Prendete un tassista di Seul, un padre vedovo assillato dai debiti arretrati.

Un uomo medio, si potrebbe dire, ma immaginatevelo in un momento di profondi problemi sociali nella Corea del Sud del 1980, dove i diritti dei suoi cittadini vengono repressi da una pesante legge marziale. Kim Man-seob è ispirato alla vera figura del tassista Kim Sa-bok morto nel 2016 che, senza volerlo, aiutò il giornalista tedesco Jürgen Hinzpeter a svelare al mondo il massacro di Gwangju, altrimenti taciuto da una rigida censura. La toccante storia riesce a catturare un dramma del XX secolo, uno dei tanti di cui il pubblico estero potrebbe non essere a conoscenza, e tenerne accesa la memoria storica.

(Taeksi Unjeonsa)
tr.: Un tassista
Corea del Sud, 137', Dir. Hoon Jang

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