Samurai Champloo

La presente è una serie anime originale assai anomala, prodotta da Watanabe, già noto al grande pubblico per altri lavori come il futurista Cowboy Bebop.

Come nella precedente, il regista ama giocare con le ambientazioni, creando delle situazioni “ibride”, complesse ma caratterizzate da una grande verosimiglianza, grazie ad un’attenzione minuziosa ai dettagli. La trama è assai semplice: tre protagonisti molto diversi si incontrano e diventano compagni di viaggio. Sono una ragazza in cerca del proprio padre, un teppista delle Ryukyu ed un rōnin che attraversano a piedi il Giappone dal Kanto al Kyūshū tra mille difficoltà ed assistendo alle storie più bizzarre. L’ambientazione è il periodo Tokugawa, ma al centro della storia vi è una società “ai margini”, fatta di teppisti e piccola criminalità, ma anche commercianti d’arte (siamo all’epoca in cui in Europa si sviluppava la corrente pittorica del “giapponismo” che influenzò tra gli altri Van Gogh, Klimt e Monet), prostitute abbandonate da famiglie in difficoltà in cerca di un riscatto, comunità di cristiani clandestini e missionari truffatori, il tutto caratterizzato da un’atmosfera fusion, arricchita con elementi di hip hop cui i protagonisti partecipano, tra risse e scontri di spada ma anche gare di versi (che ricordano dei freestyle ma solo a noi contemporanei) e di graffiti, e partite di baseball contro degli arroganti marinai statunitensi che cercavano di forzare il sakoku, pochi anni prima di riuscirci definitivamente con le Navi nere del Commodoro Perry.

Insomma, una trama semplice ma arricchita di una storia stravagante, talvolta narrata come un mockumentary attraverso la rottura della quarta parete, dove i personaggi parlano direttamente con lo spettatore, il tutto accompagnato da una colonna sonora che unisce musica jazz e hip hop con strumenti tradizionali giapponesi, composta dal compianto Nujabes, ed arricchita da immagini e scenografie curatissime ispirate agli ukiyo-e. 

Giappone, 2004-2005, 26 ep, Dir. Watanabe Shinichirō
Link alla Opening, dal canale ufficiale della Funimation

Enrico Pittalis