Accidental Kidnapper

Il finto rapimento di un bambino, in realtà scappato di casa, da parte di uomo che si sta per suicidare è il pretesto con il quale il regista sviluppa un rapporto allo stesso tempo tenero ed estremamente buffo che, tra molte gag ed equivoci divertenti, permetterà  di riportare ognuno alla propria condizione.

ACCIDENTAL KIDNAPPER

 

Il finto rapimento di un bambino, in realtà scappato di casa, da parte di uomo che si sta per suicidare è il pretesto con il quale il regista sviluppa un rapporto allo stesso tempo tenero ed estremamente buffo che, tra molte gag ed equivoci divertenti, permetterà  di riportare ognuno alla propria condizione. Per l’uomo “infantilmente immaturo”, a cui non riesce niente, sarà l’occasione per accettare le proprie responsabilità nella vita e scoprire il rapporto padre-figlio, mentre per il bambino, fin troppo serio all’inizio, diventerà un’avventura in cui ritrovare  la fanciullezza e il rapporto con “l’improvvisato” genitore. Questo perché il padre (un Aikawa Shō in un ruolo stranamente serio) è un boss della yakuza che ha poco tempo per pensare alla famiglia, ma che farà di tutto per riprendersi il figlio (e il riscatto incautamente consegnato), mandando tutti i suoi uomini contro il “rapitore improvvisato”.

Accidental Kidnapper
(Yūkai rapusodī)
tr.: Rapsodia di un rapimento
Giappone, 2010, 111' Dir. Sakaki Hideo

Eugenio De Angelis