introdotte delle riforme che modificano i sussidi di invalidità. Ad esempio, considero modifiche dell’ammontare pagato, delle condizioni di salute che permettono di avere accesso al sussidio e l’introduzione di incentivi non-monetari per i beneficiari (come l’aiuto a trovare un lavoro) perché tornino a lavorare”.

COSTA ENRICO