Progetti di ricerca

Il Dipartimento di Management svolge attività di ricerca teorica e applicata attraverso i suoi centri e laboratori di ricerca, ma non solo.

I nostri docenti sviluppano e partecipano attivamente a progetti di ricerca nazionali e internazionali, per alcuni dei quali il Dipartimento è project leader.

Scopri i nostri progetti attivi.

Finanziato dall'Unione europea - NextGenerationEu
Ministero dell'Università e della Ricerca
Italiadomani

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il documento che spiega nel dettaglio come verranno gestiti in Italia i fondi derivanti dal progetto finanziario di ripresa europeo NextGenerationEU, che con circa 800 milioni di euro ha l’obiettivo di costruire l’Europa post Covid-19. All’Italia saranno erogati circa 191 miliardi di fondi europei del NGEU e 30,6 miliardi di fondi nazionali, per un totale di  222,1 miliardi di euro.

Progetti finanziati

Honey BEE VOLatility: An environmental index for assessing climatic risk impact on ecosystems service provision

Acronimo: HBEEVOLA
Responsabile scientifico: Marco Li Calzi
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 30/11/2023 al 29/11/2025
Team di ricerca: Marco Li Calzi, Gabriella Buffa, Luca Di Corato (DEC), Edy Fantinato, Alberto Fiorese
Budget totale: € 253.838,00 - Quota DMAN - VSM: € 118.809,00
Finanziamento: PRIN: Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale – Bando 2022 PNRR, finanziato dall’Unione Europea European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1
Numero contratto: P2022AX5TH - CUP: H53D23009460001

Questo progetto riguarda la valutazione e la previsione dell'impatto della volatilità del clima sulla fornitura di servizi ecosistemici in Italia, sfruttando i co-movimenti tra la salute delle api e i cambiamenti climatici.

La valutazione del rischio ambientale è fondamentale per monitorare la salute degli ecosistemi e per garantire la vitalità degli insediamenti umani e delle attività economiche. Il nostro obiettivo è integrare questa valutazione utilizzando le api da miele come bio-monitor ambientali.


Labour in transition: job-skills development and firm innovation competencies

Responsabile scientifico: Francesco Zirpoli
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 16/10/2023 al 15/10/2025
Team di ricerca: Francesco Zirpoli, Bruno Perez Almansi
Budget totale: € 233.762,00 - Quota DMAN - VSM: € 60.201,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022E4C3YK - CUP: H53D23005790006

L'uso crescente della tecnologia nei processi produttivi ha portato alla trasformazione dei profili professionali e dei fabbisogni formativi. L'uso di nuove tecnologie, come quelle digitali, sta influenzando sia l'organizzazione aziendale sia la formazione professionale. Questi cambiamenti sono particolarmente visibili nell'industria dei trasporti e soprattutto nelle aziende automobilistiche. A questo proposito, il PNRR italiano mette a disposizione importanti risorse finanziarie per sostenere la transizione dei trasporti verso la mobilità sostenibile e per riorganizzare le politiche di upskilling e reskilling (Missione M2C2, M3, M5C1).

Il progetto si propone di indagare l'impatto della transizione tecnologica in atto sull'occupazione e sulle competenze professionali nel settore automobilistico. Si basa sulla combinazione di diverse competenze disciplinari (sociologia del lavoro e delle organizzazioni, sociologia economica, gestione dell'innovazione) e approcci metodologici (indagini qualitative e set di dati). Il progetto si concentrerà su 5 casi di studio di aziende del settore automobilistico con stabilimenti in Italia e in Polonia.

Le aziende saranno identificate sulla base di una revisione della letteratura sull'industria automobilistica italiana, della ricerca precedente e dell'analisi del set di dati Osservatorio sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano (O-TEA) presso l’Università Ca’ Foscari Venezia.


Fostering sustainability mindset: How non-financial disclosure and corporate risk assessment may drive ESG value creation

Responsabile scientifica: Chiara Mio
Ruolo DMAN - VSM: Principal Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Chiara Mio, Marisa Agostini, Daria Arkhipova, Antonio Costantini, Marco Fasan, Silvia Panfilo, Nicolas Canestraro
Budget totale: € 269.751,00 - Quota DMAN - VSM: € 81.287,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022CTBNRN - CUP: H53D23002380006

Il progetto si propone di migliorare la capacità delle aziende dell'Unione Europea (UE) di perfezionare le loro prestazioni nelle dimensioni ambientale, sociale e di governance (ESG) e di mitigare i rischi associati. In particolare, mira a sviluppare modelli e strumenti per aumentare la responsabilità delle imprese.

La rilevanza teorica e pratica del progetto può essere collegata a due iniziative intraprese a livello europeo. La prima è il fondo di recupero Next Generation EU (NGEU), avviato nel 2020 per mitigare l'impatto della pandemia COVID-19, che autorizza la Commissione europea a prendere in prestito fondi sui mercati dei capitali per affrontare i danni economici e sociali. In secondo luogo, nell'aprile 2021, la Commissione europea ha pubblicato una proposta di direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità delle imprese (CSRD) che modifica ed estende i requisiti di rendicontazione della sostenibilità introdotti dalla direttiva 2014/95/UE (EUD).

Alla luce di queste iniziative, è necessario che gli studiosi e gli operatori del settore sviluppino una migliore comprensione dei meccanismi effettivamente implementabili a livello europeo per indurre un comportamento aziendale responsabile e stimolare la creazione di valore a lungo termine.


match managing sustainability tensions for change

Managing sustainability tensions for change

Responsabile scientifico: Francesco Rullani
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Budget totale: € 264.054,00 - Quota DMAN - VSM: € 66.200,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 20222X8L5C - CUP: H53D23002120006

Nonostante le crescenti pressioni affinché le organizzazioni riducano la loro impronta sociale e ambientale negativa (S&E), i risultati sono ancora deludenti. Sono necessari importanti cambiamenti nei processi e nei prodotti per raggiungere efficacemente i risultati di S&E, insieme alla sostenibilità economica.

Tuttavia, poiché la ricerca del profitto e gli aspetti di S&E comportano obiettivi desiderabili ma in conflitto, emergono molteplici tensioni quando si cerca di affrontarli entrambi. Di fronte a tali tensioni, alcune aziende cambiano e trovano modi efficaci per integrare gli aspetti di S&E nelle loro attività, mentre altre continuano a perpetuare comportamenti scorretti, dando priorità agli obiettivi di profitto.

Il nostro obiettivo è indagare "Quali fattori fanno sì che le organizzazioni affrontino efficacemente le tensioni tra la ricerca del profitto e gli obiettivi di S&E? E quali fattori impediscono loro di farlo?". In particolare, ci proponiamo di comprendere il ruolo di:

  • volontà delle organizzazioni - la salienza della tensione vissuta, anche in considerazione delle pressioni esterne e interne a cui l'organizzazione è soggetta;
  • capacità delle organizzazioni: le risorse e le capacità su cui possono fare leva per implementare un cambiamento, comprese quelle interne (cioè le traiettorie tecnologiche esistenti) e quelle esterne (la rete di partner con cui l'organizzazione si impegna).

Blending the physical and the virtual workplace: How different hybrid work’s models disrupt the labormarket and call for emergent configurations of organizational and human resource management practices

Responsabile scientifica: Sara Bonesso
Ruolo DMAN - VSM: Principal Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Sara Bonesso, Anna Comacchio, Laura Cortellazzo, Fabrizio Gerli, Giovanna Afeltra
Budget totale: € 185.712,00 - Quota DMAN - VSM: € 66.856,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 20224BJLC7 - CUP: H53D23002160006

Nel marzo del 2020, un massiccio esperimento di lavoro a distanza è iniziato improvvisamente in quasi tutto il mondo. L'Italia è stata tra i primi e più colpiti, tanto che nel 2020 circa 8.000.000 dipendenti hanno iniziato a lavorare da casa, mentre il numero medio di lavoratori a distanza prima della serrata, in Italia, era di circa 500.000 unità.

La crescita del lavoro a distanza dovuta al COVID-19 ha accelerato alcune tendenze già in atto, come la connettività e la virtualizzazione del lavoro di gruppo che incidono sullo stile di supervisione richiesto nelle organizzazioni distribuite. Come evidenziato da recenti indagini sul mercato del lavoro, gli esperti hanno stimato una crescita a lungo termine di questa tendenza e un numero crescente di dipendenti che lavorano in modalità ibride.

Se il futuro del lavoro viene rappresentato come ibrido - cioè con dipendenti che svolgono alcuni compiti in ufficio e altri virtualmente - diventa fondamentale comprendere le implicazioni che questi cambiamenti genereranno per le organizzazioni e il mercato del lavoro. In questo scenario, il presente progetto si propone di condurre uno studio esplorativo su questo fenomeno emergente e ancora poco indagato.


Communicable diseases and economic activity: individual behaviour, social interactions and macroeconomic outcomes

Responsabile scientifico: Marco Tolotti
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Marco Tolotti, Paolo Pellizzari
Budget totale: € 259.594,00 - Quota DMAN - VSM: € 70.718,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 20227339KC - CUP: H53D23002220006

La pandemia COVID-19 in corso ha rivelato al mondo intero che le malattie infettive non sono solo una minaccia per lo sviluppo economico dei Paesi poveri, ma possono generare conseguenze sanitarie e socio-economiche drammatiche anche nelle economie sviluppate. Ciò ha stimolato un crescente interesse da parte dei responsabili politici nazionali e internazionali nel comprendere la natura della relazione epidemiologia-economia e gli effetti di politiche alternative sui risultati epidemiologici ed economici, al fine di progettare misure di controllo efficaci volte a ridurre il peso e i costi sanitari dell'infezione senza compromettere le condizioni sociali ed economiche.

Questo progetto mira a districarsi tra i numerosi canali attraverso i quali diverse forme di politica pubblica possono essere utilizzate per ridurre le implicazioni dannose delle malattie trasmissibili, mirando a diversi obiettivi, dal singolo individuo fino alla società. A tal fine, consideriamo una serie di malattie infettive critiche (ad esempio, infezioni emergenti con potenziale pandemico e infezioni tradizionali, comprese le malattie prevenibili con vaccino e le malattie sessualmente trasmissibili) al fine di identificare la politica più efficace in circostanze specifiche, tenendo conto delle peculiarità sanitarie ed economiche delle diverse infezioni, in termini di caratteristiche di trasmissione e di impatto, distinguendo tra effetti a breve e a lungo termine e le loro conseguenze sui diversi gruppi della popolazione.


Organizing for resilience: how do networks and firms face adversities?

Responsabile scientifica: Anna Cabigiosu
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Anna Cabigiosu, Maddalena Cipriani
Budget totale: € 336.195,00 - Quota DMAN - VSM: € 76.483,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022RPXNJB - CUP: H53D23003380006

Le aziende sono sempre più esposte a shock, avversità ed eventi inaspettati. Ciò va di pari passo con la crescente attenzione che la resilienza sta ottenendo nella ricerca aziendale e manageriale. Nonostante la letteratura precedente riconosca che le organizzazioni sono inserite in contesti istituzionali e competitivi, la ricerca passata si è concentrata soprattutto sulla resilienza a livello individuale e organizzativo (Hilmann & Guenther, 2021), trascurando "come le strutture inter-organizzative dovrebbero essere progettate per la resilienza" (Linnenluecke 2017: 25).

Di conseguenza, sappiamo poco delle caratteristiche e dei meccanismi delle reti per affrontare crisi e avversità, anche perché gli studi sulle reti non hanno ancora esplorato il ruolo della resilienza come possibile risultato di performance delle relazioni inter-organizzative (Moretti 2017).

Per far fronte a questi limiti, la nostra ricerca si concentrerà sulle seguenti domande: 1) Come possiamo definire e misurare la resilienza di una rete? 2) Quali sono le caratteristiche strutturali e i processi manageriali che supportano la capacità di una rete di anticipare, affrontare e reagire alle avversità? 3) Come la resilienza di una rete influenza la resilienza organizzativa e viceversa?


Data Driven Innovation. Measuring its Effects on Industries, Firms, and Business Models

Responsabile scientifico: Massimiliano Nuccio
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Massimiliano Nuccio, Lisa Crosato, Cecilia Mereghetti
Budget totale: € 298.670,00 - Quota DMAN - VSM: € 74.418,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022JHZL37 - CUP: H53D23002450006

La caratteristica distintiva dell'attuale ondata di cambiamenti tecnici è che le innovazioni di vario tipo - miglioramento di prodotti, processi, metodi organizzativi e modelli di business esistenti e nuovi - stanno subendo un'accelerazione senza precedenti grazie alla disponibilità e allo sfruttamento di una quantità sempre maggiore di dati generati da una miriade di transazioni, processi produttivi e di comunicazione registrati digitalmente.

Questo fenomeno, comunemente definito "Data-Driven Innovation" (DDI), rappresenta un'enorme opportunità di crescita economica e di creazione di ricchezza. Tuttavia, gli effetti di questo processo sull'evoluzione delle aziende e dei settori sono poco conosciuti. Sia che si guardi al suo svolgimento tra i settori o all'interno dei settori in termini di crescita delle imprese, creazione di nuove imprese, sopravvivenza e cambiamenti nelle organizzazioni e nei modelli di business, si osserva che, finora, i vantaggi sono stati distribuiti in modo non uniforme.

Perché? Come possiamo spiegare le differenze tra i settori, tra le imprese all'interno dei settori e all'interno delle imprese? L'obiettivo principale di questo progetto è esaminare le relazioni fondamentali tra le caratteristiche dell'attuale ondata di DDI e i suoi effetti sulla struttura e sulle dinamiche delle industrie, con particolare attenzione agli effetti sulle imprese e sulle diverse tipologie di organizzazioni impegnate nelle principali sfide sociali.


The Language of Innovation

Responsabile scientifica: Giulia Cancellieri
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Giulia Cancellieri, Giorgia Bortoloso
Budget totale: € 271.228,00 - Quota DMAN - VSM: € 35.108,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022MCWT4Y - CUP: H53D23002520001

Quando è più probabile che gli innovatori ottengano sostegno per le loro idee? Affrontiamo questa questione centrale nella letteratura sull’innovazione e sull’imprenditorialità, adottando una prospettiva linguistica.

Nonostante la frequenza con cui ci si aspetta che il pubblico in tutti gli ambiti dell’innovazione valuti nuove offerte promosse attraverso sforzi comunicativi attentamente realizzati, poche ricerche si occupano delle proprietà strutturali di questi messaggi e del loro effetto sulle risposte valutative dei destinatari.

Colmare questa lacuna implica approfondire il linguaggio utilizzato dagli innovatori e gli effetti del linguaggio sulla loro capacità di mobilitare risorse simboliche e materiali. Più specificatamente ci chiediamo:

in che modo gli innovatori di successo presentano le loro idee per massimizzarne l'impatto? Quali proprietà linguistiche dovrebbero essere mobilitate dagli innovatori per ottenere il sostegno di investitori e clienti? Quali strategie di presentazione dell’idea sono più appropriate per idee incrementali e quali sono più appropriate per idee radicalmente nuove?

È più efficace una comunicazione astratta o una comunicazione concreta per trasmettere il potenziale di un'idea ad un determinato pubblico? Basandosi su studi orientati al linguaggio, psicologia sociale e imprenditorialità culturale, il progetto esplora una varietà di caratteristiche linguistiche sulle quali gli imprenditori possono fare leva per ottenere il sostegno del loro pubblico.


Nudging under Limited Attention

Responsabile scientifico: Marco Li Calzi
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Budget totale: € 229.638,00 - Quota DMAN - VSM: € 102.874,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 20222Z3CR7 - CUP: H53D23002130006

Un nudge (o “pungolo”) cerca di migliorare le scelte individuali cambiando l'inquadramento di un problema decisionale.

Il progetto punta a sviluppare una metodologia per la valutazione dei nudge, orientata ad agenti che compiono scelte razionali vincolate da un'attenzione limitata. Il nostro approccio combina la teoria classica delle preferenze rivelate con i recenti progressi nella teoria delle funzioni di scelta stocastica, testando e dimostrando la sua applicazione in diversi ambiti.


Reframing Globalization in European Peripheries: Intellectual and Expert Networks Facing Political and Economic Transformations (1975-2022)

Responsabile scientifica: Valentina Fava
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Valentina Fava, Ioan Achim Balaban
Budget totale: € 204.348,00 - Quota DMAN - VSM: € 40.400,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022RYN7BX - CUP: H53D23000300001

Il progetto intende riformulare, da una prospettiva europea, la comprensione delle dinamiche intrecciate di globalizzazione e democratizzazione e dei loro difetti e contraccolpi. Partendo dalla metà degli anni Settanta, la ricerca riconsidererà le continuità politiche, sociali, economiche e intellettuali tra il periodo della tarda guerra fredda e quello successivo, ben oltre le transizioni del 1989/1993.

Un focus specifico sulle periferie dell'Europa centro-orientale e sud-orientale getterà nuova luce sugli approcci e le risposte regionali alle sfide della globalizzazione. Alla luce della pandemia COVID e dell'attacco russo all'Ucraina e del loro contraccolpo globale, sembra giunto il momento di mettere sotto esame storico l'intero periodo che parte dal vertice di Rambouillet e dalla conferenza di Helsinki (1975) come momenti simbolici di una soluzione internazionale presumibilmente basata sul commercio globale e sui diritti umani.


What went wrong? A retrospective analysis of destination policies in overtouristed hotspots

Responsabile scientifico: Giovanni Favero
Ruolo DMAN - VSM: Principal Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Giovanni Favero, Arianna Candeago
Budget totale: € 240.821,00 - Quota DMAN - VSM: € 84.301,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022B7RP3P - CUP: H53D23000150006

Nell'ultimo decennio, il "sovraffollamento turistico", identificato come un'insopportabile massificazione del turismo concentrata su alcuni "hotspot", è emerso con urgenza nel dibattito sulle politiche turistiche. I primi studi suggerivano che questa idea derivasse dalla percezione degli abitanti piuttosto che da analisi empiriche.

Tuttavia, indicatori quantitativi più raffinati e argomenti statistici sono cresciuti in seguito a sostegno di un eccesso di turisti in alcune destinazioni specifiche. Cosa ha fatto sì che questa evoluzione del turismo, e dei suoi effetti collaterali, avvenisse in alcuni luoghi piuttosto che in altri? Ricerche precedenti hanno messo in discussione il ruolo delle politiche di destinazione volte a catturare l'interesse dell'industria turistica globale, ma manca ancora un'analisi dettagliata su quali strategie specifiche abbiano creato le condizioni per il sovraffollamento turistico in alcune destinazioni e per l'abbandono in altre.

Uno studio retrospettivo delle discussioni politiche e tecniche sul turismo è essenziale per capire quali cornici interpretative hanno sostenuto la scelta di misure e azioni specifiche. Questo progetto individua tre diversi casi di studio da confrontare come rappresentativi di condizioni estreme di turismo, nel contesto dell'evoluzione delle politiche turistiche nazionali (Venezia, Cinque Terre e Parco delle Foreste Casentinesi).


CArbon Transition in the Automotive Industry

Acronimo: CATAI
responsabile scientifico: Pietro Lanzini
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Pietro Lanzini, Andrea Stocchetti
Budget totale: € 219.642,00 - Quota DMAN - VSM: € 79.252,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022JHZL37 - CUP: H53D23002450006

Il nostro studio intende affrontare il tema della transizione a basse emissioni di carbonio nel settore automobilistico attraverso un'analisi congiunta della percezione dei rischi e delle opportunità da parte delle case automobilistiche e delle relative strategie, insieme alle percezioni dei consumatori e alle aspettative degli stakeholder nei confronti delle nuove tecnologie e dei servizi di mobilità.

Il progetto ha le sue radici nella consapevolezza che gli attuali modelli di mobilità non sono sostenibili e nella conseguente agenda che molti Paesi ed enti sovranazionali stanno adottando per passare a paradigmi più sostenibili. L'UE è in prima linea in questa sfida, con piani ambiziosi per eliminare gradualmente i motori a combustione interna nei prossimi decenni e innescare una de-carbonizzazione dell'intero settore dei trasporti.

Questo approccio rivoluzionario è un processo complesso che prevede l'interazione di diverse strategie (disponibilità di veicoli più puliti, condivisione della mobilità e un nuovo concetto stesso di mobilità basato sull'uso piuttosto che sul possesso, mobilità come servizio, ecc.) e di diversi attori, in modo che le condizioni preliminari per l'attuazione di politiche valide siano rappresentate sia da un'adeguata comprensione dei "punti di vista" di tali attori chiave, sia da un quadro chiaro su come le diverse prospettive interagiscono e sinergicamente aprono la strada a quelle politiche e strategie che hanno il potenziale di essere più efficaci.


Communicating companies’ supply chain sustainability practices in a digital environment

Responsabile scientifico: Andreas Hinterhuber
Ruolo DMAN - VSM: Associated Investigator
Durata: 24 mesi - dal 28/09/2023 al 27/09/2025
Team di ricerca: Andreas Hinterhuber, Paola Signori, Tiziano Vescovi
Budget totale: € 297.739,00 - Quota DMAN - VSM: € 48.966,00
Finanziamento: European Union Next-GenerationEU - National Recovery and Resilience Plan (NRRP) – MISSION 4 COMPONENT 2, INVESTIMENT 1.1 Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e Progetti di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) – Bando 2022
Numero contratto: 2022LHHLWM - CUP: H53D23002480006

Al giorno d'oggi, due forze influenzano in modo significativo le aziende: la sostenibilità e la digitalizzazione. I consumatori, e gli stakeholder in generale, sono sempre più attenti alle pratiche commerciali sostenibili, penalizzando le aziende percepite come non in linea con i requisiti di sostenibilità.

Di fronte a una crisi di fiducia globale, i consumatori si aspettano che le aziende si comportino con integrità morale e commerciale, premiando quelle che agiscono per rendere il mondo un posto migliore. Allo stesso tempo, la digitalizzazione incide profondamente sui processi aziendali, aprendo opportunità senza precedenti e rappresentando al contempo una minaccia per le aziende che non seguono la strada della digitalizzazione.

Mentre gli operatori e gli studiosi hanno studiato l'impatto di queste forze sulle imprese, hanno scarsamente esaminato la combinazione delle due, compreso il modo in cui le imprese possono comunicare le loro pratiche virtuose di sostenibilità attraverso i canali digitali e, a loro volta, come i consumatori percepiscono lo sforzo delle imprese nell'allinearsi agli obiettivi di sostenibilità.

Il nostro progetto di ricerca si basa quindi sull'attuale letteratura in materia di sostenibilità e digitalizzazione. In particolare, la comunicazione della sostenibilità della catena di approvvigionamento delle aziende in un ambiente digitale ha il potenziale per essere una fonte duratura di vantaggio competitivo per le aziende che sviluppano le competenze, le relazioni e gli asset reputazionali per farlo.

Enhance enogasTronomy hEritage to eSTablish and Expand sustainAble Tourism

Acronimo: TESTEAT
Responsabile scientifica: Francesca Checchianto
Ruolo DMAN - VSM: partner di progetto - coordinatore di progetto: AZRRI Agencija za ruralni razvoj Istre d.o.o. Pazin
Durata: 30 mesi - dal 01/02/204 al 31/07/2026
Team di ricerca: Francesca Checchinato, Cinzia Colapinto, Christine Mauracher, Vladi Finotto
Budget totale: € 2.302.841,76 - Quota DMAN - VSM: € 251.800,00
Finanziamento: INTERREG VI A Italy-Croatia CBC Programme 2021-2027
Codice di progetto: ITHR0200324 - CUP: H75E23000170006

Il Dipartimento di Management dell'Università Ca' Foscari di Venezia è partner del progetto europeo TESTEAT finanziato dal Programma Interreg VI A Italia-Croazia CBC 2021-2027.

TESTEAT mira a valorizzare il ruolo del patrimonio enogastronomico per favorire uno sviluppo socio-economico e culturale sostenibile dell'area transfrontaliera. L'enogastronomia può svolgere un ruolo chiave per aumentare la resilienza e la competitività del settore turistico, ridurre il suo impatto sociale e ambientale e migliorare la qualità della vita delle comunità locali. L'area adriatica è molto ricca di patrimonio enogastronomico immateriale e ha un enorme potenziale per la creazione di offerte turistiche innovative in grado di valorizzare il turismo esperienziale e di rispondere alle moderne esigenze, alle scelte alimentari e ai modelli di comportamento dei turisti.

L'approccio TESTEAT darà forma a offerte turistiche transfrontaliere innovative e integrate attraverso la valorizzazione congiunta del patrimonio enogastronomico italiano e croato, la formazione di risorse umane qualificate nel settore turistico e l’individuazione di soluzioni per affrontare le sfide specifiche della domanda nelle aree costiere urbane e rurali periferiche. 

Il progetto si concentra sull'aumento delle competenze degli attori del turismo e della forza lavoro futura e attuale, in particolare degli studenti e dei professionisti (cuochi, camerieri, manager, guide turistiche, ecc.), migliorando la loro conoscenza del patrimonio enogastronomico, delle esigenze, delle scelte alimentari moderne e delle opportunità offerte dal turismo sostenibile, dall'economia circolare e dalla digitalizzazione. 

Per garantire il coinvolgimento attivo degli stakeholder nelle attività del progetto, i partner creeranno due HUB innovativi per l'enogastronomia, composti da attori chiave, pubblici e privati, dei settori del turismo e della cultura, che saranno coinvolti durante l'intera attuazione del progetto.

I partner di TESTEAT e gli HUB svilupperanno piani d'azione per definire le strategie di valorizzazione del patrimonio enogastronomico e definire le azioni da attuare in futuro per garantire il loro impegno dopo la fine del progetto. Ciò contribuirà a rafforzare le ricadute del progetto nei settori del turismo e dell'istruzione. TESTEAT può contare su un partenariato eterogeneo e composito, composto da enti pubblici e privati e da istituzioni educative, per affrontare meglio le sfide transfrontaliere e sviluppare soluzioni comuni. 

Nel corso del progetto, inoltre, saranno realizzate due indagini: una volta a comprendere il ruolo dell'offerta enogastronomica nella scelta della destinazione e il comportamento all'interno della destinazione stessa, e l'altra per comprendere le esigenze del consumatore turista in merito all'offerta enogastronomica e alle abitudini alimentari.

Il progetto sarà arricchito dalle competenze delle università che lavorano su temi turistici, producendo ricerche di mercato per mappare il patrimonio enogastronomico transfrontaliero e sviluppando un quadro innovativo per le offerte turistiche integrate. 

TESTEAT contribuirà a creare offerte turistiche innovative adatte ai comportamenti e alle esigenze dei consumatori/turisti contemporanei.


funded by the european union hephaestus a research project on the future of craft

Heritage in EuroPe: new techHologies in crAft for prEserving and innovaTing fUtureS 

Acronimo: HEPHAESTUS
Responsabile scientifico: Fabrizio Panozzo
Ruolo DMAN: partner - beneficiario
Durata: 48 mesi - dal 01/04/2023 al 31/03/2027
Budget totale: € 3.951.429,72
Quota DMAN: € 611.662,50
Team di ricerca: Fabrizio Panozzo, Maria Lusiani, Monica Calcagno, Massimiliano Nuccio, Giovanni Favero

Il Dipartimento di Management è partner di questo ambizioso progetto quadriennale di ricerca ed innovazione finanziato da Horizon Europe della Commissione Europea che ha come obiettivo quello di creare una comunità europea di artigiani interessati ad esplorare insieme il futuro dell’artigianato.

Efesto era il protettore degli artigiani e della conoscenza tecnica. Dai suoi insegnamenti, ci dice la mitologia, abbiamo appreso quel sapere fare che ci ha permesso di vivere in pace con la natura e dare forma alla nostra storia, cultura e futuro.

Il progetto estenderà questi insegnamenti ai nostri tempi.
I mercati globalizzati, i progressi tecnologici e i cambiamenti nella produzione hanno messo a rischio estinzione le tradizionali tecniche artigianali. Il progetto mira a ricercare, preservare e, allo stesso tempo, innovare l’artigianato artistico per promuovere un’economia creativa e sostenibile basata sulla cultura.

Il progetto HEPHAESTUS nasce dalla collaborazione di 5 università e associazioni di artigianato. Abbiamo identificato cinque ecosistemi regionali con una lunga tradizione artigianale: Dals Långed, Venezia, Bornholm, il territorio di Bassano del Grappa e le Isole Faroe, nei quali fare ricerca e disegnare strategie che abbiano impatto a lungo termine.


founded by european union bauhaus of the sea sails

Bauhaus of the Seas Sails

Acronimo: BoSS
Responsabile scientifico: Fabio Pittarello (paternariato), Stefano Micelli (DMAN)
Ruolo DMAN: partner
Durata: 36 mesi - dal 01/01/2023 al 31/12/2025
Budget totale: € 4.999.975,00
Quota DMAN: € 258.243,07
Team di ricerca: Stefano Micelli, Giorgio Stefano Bertinetti, Massimo Warglien, Michele Tagliavini
Bando: HORIZON-MISS-2021-NEB-01 (HORIZON EUROPE 2021-2027)
Numero del contratto: G.A. 101079995 - CUP: H73C22001550006

La visione del progetto BoSS è quella di dimostrare e archiviare soluzioni per la neutralità climatica con particolare attenzione alle città costiere come interfaccia per mari sani, oceani e corpi idrici che prevedono un nuovo triangolo di sostenibilità, inclusione e design, focalizzato sullo spazio naturale globale più importante. BoSS offrirà l'opportunità di impegnarsi con le comunità per una transizione sostenibile, socialmente equa ed esteticamente attraente.

Sette dimostratori del faro, situati in quattro diverse regioni ed ecosistemi acquatici in Portogallo (estuario), Italia (laguna e golfo), Svezia/Germania (stretto/mare del nord/fiume) e Paesi Bassi/Belgio (delta) dimostreranno l'impatto di trasformazione e assorbimento a livello UE che funge da pilota faro per l'attuazione degli obiettivi della missione di Horizon Europe e presenterà soluzioni innovative.


Social media for democracy – understanding the causal mechanisms of digital citizenship

Acronimo: SoMe4Dem
Responsabile scientifico: Caterina Cruciani
Ruolo DMAN: project partner
Durata: 36 mesi - dal 01/03/2023 al 28/02/2026
Budget totale: € 2.821.260,09
Quota DMAN: € 259.369,00
Team di ricerca: Caterina Cruciani, Massimo Warglien
Bando: HORIZON-CL2-2022-DEMOCRACY-01 (HORIZON EUROPE 2021-2027)
Numero del contratto: G.A. 101094752 - CUP: H73C22001540006

Le attuali diagnosi che la democrazia è in crisi all'inizio del XXI secolo condividono un punto di riferimento argomentativo comune: il riferimento (implicito) alla costituzione disfunzionale della sfera pubblica politica che è attualmente in fase di cambiamento strutturale. L'ascesa delle piattaforme di social media è considerata uno dei suoi principali costituenti. Mentre i social media rendono l'arena pubblica più aperta e quindi più reattiva, queste piattaforme portano anche a nuovi meccanismi di frammentazione ed esclusione, un'erosione delle norme nel dibattito pubblico e una perdita di fiducia nelle istituzioni tradizionali. 

Il progetto riconsidererà le diagnosi di questa crisi fornendo (1) una migliore evidenza empirica per l'impatto dei social media sulla società rispetto ai dibattiti politici, (2) comprendendo i principali meccanismi casuali di questo impatto e (3) sviluppando strumenti che migliorino la capacità dei social media di contribuire al funzionamento dell'arena pubblica in una democrazia liberale, cioè la deliberazione, la legittimazione e l'auto-percezione del soggetto democratico.


Rebalnce Democracy and Capitalism

Rebalancing disruptive business of multinational corporation and global value in chains within democratic and inclusive citizenship processes

Acronimo: REBALANCE
Responsabile scientifico: Francesco Zirpoli
Ruolo DMAN: project partner
Durata: 36 mesi - dal 01/10/2022 al 30/09/2025
Budget totale: € 2.326.186,25
Quota DMAN: € 395.089,25
Team di ricerca: Francesco Zirpoli, Anna Moretti, Luciana Oranges Cezarino, Francesco Rullani, Andjela Pavlovic, Rachele Cavara
Bando: HORIZON-CL2-2021-DEMOCRACY-01 (HORIZON EUROPE 2021-2027)
Numero del contratto: G.A. 101061342 - CUP: H73C22000330006

La democrazia è minacciata dal capitalismo. Le pressioni eccessive, le violazioni dei diritti umani fondamentali e la collusione con i governi repressivi sono solo alcuni dei modi in cui le aziende possono minare i processi democratici sia in patria che all'estero.

Ma anche le imprese e i loro leader possono contribuire a promuovere la democrazia. Attraverso la loro influenza sui regimi autoritari, il loro rispetto per le minoranze o la produzione di prodotti e servizi che promuovono la democrazia, le aziende grandi e piccole possono svolgere un ruolo nel consentire la partecipazione democratica e ripristinare i diritti e i bisogni primari dei cittadini.

Il problema è che abbiamo troppo del primo e non abbastanza del secondo. Il capitalismo e la democrazia devono essere riequilibrati.

Il progetto Rebalance è una collaborazione tra sette università europee e una ONG internazionale che cercano di fornire nuove conoscenze, risorse, eventi e materiali di apprendimento per contribuire a promuovere un riequilibrio del capitalismo e della democrazia. Il progetto è finanziato dal programma di finanziamento Horizon Europe della Commissione europea e da Innovate UK.

 

 


Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo ur beira

UR-BEIRA: rafforzamento dei servizi di emergenza-urgenza nella città di Beira

Acronimo: UR-Beira
Responsabile scientifico: Francesco Rullani
Ruolo DMAN: partner
Durata: 36 mesi - dal 01/02/2022 al 1/02/2025
Budget totale: € 1.369.865,40
Quota DMAN: € 16.800,00

Il progetto intende promuovere il rafforzamento dei servizi sanitari di emergenza /urgenza gestiti dalle autorità locali nel distretto di Beira, con un focus sulle emergenze ostetriche e pediatriche, contribuendo alla riduzione della mortalità e della morbilità della popolazione, legate alle emergenze mediche. Nello specifico, il progetto promuove un maggiore accesso della popolazione, con particolare attenzione alle donne gravide e ai minori sotto 5 anni di età, ai servizi di emergenza/urgenza, erogati dall’Ospedale centrale di Beira e dai centri di salute ad esso afferenti, attraverso l’adozione di un modello di gestione delle emergenze centralizzato e condiviso dalle autorità distrettuali e nazionali competenti.

Il progetto intende raggiungere gli obiettivi menzionati attraverso la realizzazione di attività di rafforzamento delle capacità delle autorità locali nel pianificare e coordinare servizi di emergenza/urgenza e la realizzazione di azioni volte a migliorare la qualità clinico-organizzativa dei servizi offerti presso l'Ospedale Centrale di Beira e i centri di salute ad esso afferenti.


Co-founded by the erasmus+ programme of the european union

Hi-TEACH: a new trainer teaching framework in the post-Covid era

Acronimo: Hi-TEACH
Responsabile scientifico: Fabrizio Panozzo
Ruolo DMAN: lead partner
Durata: 24 mesi - dal 01/06/2021 al 31/05/2023
Budget totale: € 299.995,00
Quota DMAN: € 35.205,00
Team di ricerca: Fabrizio PanozzoAurora Zambello

Il Dipartimento di Management è Lead partner del progetto HI-TEACH, finanziato dal Programma ERASMUS +.

HI-TEACH nasce in risposta alle criticità e agli impatti dall’emergenza COVID-19 sull'istruzione, i più diffusi nella storia dell’insegnamento, che hanno costretto le università di gran parte del mondo a trasferire online le attività didattiche dando vita al più grande esperimento di digitalizzazione mai realizzato.

Il progetto mira a creare un inedito programma di formazione per formatori con lo scopo di tramutare l’e-learning in una componente strategica e permanente della didattica, favorendo, al tempo steso, l’evoluzione del docente verso un “Hi-Teacher”.

Quest’ultimo sarà in grado di valutare, interpretare e soddisfare la pluralità dei bisogni educativi mediante il presidio di metodologie e tecnologie didattiche web-based inclusive che guardano all’uso dell’audiovisivo e del gaming quali terreni di sperimentazione per introdurre elementi di flessibilità, semplicità, accessibilità, interattività e personalizzazione nell’apprendimento aperto. Così concepito, il progetto aiuterà inoltre a incentivare la cooperazione transnazionale dell’HE estesa per generare capitale relazionale, scientifico e metodologico ad alto valore aggiunto.

Scarica le newsletter per tutti gli aggiornamenti sui progressi e le azioni realizzate da Hi-TEACH:


interreg italy croatia mimosa european union

Maritime and multimodal sustainable passenger transport solutions and services

AcronimoMIMOSA
Responsabile scientifico: Andrea Stocchetti
Ruolo DMAN: partner e Work Package Leader WP 3
Durata: 36 mesi - dal 01/01/2020 al 30/06/2023
Budget totale: € 7.140.000,00
Quota DMAN: € 493.300,00
Team di ricerca: Andrea Stocchetti, Serena Favaro, Raffaele Pesenti, Pietro Lanzini, Giovanni Fasano

Il Dipartimento di Management è partner scientifico e Work Package Leader del progetto europeo MIMOSA - “MARITIME AND MULTIMODAL SUSTAINABLE PASSENGER TRANSPORT SOLUTIONS AND SERVICES” finanziato da Interreg V-A Italy-Croatia CBC Programme 2014-2020.

Il progetto ha come obbiettivo principale quello di migliorare l’offerta multimodale dei servizi di trasporto passeggeri nell’intera area di Programma: una superficie di oltre 85.500 chilometri quadrati e una popolazione di oltre 12,4 milioni di abitanti l’area ammissibile del Programma Italia–Croazia si estende lungo le due sponde dell’Adriatico.

L’approccio del progetto parte dall’analisi approfondita della situazione attuale dei trasporti (marittimi e delle aree costiere) a livello transfrontaliero tenendo in particolare considerazione i collegamenti regionali, al fine di rendere più accessibile, sostenibile e a basse emissioni di carbonio la mobilità dei passeggeri nell'intera area di programma.

I collegamenti tra la Croazia e l'Italia mostrano colli di bottiglia e mancanza di infrastrutture che possano favorire i collegamenti intermodali da un paese all’altro e all’interno degli stessi paesi verso l’entroterra. Al tempo stesso va aggiunta la necessità di favorire soluzioni multimodali con basso impatto ambientale (soprattutto in termini di GHG) e ad alta efficienza (nodi di connessione integrata tra trasporto stradale, marittimo ferroviario ed aereo). La predominanza in questo contesto del trasporto su strada provoca infatti importanti conseguenze negative sia a livello ambientale che socio-economico.

Scarica le newsletter per tutti gli aggiornamenti sui progressi e le azioni realizzate da MIMOSA:

Progetti conclusi

interreg central europe sache

Smart Accelerators of Cultural Heritage Entrepreneurship

AcronimoSACHE
Responsabile scientificoFabrizio Panozzo
Ruolo DMAN: partner
Durata: 36 mesi - dal 01/04/2019 al 31/03/2022
Budget totale: € 2.062.753,85
Quota DMAN: € 196.996,00

Il Dipartimento di Management è uno dei partner del Progetto SACHE, finanziato dal Programma - INTERREG CENTRAL EUROPE 2014-2020 e guidato dalla CCIAA di Venezia Rovigo.

SACHE ha l’obiettivo di fornire strategie di sviluppo locale integrate sulla base di strumenti e approcci che accelerano l'imprenditorialità creativa legata al patrimonio culturale.

Basandosi su un modello dell'Europa centrale di recente sviluppo, il progetto espanderà e rafforzerà il ruolo dei siti, dei simboli e valori del patrimonio culturale trasformandoli in "Smart Accelerator of Creative Heritage Entrepreneurship" (SACHE).

Musei, gallerie, teatri e festival saranno concepiti non solo come luoghi di educazione o intrattenimento ma anche come “smart accellerator”, cioè motori culturali che mettono in moto e alimentano le energie delle piccole imprese creative. Questo approccio consentirà di ampliare l'accesso al patrimonio culturale e la produzione di servizi a valore aggiunto, e di promuovere lo sviluppo di clustering innovativo delle Industrie Culturali e Creative attorno a ciascun SACHE.

Così concepito, il progetto aiuterà inoltre a incentivare la cooperazione intersettoriale con altri settori industriali e di servizi, in particolare nelle tecnologie digitali.


interreg central europe coco4cci

Culture and Creative Industries COOPERATION COLLIDER

AcronimoCOCO4CCI
ResponsabileGiovanni Vaia
Ruolo DMAN: partner
Durata: 36 mesi - dal 01/04/2019 al 31/03/2022
Budget totale: € 2.377.444,50

Il Dipartimento di Management è uno dei partner del progetto , finanziato dal Programma - INTERREG CENTRAL EUROPE 2014-2020 e guidato dalla CCIAA della Slovenia.

Il progetto darà impulso cooperazione intersettoriale nella produzione avanzata (AVM) creando una rete transnazionale di collider delle Industrie Culturali e Creative (CCI).

Sulla base di una mappatura di potenziali ICC e di una roadmap, COCO4CCI svilupperà il concetto di collider, in cui gli hub CCI e le organizzazioni di supporto alle imprese lavorano in tandem, completandosi a vicenda con le conoscenze e le esperienze del proprio settore. Inoltre, formerà facilitatori che daranno vita a un programma di formazione online e faccia a faccia per le CCI in tre aree: sviluppo tecnologico, tendenze future e mentalità nella produzione avanzata.

Le CCI coinvolte dai partner di progetto parteciperanno a diversi formati di match-making con le aziende AVM, applicando metodi aperti e innovativi come il design thinking, che si tradurrà in una cooperazione intersettoriale efficiente.

INTERREG CENTRAL EUROPE ECOS4IN

Cross-border Ecosystem for Industry 4.0

AcronimoECOS4IN
Responsabile scientificoVladi Finotto
Ruolo DMAN: partner
Durata: 36 mesi - dal 01/04/2019 al 31/03/2022
Budget totale: € 1.464.250,00
Quota DMAN: €218.550,00

Il Dipartimento di Management è uno dei partner del Progetto ECOS4IN, finanziato dal Programma - INTERREG CENTRAL EUROPE 2014-2020 e guidato dalla Regione Ústi della Repubblica Ceca.

Il progetto sostiene una stretta cooperazione tra i soggetti coinvolti nell’implementazione delle strategie di specializzazione intelligente (RIS3) in attuazione dell’Industria 4.0. Analizzerà da vicino la situazione attuale dell'implementazione dell'industria 4.0 nei paesi coinvolti, definirà, a partire dai dati emersi, il modello di ecosistema regionale del futuro e doterà i partner di piani d'azione che forniranno materiale pertinente per le prossime revisioni delle strategie RIS3.

The Industry 4.0 is an inevitable revolution affecting all industrial sectors. Its impacts depend on the readiness of regions to respond, accept and adopt the changes. Transnational cooperation can help to strengthen the regional innovation capacities and make our regions more future-ready.

The ECOS4IN project will do so by supporting close cooperation between stakeholders, who are involved in smart specialisation strategies (RIS3) on the implementation of Industry 4.0.  It will closely analyse the current situation of Industry 4.0 implementation and create a tool “ECOS4IN Knowledge Base”, which will be tested in pilots as an essential source of information to raise awareness about Industry 4.0. Moreover, the project will design the ecosystem model according to the regional conditions and context and equip the participating regions with action plans that will provide relevant material for forthcoming revisions of RIS3 strategies.

interreg italy croatia slides

Smart strategies for sustainable tourism in LIvely DEStinations

AcronimoS.LI.DES.
Responsabile scientificoMichele Tamma
Ruolo DMAN: lead partner
Durata: 42 mesi - dal 01/01/2019 al 30/06/2022
Budget totale: € 2.504.981,90
Quota DMAN: € 412.810,00
Team di ricercaMichele TammaRaffaele PesentiStefania FunariAndrea Ellero

Strategie intelligenti per il turismo sostenibile in destinazioni culturali movimentate.

Il progetto S.LI.DES. ha l’obiettivo di migliorare la governance del turismo, gestire la pressione antropica sul patrimonio naturale e culturale territoriale e promuovere la sostenibilità e la competitività dell'economia locale basata sul turismo.

Il progetto punta ad uno sviluppo territoriale sostenibile ed equilibrato, attraverso la promozione del patrimonio culturale materiale e immateriale, ponendosi come obiettivo la rivitalizzazione dell’ambiente urbano e sociale oltre che la diversificazione dell’economia locale. Il progetto vede coinvolte 5 città che si affacciano sull’Adriatico (Venezia, Ferrara, Bari, Dubrovnik e Sibenik), che elaboreranno strumenti e strategie per promuovere la sostenibilità dei flussi turistici.

Partner del progetto:

Collabora al progetto, per lo sviluppo dell’indagine sulle modalità operative e i fabbisogni delle imprese dell’artigianato artistico e tradizionale, delle produzioni tipiche, e delle collegate Industrie Culturali e Creative (ICC) nella città di Venezia, la Camera di Commercio di Venezia Rovigo.

Nano-Region: una rete aperta per l'innovazione attraverso le nanotecnologie

Acronimo: NANO-REGION
Responsabile scientificoCarlo Bagnoli
Ruolo DMAN: partner
Durata: 36 mesi - dal 01/02/2019 al 31/01/2022
Budget totale: € 3.529.323,50
Quota DMAN: € 207.000,00 

Nano-Region: una rete aperta per l'innovazione attraverso le nanotecnologie: una rete aperta per l'innovazione attraverso le nanotecnologie.

Il Dipartimento di Management è uno dei partner del Progetto NANO-REGION (INTERREG ITALIA-SLOVENIA - Call 5/2018 -  Strategic Project Proposal - IP 1b tema 1 ). Il progetto si pone l’obiettivo di sviluppare una rete di centri di ricerca e parchi a vocazione nano-tecnologica focalizzata alla promozione del trasferimento tecnologico. La rete, rivolta alle imprese, offrirà accesso alle tecnologie abilitanti e contribuirà a creare una nuova cultura dell’ innovazione, tramite un programma di eventi aperti mirati, un servizio di consulenze e di studi di fattibilità, rispondendo delle esigenze manifestate dalle singole imprese e stimolando la creazione di nuovi prodotti, mercati e imprese.

Pubblicazioni

Enhancing touristic development and promotion through prism of culture

AcronimoArtVision+
Responsabile scientificoFabrizio Panozzo
Ruolo DMAN: partner
Durata: 18 mesi. Inizio previsto 1 gennaio 2018
Budget totale: 1.006.360,00 €

CROSSMOBY

Pianificazione della mobilità e servizi di trasporto passeggeri, sostenibili e transfrontalieri, all’insegna dell’intermodalità.

Il Dipartimento di Management è uno dei partner del Progetto CROSSMOBY (Progetto Europeo finanziato dal Programma - INTERREG V-A ITALIA-SLOVENIA 2014-2020), guidato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. L'obiettivo del progetto è migliorare la qualità e la sostenibilità della mobilità transfrontaliera tra Slovenia e le aree italiane limitrofe (Friuli Venezia Giulia e Provincia di Venezia). Le azioni consisteranno nello sviluppo di una nuova linea ferroviaria transfrontaliera che congiunge Trieste e Lubiana e in un nuovo approccio alla pianificazione della mobilità, attraverso lo sviluppo di piani di mobilità urbana sostenibile in una serie di aree pilota.

Acceleratore d'impresa transfrontaliero per le Strategie di Specializzazione Intelligente

Acronimo: CAB
ResponsabileCarlo Bagnoli
Ruolo DMAN: partner
Durata: 24 mesi. Inizio previsto 2 ottobre 2017
Budget totale: € 1.110.170,31
Quota DMAN: € 200.000,00

Il progetto Crossborder Acceleration Bridge affronta una sfida comune dell’area Programma che riguarda la scarsa efficacia del trasferimento tecnologico alle imprese dei risultati della ricerca, con l’obiettivo di migliorare la capacità di innovazione dell’area Programma – in particolare insistendo sui settori di specializzazione individuati dalle S3- incrementandone la competitività complessiva e rafforzando la collaborazione tra gli attori chiave dell’ecosistema transfrontaliero dell’innovazione.

Creare una rete di soggetti italiani e sloveni che testeranno e implementeranno nel lungo periodo un nuovo servizio transfrontaliero per l’accelerazione d’impresa, capace di promuovere gli investimenti nello sviluppo di prodotti/servizi innovativi e il trasferimento di tecnologie dai centri di R&S alle imprese è infatti l’obiettivo di CAB.

Strumenti di marketing innovativi per la competitività globale e lo sfruttamento delle sinergie tra PMI nell’area transfrontaliera

AcronimoNUVOLAK2
Responsabile scientificoCarlo Bagnoli
Ruolo DMAN: partner
Durata: 30 mesi. Inizio previsto 1 ottobre 2017
Budget totale: € 1.110.170,31
Quota DMAN: € 208.982,50

Smart atmospheres of social and financial innovation for innovative clustering of creative industries in MED area.

AcronimoSMATH
Responsabile scientificoFabrizio Panozzo
Ruolo DMAN: partner
Durata: 30 mesi (inizio previsto 1 febbraio 2018)
Budget totale: € 2.170.196,50
Quota DMAN: 286.860,00

Acronimo del progetto: SMATH

Titolo del progetto: Smart atmospheres of social and financial innovation for innovative clustering of creative industries in MED area.

Numero del progetto:3225

Identificativo call: Interreg MED -2nd modular call - single module- Priority Axis 1: Promoting Mediterranean innovation capacities to develop smart and sustainable growth

Responsabile: Fabrizio Panozzo

Status: partner

Durata:30 mesi. Inizio previsto 1 febbraio 2018

Costo totale progetto: 2.170.196,50

Contributo del dipartimento: 286.860,00

Gruppo di ricerca: Fabrizio Panozzo

Opinion Dynamics and Cultural Conflict in European Spaces

AcronimoODyCCEuS
Responsabile scientificoMassimo Warglien
Ruolo DMAN: partner
Durata: 48 mesi (inizio previsto 1 gennaio 2017)
Budget totale: € 5.800.000
Quota DMAN: € 600.000
Team di ricercaMassimo Warglien, Marco LiCalzi, Simon Levis Sullam

ODyCCEuS (Opinion Dynamics and Cultural Conflict in European Spaces), finanziato dal programma europeo Horizon 2020, ha come obiettivo studiare come nascono e si diffondono i conflitti sociali e culturali, basandosi sull'analisi del linguaggio e il suo utilizzo nel web e nei social media. All'interno del progetto è prevista la creazione di una piattaforma digitale 'open', Penelope, che permetterà di integrare strumenti di raccolta e integrazione dei dati, analisi e (geo)visualizzazione.

Inoltre, saranno costruiti due strumenti partecipatori, l'Opinion Observatory e l'Opinion Facilitator, grazie ai quali i cittadini, le associazioni e i media potranno visualizzare e condividere dati e tools per mappare e monitorare i luoghi e termini delle crescenti crisi e conflitti sociali in tempo reale.

Spaces of possibility for creative re-use of Europeana's content

AcronimoEuropeana Space
Responsabile scientificoLeonardo Buzzavo
Ruolo DMAN: partner
Durata: 03/02/2014 - 31/01/2017
Budget totale: € 4.956.267,50
Quota DMAN: € 98.000,00
Team di ricercaLeonardo Buzzavo, Tomaso Borzomì

Europeana Space è un progetto europeo che ha l'obiettivo di creare nuove opportunità di lavoro e di crescita economica nel settore delle industrie creative, sulla base delle ricche risorse culturali europee disponibili in formato digitale. Alla base del progetto vi è il concetto di raccolta e riuso creativo di beni culturali digitali europei nelle seguenti sei aree di pertinenza: televisione, fotografia, giochi, editoria aperta, musei e danza.

Il progetto cerca di supportare le PMI creative a sviluppare i loro servizi e le loro applicazioni attraverso il marketing e il supporto nella modellazione del business, attività di mentoring e servizi di incubazione, sia attraverso la partecipazione a eventi del progetto sia tramite il networking online.

Change, Organizational Plasticity, and Evolution

AcronimoCOPE
Responsabile scientificoMassimo Warglien
Ruolo DMAN: partner
Durata: 01/01/2014 - 31/12/2018
Quota DMAN: € 212.000,00 
Team di ricerca: Andrea Collevecchio, Marco Li CalziMassimo Warglien

Il progetto europeo COPE (Change, Organizational Plasticity, and Evolution), finanziato dal Danish Council for Independent Research e svolto in cooperazione con la Southern Denmark University, affronta il tema della plasticità organizzativa: la capacità delle organizzazioni di adattarsi in risposta a cambiamenti radicali nell’ambiente economico e sociale.

La domanda centrale del progetto è: le organizzazioni possono adattarsi efficientemente a molteplici e radicali cambiamenti nel loro ambiente? Il progetto COPE combina modelli computazionali e metodologie sperimentali per offrire nuove e rigorose risposte a queste domande di ricerca.

Anni precedenti

Smart PORt Terminals - SPORT

Obiettivo del progetto è la definizione di metodologie innovative al fine di implementare una piattaforma software in grado di fornire un supporto agli operatori della logistica portuale nella gestione delle attività intermodali.

Per ottenere questo scopo l'approccio SPORT prevede che la piattaforma sia organizzata su due livelli: un livello di base che gestisca le funzioni integrate trasversali come la comunicazione e le interfacce utente, i database e gli strumenti per la modellizzazione, l'ottimizzazione e  la simulazione e un livello applicativo, con una serie di moduli integrati, ognuno relativo a uno specifico problema rilevante per la gestione delle attività di interesse.

Acronimo del progetto: SPORT
Titolo del progetto:  Smart PORt Terminals - SPORT
Numero del progetto: 2015XAPRKF_007
Identificativo call: 2015
Responsabile: nazionale: Walter Ukovich (Univ. Trieste), locale: Raffaele Pesenti
Status: attivo
Durata: 3 anni (05/02/2017 - 05/02/2020)
Costo totale progetto: 29.428 Euro (locale)   146.000 Euro (nazionale)
Contributo del dipartimento:  8.571 euro
Gruppo di ricerca: Giovanni Vaia, Giovanni Fasano, Dario Bauso (Università di Sheffield e Palermo), Giacomo di Tollo (dip. Economia)

Finanza pubblica e fiscalità per la salvaguardia e la promozione del patrimonio culturale storico ed artistico

Nonostante la Carta Costituzionale imponga la tutela e la promozione del paesaggio e del patrimonio storico-artistico, l’insufficienza di fondi pubblici non solo per la valorizzazione ma anche per la semplice salvaguardia di tali beni collettivi è tristemente cronica.

La ricerca si tradurrà in concrete proposte di intervento per delineare una quadro sistematico ed efficiente di misure fiscali e di finanza pubblica volte a garantire risorse sufficienti non solo per la salvaguardia ma anche per la promozione del patrimonio culturale, nell'ambito delle azioni e dei vincoli europei, nonché dei diversi livelli d’intervento (statale, regionale e locale). Inoltre sarà sviluppata un’indagine empirica da un lato per verificare l’implementazione nelle città d’arte delle misure a sostegno del patrimonio culturale e dall'altro per individuare i fattori che incentiverebbero l’investimento privato nel settore.

Titolo del progetto:  Finanza pubblica e fiscalità per la salvaguardia e la promozione del patrimonio culturale storico ed artistico
Numero del progetto: 2015ZFWYX2
Identificativo call:
Responsabili:  Del Federico Lorenzo (Chieti-Pescara), Cordeiro Guerra Roberto (Firenze), Tosi Loris (Ca' Foscari Venezia), Basilavecchia Massimo (Teramo)
Status: attivo
Durata: 3 anni
Costo totale progetto:
Contributo del dipartimento
Gruppo di ricerca: Del Federico Lorenzo (Chieti-Pescara), Cordeiro Guerra Roberto (Firenze), Tosi Loris (Ca' Foscari Venezia), Basilavecchia Massimo (Teramo)

Homo Faber Economy (HFE)

Responsabile scientifico: Gaetano Zilio Grandi
Bando: PR Veneto FSE+ 2021-2027, DGR. N. 727 del 2023 VENEZIA I.C.O.N.A. - LINEA 1 - Incubatore Venezia
Ruolo Ca' Foscari: soggetto proponente
Durata: dal 01/03/2024 al 31/08/2025
Budget totale: € 241.941,12
Quota DMAN: € 64.666,00
Codice progetto: 2120-0001-727-2023 - CUP: H77G23000350002

Il progetto Homo Faber Economy ha come destinatari adulti, occupati, inoccupati, disoccupati e pone grande attenzione ai fabbisogni formativi e occupazionali degli stessi, nel settore dell’alto artigianato, nonché alle esigenze di innesto e sviluppo tecnologico necessarie alla crescita e valorizzazione delle MPMI di tale settore.

In considerazione della rete di aziende, botteghe e atelier, nazionali ed internazionali, mappati dal Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e della capacità di realizzare interventi di upskilling rivolti a liberi professionisti e lavoratori, maturata dallo spin off universitario Upskill 4.0, è stata predisposta una idea progettuale che prevede iniziative sia di formazione, che di reskilling. Il lavoro di ricerca applicata condotto dall’Ateneo, grazie alla collaborazione con la Fondazione di Venezia e Venezia da Vivere, contribuisce agli obiettivi di rilancio delle attività legate al saper fare artigianale della città di Venezia e della laguna veneziana, isole ed estuario.

Il progetto ha l’intento di favorire l’avvio all’impresa e lo sviluppo di nuovi rami d’azienda innovativi, grazie alla ridefinizione del Business Model e facendo leva sulle potenzialità della metodologia del Design Thinking, implementata dallo spin off Upskill 4.0. Nel corso dei diciotto mesi previsti per la realizzazione del progetto, il percorso di crescita delle imprese è segnato dalla partecipazione di imprese e realtà nazionali ed internazionali come:

Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte (Milano);

Bureau du Design, de la Mode et des Métiers d’Art (Parigi);

Artex, Centro per l’Artigianato Artistico e Tradizionale della Toscana (Firenze);

Cockpit, centre for contemporary craft (Londra);

Mobilier national (Parigi), erede del Garde-Meuble della Corona.

In ambito territoriale, le 13 aziende partner di rete, estremamente significative per il patrimonio di alto artigianato della città di Venezia centro storico, che partecipano al progetto sono:

Amourrina;

Merletti D'Arte;

Marisa Convento;

Ramosalso - Demis Marin;

Meracu - Ganesha Shanti;

Tabinotabi;

Paper Owl;

Andreina Brengola - Spazio Aperto;

Patience;

Perlamadredesign,

Lunardelli Est.1967.

Antonia Sautter - Venetia;

Orsoni Venezia 1888.


Blockchain Products and Services

Responsabile scientifico: Carlo Bagnoli
Numero del contratto: 2120-0002-204-2019 
Bando: DGR n. 204 del 26/02/2019, Linea 2 - Innovazione aziendale (di prodotto, di processo, organizzativa) (CUP H72F20000140007)
Ruolo DMAN: soggetto proponente
Durata: dal 15/09/2020 al 31/03/2023
Budget totale: € 355.880,00
Quota DMAN: € 240.000,00


Venice Sustainability and Innovation Activities

Acronimo: VeniSIA
Responsabile scientifico: Carlo Bagnoli
Numero del contratto: 2120-0004-204-2019
Bando: DGR n. 204 del 26/02/2019 (CUP H75F21000140007)
Ruolo DMAN: soggetto proponente
Durata: dal 15/04/2021 al 31/12/2022
Budget totale: € 291.086,76
Quota DMAN: € 288.206,76


Progetto finanziato con il POR-FESR 2014-2020 Regione del Veneto

Hybrid Sustainable Worlds

AcronimoHYBRID
Responsabile scientificoGiorgio Stefano Bertinetti
Numero del contratto: ID 10290827
Bando: Bando per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalle Reti Innovative Regionali e dai Distretti Industriali - ASSE 1 “RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE” - OBIETTIVO SPECIFICO “Incremento dell'attività di innovazione delle imprese” - AZIONE 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi” - DGR n. 822 del 23 giugno 2020
Ruolo DMAN: project partner
Durata: 28 mesi - dal 10/09/2020 al 30/12/2022
Budget totale: € 2.998.736,75
Quota DMAN: € 63.013,13
Team di ricercaGiorgio Stefano Bertinetti, Gloria Gardenal, Licia Ferranna, Laurence Jones

I sistemi ibridi combinano la dimensione della degli spazi fisici in cui viviamo con l’esperienza del virtuale e del “cyberspace”. Offrono l’opportunità di sfruttare la forza del 3D, delle reti e dei sistemi intelligenti senza rinunciare alla dimensione fisica dell’incontro, della vicinanza, del dialogo, supportando e costruendo nuove opportunità di convivenza e d’interazione sociale.

Gli ambienti ibridi sono prodotti dell’ingegno tecnico e della creatività, e permettono di moltiplicare a loro volta la creatività e l’intelletto umano supportando nuovi modi di interagire, di creare, di progettare, di produrre. Il mondo ibrido che ci attende è fatto di un’unica realtà in cui incroceremo senza soluzione di continuità la dimensione della realtà fisica, robusta e statica, con quella del virtuale, flessibile e dinamica.

Possiamo sfruttare queste dimensioni e le sinergie che ne possono derivare. Possiamo assicurarci uno sviluppo più sostenibile, maggiori garanzie per l’ambiente, luoghi di vita migliori, nuovi modi di convivere e di interagire socialmente. Possiamo sfruttare queste risorse e queste opportunità anche per affrontare al meglio la pandemia in corso. Da tutto questo si evince che questo progetto individua le specializzazioni del Sustainable Living (principalmente) e delle Creative Industries come cornici tecniche e culturali per le proprie attività. Le tecnologie abilitanti del progetto affronteranno quattro situazioni complesse e particolarmente minacciate, dal punto di vista economico, dalla situazione pandemica attuale.

Si mostrerà sperimentalmente la potenzialità dei sistemi ibridi virtuali-reali in termini di efficienza, efficacia, flessibilità, resilienza in vari contesti applicativi ed in particolare in quattro ambiti, di cruciale importanza per l’economia regionale: Edilizia, Commercio, Cultura e Manifattura artistica, ambiti di ricerca e sviluppo affrontati dalle cinque RIR che partecipano alla proposta, mettendo assieme risorse e competenze nella condivisione degli obiettivi generali del progetto.


Progetto finanziato con il POR FESR 2014 2020 Regione del Veneto

D3VeRo – La stampa 3D nel settore del VEtro artistico per Rilanciare ed innOvare la filiera produttiva

Acronimo: D3VeRo
Responsabile Scientifico: Maurizio Massaro
Bando: per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalle Reti Innovative Regionali e dai Distretti Industriali - ASSE 1 “RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE” - OBIETTIVO SPECIFICO “Incremento dell'attività di innovazione delle imprese” - AZIONE 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi” - DGR n. 822 del 23 giugno 2020.
Ruolo DMAN: project partner
Durata: 28 mesi - dal 09/09/2020 al 30/12/2022
Budget totale: € 1.890.462,50
Quota DMAN: € 83.732,04
Team di ricerca: Maurizio Massaro, Giorgia Berton, Valerio Zaminato.

Il progetto D3VeRo (La stampa 3D nel settore del VEtro artistico per Rilanciare ed innOvare la filiera produttiva) intende rilanciare e rafforzare la capacità competitiva della filiera del vetro, con particolare attenzione alle caratteristiche che contraddistinguono i processi di produzione e l’Arte dei Vetrai di Murano, uno dei più importanti ambiti produttivi regionali, che da secoli dà lustro e prestigio al Veneto ed all’Italia intera.

Il progetto coinvolge diverse tecnologie abilitanti nell’ambito delle specializzazioni intelligenti “Smart Manufacturing” e “Creative Industries”. Si sviluppa attraverso una collaborazione tra esponenti di rilievo nel campo della ricerca e dell’implementazione industriale delle diverse tecnologie interessate: tecnologia additiva, (stampa 3D), ingegneria dei materiali, meccanica/meccatronica.

La ricerca coinvolge il settore dell’industria veneta del vetro artistico che nella nostra Regione ha tradizioni secolari e, più in generale il mondo della creatività, e del design, attraverso la messa a punto di un modello interattivo e sicuro, nell’ottica dell’emergenza pandemica, di combinazione, interazione e proposte creative di composizione vetro e minerali per mezzo della manifattura additiva.

Obiettivo di progetto è lo sviluppo di un sistema di produzione innovativo che consenta da una parte la raccolta lo studio e l’elaborazione, mediante algoritmi sviluppati ad hoc, di informazioni tecnico–chimiche provenienti dai nuovi materiali, leganti e processi di produzione in ambito industria del vetro artistico, e dall’altra di mettere in relazione attraverso lo sviluppo di una apposita piattaforma prototipale, gli artisti, i maestri vetrai, i designer e l’articolata filiera della creatività con i processi di produzione stessi, orientandola al perfezionamento e moltiplicandone potenzialità e diffusione nei territori.


progetto finanziato con il por fesr 2014 2020 regione del veneto

Smart Destinations in the Land of Venice

Acronimo: SMARTLAND
Responsabile scientifico: Carlo Bagnoli
Numero del contratto: ID 10316582
Bando: per il sostegno a progetti di Ricerca e Sviluppo realizzati dalle Reti Innovative Regionali e dai Distretti Industriali - ASSE 1 “RICERCA, SVILUPPO TECNOLOGICO E INNOVAZIONE” - OBIETTIVO SPECIFICO “Incremento dell'attività di innovazione delle imprese” - AZIONE 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi” - DGR n. 822 del 23 giugno 2020
Ruolo DMAN: project partner
Durata: 28 mesi - dal 10/09/2020 al 30/12/2022
Budget totale: € 2.879.157,14
Quota DMAN: € 417.111,66
Team di ricerca: Carlo Bagnoli, Gianluca Bigaglia, Chiara Fassetta, Andrea Gasparetto, Silvia Gastaldo, Lorenzo Giudice, Alessandro Maura, Stefania Tagliabue, Gianluca Zorzi.

Il concetto di Destinazione colto nel suo senso più ampio, va a connotare un ambito territoriale complesso sul quale insistono dinamiche socio-economiche, ambientali e culturali e sul quale convergono gli interessi di numerosi stakeholder, strutturati in una filiera trasversale che coinvolge tanto i mediatori e i fornitori del prodotto turistico, quanto la catena produttiva e dell’indotto da questo generato.

Sviluppare al meglio l’essenza di una Destinazione significa quindi necessariamente interpretare, senza soluzione di continuità, uno stesso luogo sia come luogo del turismo sia come luogo del nostro (o di qualcun altro) vivere. Il territorio per realizzarsi quale Smart Destination necessita di sviluppare e alimentare un Ecosistema Digitale che consenta la fruizione e condivisione di dati, tecnologie e servizi rispettivamente per:

  • l’operatore della destinazione (impresa del settore turismo o settori adiacenti), a sviluppare soluzioni a valore aggiunto perfettamente aderenti alle caratteristiche dei propri stakeholder;
  • il mediatore dell'offerta, a realizzare un modello di marketing e promozione innovativo che sfrutti i dati per massimizzare l'impatto e lo sviluppo del mercato;
  • il fruitore della destinazione (il turista e il cittadino), a ricevere pacchetti personalizzati da algoritmi sulla base delle proprie attitudini e preferenze.

Affinché tale cambio di paradigma possa avvenire in modo efficace, oltre alla realizzazione di una piattaforma tecnologica, è indispensabile intraprendere un processo di trasformazione digitale, che coinvolga tutta la filiera, a partire dai fornitori di servizi fino a chi si occupa di comunicazione, passando per gli operatori infrastrutturali. Tale trasformazione restituirà nel complesso un comparto turistico dotato degli strumenti tecnologici e culturali necessari ad affrontare:

  • emergenze contingenti, come la crisi COVID-19, le sue prescrizioni, misure di sicurezza e necessità di rimodulare la gestione;
  • cambiamenti strutturali di medio termine, come le sfide che deriveranno dall'ingresso nel mercato del turismo dei grandi player digitali.

Data Driven Business Models

Responsabile scientifico: Maurizio Massaro
Numero del contratto: 2120-0001-204-2019
Bando: DGR n. 204 del 26/02/2019, Linea 2 - Innovazione aziendale (di prodotto, di processo, organizzativa) (CUP H72F20000410007)
Ruolo DMAN: soggetto proponente
Durata: dal 25/09/2020 al 24/03/2022
Budget totale: € 383.880,00
Quota DMAN: € 288.000,00


Capitale sociale di comunità e valore nel veneziano

La ricerca studierà i temi della Responsabilità Sociale di Impresa e dell’Innovazione Strategica Sociale, con particolare attenzione agli aspetti di comunità e ambiente. Verrà inoltre effettuata una analisi dei contributi della letteratura al fine di modellizzare i processi attraverso cui le imprese producono impatti sociali ed economici nelle comunità territoriali in cui operano e una analisi dei questionari ministeriali da sottoporre alle imprese partner del progetto nel territorio veneziano. 

titolo progetto: Capitale sociale di comunità e valore nel veneziano
bando: DGR 948 del 22/06/2016 -Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale – “ResponsabilMente – Promuovere l’innovazione sociale e trasmettere l’etica – Percorsi di RSI” – Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali – Anno 2016.
ruolo UNIVE: partner
responsabile: Chiara Mio
soggetto proponente: Istituto Veneto per il Lavoro - IVL
importo totale progetto: € 497.180,00
quota UNIVE: € 24.000,00
durata: 01/09/2017- 30/08/2018

Comunità e ambiente responsabili nel territorio vicentino

Le attività di ricerca hanno come risultato finale un apposito report conclusivo (preceduto da un abstract) in grado di fornire una rappresentazione dello stato dell’arte delle PMI vicentine in materia di RSI e sostenibilità, congiuntamente all’elaborazione, per ciascuna azienda partecipante all’iniziativa, di specifici percorsi e modelli di intervento finalizzati a favorire iniziative di innovazione sostenibile e di sinergica interazione con i territori di appartenenza e con le comunità locali.

titolo progetto: Comunità e ambiente responsabili nel territorio vicentino
bando:  DGR 948 del 22/06/2016 -Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale – “ResponsabilMente – Promuovere l’innovazione sociale e trasmettere l’etica – Percorsi di RSI” – Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali – Anno 2016.
ruolo UNIVE: partner
responsabile: Chiara Mio
soggetto proponente: Fondazione Centro Produttività Veneto - CPV
importo totale progetto: € 500.000,00
quota UNIVE: € 24.000,00
durata:  01/09/2017-30/08/2017

Apprendimento e Responsabilità Sociale per la competitività

Il progetto si propone di studiare e modellizzare i processi attraverso i quali le imprese venete producono impatti sociali ed economici nelle comunità territoriali ove operano. L’indagine coinvolgerà direttamente le aziende del padovano, coadiuvandole nella compilazione di un questionario ministeriale finalizzato a conoscere cosa hanno già fatto concretamente in quest’ambito, a quale scopo e come lo hanno praticato. La ricerca consentirà di effettuare un’analisi delle politiche di ESG promosse dalle imprese mediante un confronto diretto con la dirigenza aziendale.

titolo progetto: Apprendimento e Responsabilità Sociale per la competitività
bando:  DGR 948 del 22/06/2016 -Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale – “ResponsabilMente – Promuovere l’innovazione sociale e trasmettere l’etica – Percorsi di RSI” – Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali – Anno 2016.
ruolo UNIVE: partner
responsabile: Chiara Mio
soggetto proponente: FOREMA SRL
importo totale progetto: € 499.744,50
quota UNIVE:  € 24.000,00
durata: 01/09/2017-30/08/2017

 

CSR e TERRITORIO: Competitività e Sviluppo Responsabile

La ricerca verterà sui temi dell’evoluzione della Responsabilità Sociale di Impresa e dell’Innovazione Strategica Sociale con particolare focus sull’impatto sociale ed economico dell’impresa nel territorio trevigiano. Verranno analizzati i contributi della letteratura sul tema ed il questionario ministeriale che dovrà essere sottoposto ai manager delle aziende partner. Saranno inoltre studiate ed elaborate metodologie di raccolta ed analisi dati con l’obiettivo di ottenere indicatori di perfomance aziendali sia quantitativi sia qualitativi in relazione alle politiche RSI applicate ed al livello di sensibilità sul tema, internamente alle singole aziende e sul territorio in analisi. 

titolo progetto: CSR e TERRITORIO: Competitività e Sviluppo Responsabile (cod. 52-1-948-2016)
bando: DGR 948 del 22/06/2016 -Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo 2014-2020 - Asse II Inclusione sociale – “ResponsabilMente – Promuovere l’innovazione sociale e trasmettere l’etica – Percorsi di RSI” – Avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali – Anno 2016.
ruolo UNIVE: partner
responsabile: Chiara Mio
soggetto proponente: IRECOOP VENETO
importo totale progetto: € 499.952,00
quota UNIVE: € 24.000,00
durata: 01/10/2017 -30/09/2018

Transmedia Web Graphic Editor - Work Experience di tipo specialistico

La fusione di design, business e tecnologia in un profilo - Transmedia Web graphic Editor - che riunisce in sé conoscenze e competenze di strategia e marketing e il competente utilizzo degli strumenti tecnologici di ultima generazione è l'approccio che si è voluto dare al progetto formativo. Un progetto studiato con le aziende partner affinché il design metta a servizio del business il suo contributo di innovazione e problem-solving creativo, adottandone il pensiero strategico e tattico. Il progetto di Work Experience nasce dalla consapevolezza della necessità di un’azione professionale di sostegno alla motivazione e alla capacità di rispondere al contesto che la realtà attuale del mercato rende esigente.

titolo progetto: Transmedia Web Graphic Editor - Work Experience di tipo specialistico (cod.  2120/3/1358/2015)
bando: POR FSE Regione Veneto 2014/2020 Reg.to UE n. 1303/2013 e 1304/2013 Asse I - Occupabilità - Obiettivo Tematico 8 - Priorità d'investimento 8.i - Obiettivo Specifico 1 - DGR 1358 del 09/10/2015 - Direttiva per la realizzazione di interventi di "Work Experience" e DGR 2020 del 23/12/2015 - Stanziamento aggiuntivo di risorse finanziarie e apertura nuovi sportelli - Anno 2016
ruolo UNIVE: Soggetto Proponente
responsabile: Fabrizio Panozzo
partenariato: E.B.R.A.L. ARTIGIANATO VENETO; E.F.A. ENTE FORMAZIONE ARTIGIANA; FORMINNOVA S.A.S. DI CARLO D'AMICIS & C.; A.P.A.C. ASSOCIAZIONE PROVINCIALE ARTIGIANATO COSTRUZIONI E INDUSTRIA MANIFATTURIERA; FEDERCLAAI VENETO; FEDERTERZIARIO CLAAI DEL VENETO; VENICECOM S.R.L.; NEXTEP S.R.L.; VDV S.R.L.; N2 LABS S.R.L.; AMBIENTE UFFICIO S.R.L.; ESTE CERAMICHE PORCELLANE S.R.L.; TO BE PLUS DI LUCA MARTON; ASOLO SERVIZI S.R.L.; STUDIO TAMASSOCIATI; CA' ZANARDI S.R.L.; EAMBIENTE S.R.L.; MARIO BERTA BATTILORO DI BERTA SABRINA & C. S.N.C.; EGA S.R.L.; ARBOS S.R.L.; BOTTEGA ORAFA ABC DI D'Agostino Andrea
importo totale progetto: € 118.080,00
quota UNIVE: € 118.080,00
durata: dal 01/07/2016 al 31/03/2017

ICT, Branding e marketing evoluto per le industrie creative  e culturali del lusso

Il progetto fa dialogare e mette in rete il mondo della produzione di alta gamma con le imprese creativa dei settori ICT e marketing per sviluppare un processo incrementale di: incorporazione dell'innovazione tecnologica nei processi produttivi del lusso, aumento del valore del prodotto e del brand, sviluppo di nuove strategie di marketing evoluto, aumento delle opportunità di internazionalizzazione. Il comparto del lusso, una delle produzioni centrali delle cultural and creative industries che si compone di Fashion e Artigianato artistico, segue una logica di sviluppo prodotto sempre meno trainata dai gusti di mercato ma valorizzando sempre di più la dimensione creativa della proposta di stile, accentuando le componenti artistiche e culturali che entrano nel processo progettuale.

titolo progetto: ICT, Branding e marketing evoluto per le industrie creative  e culturali del lusso (Cod. 4049/1/1/784/2015)
bando: Bando Regione Veneto – DGR 784 del 14/05/2015 -POR FSE 2014-2020 - Asse I Occupabilità Aziende in rete nella formazione continua – Strumenti per la competitività delle imprese venete  – Anno 2015 - Avviso per la realizzazione di progetti complessi per lo sviluppo delle imprese venete
ruolo UNIVE: Project partner
responsabile: Fabrizio Panozzo
soggetto proponente: Adecco Formazione srl
importo totale progetto: € 151.106,60
quota UNIVE: € 72.000,00
durata: dal 29/02/2016 al 28/02/2017

Narratori delle Innovazioni Industriali, Artigianali e Sociali (NARIAS)

Il progetto è frutto del crescente interesse che le imprese venete manifestano per forme creative di comunicazione fondate sul concetto di “narrazione”. Le imprese venete sono immerse in una fitta rete di narrazioni: non soltanto strumenti, discorsi, storie, provenienti dall’azienda stessa ma anche racconti ed esperienze che derivano dal vissuto degli stakeholder. La figura che si intende formare - il “narratore dell’innovazione aziendale” - sarà in grado di far diventare “storie” i discorsi con cui imprenditori e manager cercano di costruire la mission aziendale, veicolare il valore generato dall’azienda e aggregare le risorse umane rielaborando in termini visuali i messaggi diffusi all’interno dell’organizzazione e i significati che fornitori e clienti attribuiscono alle proprie esperienze collaborazione e consumo.

titolo progetto: Narratori delle Innovazioni Industriali, Artigianali e Sociali (cod.  2120/1/1358/2015)
bando: POR FSE Regione Veneto 2014/2020 Reg.to UE n. 1303/2013 e 1304/2013 Asse I - Occupabilità - Obiettivo Tematico 8 - Priorità d'investimento 8.i - Obiettivo Specifico 1 - DGR 1358 del 09/10/2015 - Direttiva per la realizzazione di interventi di "Work Experience" e DGR 2020 del 23/12/2015 - Stanziamento aggiuntivo di risorse finanziarie e apertura nuovi sportelli - Anno 2016
ruolo UNIVE: Soggetto Proponente
responsabile: Fabrizio Panozzo
partenariato: Luigi Bevilacqua s.r.l., Fedon & Figli s.p.a.,OMP Engineering s.r.l., Fabbrica Pinze Schio s.r.l., Tecnica Group s.p.a., Irinox s.p.a., Videotec s.p.a., Came Cancelli Automatici s.p.a., Nuova Menon s.r.l., Prospettive s.r.l., Prospettive s.r.l., Altana s.p.a., Ligabue s.p.a., Verde Sport s.p.a., Lago s.p.a., Rehateam s.r.l.
importo totale progetto: € 128.713,20
quota UNIVE: € 128.713,20
durata: dal 12/02/2016 - al 30/09/2016

TIC -  TAC. Una Rete per il Lavoro nella Moda

Il progetto vuole favorire l'inserimento di giovani tra i 19 e i 25 anni non impegnati in alcuna attività scolastica e/o lavorativa, nel mondo del lavoro e dotarli di risorse tecniche, motivazionali e di opportunità concrete affinché trovino un impiego. Per i giovani il progetto si pone gli obiettivi di: incrementare il numero di utenti che si inseriscono nel programma della Garanzia Giovani, favorire la conoscenza del settore moda e calzaturiero tramite i percorsi di orientamento di I e II livello, far acquisire competenze professionali e tecnico specialistiche coerenti con i livelli di ingresso e le aspettative professionali e sviluppare nuova occupazione con l'inserimento stabile in impresa.

titolo progetto: TIC -  TAC. Una Rete per il Lavoro nella Moda (cod. 2121/1/1/2747/2014)
bando: Bando DGR 2747 del 29/12/2014 - UNA RETE PER I GIOVANI - Progetti per l'incremento dell'impatto delle policy del Piano regionale di Garanzia Giovani e il potenziamento dell'azione della rete dei servizi per la formazione e il lavoro
ruolo UNIVE: Project partner
responsabile: Fabrizio Panozzo
soggetto proponente: Politecnico Calzaturiero Scarl
partenariato: Università Ca’ Foscari Venezia – Dipartimento di Management;  Fondazione Centro Produttività Veneto;  FABRICA S.p.A.;  T2i – Trasferimento Tecnologico e Innovazione S.c. a r.l.;  UMANA S.p.A.; G27
importo totale progetto: € 996.766,00
quota UNIVE: € 9.600,00
durata: dal 21/04/2016  al 30/09/2016

Packaging, grafica, pubblicità e comunicazione: opportunità in rete per i giovani

La radicale trasformazione che il mondo della stampa e della grafica sta subendo genera la necessità di nuove figure professionali adatte proprio ai giovani. Si deve sostituire parte della stampa tradizionale con nuovi servizi quali distribuzione, logistica, progettazione, supporto vendite, servizi web e social media marketing, la disciplina che ha rivoluzionato il marketing online. Molte aziende stanno compiendo un decisivo viraggio verso la comunicazione, smarcandosi in parte dalla stasi delle stamperie tradizionali, ricercando nuove figure professionali (es. Social Media Specialist).

titolo progetto: Packaging, grafica, pubblicità e comunicazione: opportunità in rete per i giovani (codice 4358/0/1/2747/2014)
bando: Bando DGR 2747 del 29/12/2014 - UNA RETE PER I GIOVANI - Progetti per l'incremento dell'impatto delle policy del Piano regionale di Garanzia Giovani e il potenziamento dell'azione della rete dei servizi per la formazione e il lavoro
ruolo UNIVE: Project partner
responsabile: Fabrizio Panozzo
soggetto proponente: Formaset Scarl
partenariato: T2i Trasferimento Tecnologico e Innovazione; Verona Innovazione; Università IUAV di Venezia; Università Ca’ Foscari Venezia – Dipartimento di Management; Università Ca’ Foscari Venezia - ADiSS Ufficio Orientamento, Stage e Placement; Adecco Formazione; CIF Opere Assistenziali; Engim Veneto; Format – F. Tecnica; Isfid Prisma; Adecco Italia; Crea Lavoro S.r.l.; Boscolo S.r.l.; Career Counseling S.r.l.; SUMO s.c.s.; Ist. Parini (Mestre); Ist. Dante Alighieri (Mestre); Ist. Leonardo da Vinci (Belluno); Ist. Guggenheim (Venezia); Mc Project S.n.c.; Provincia di Rovigo; Comune di Marcon; Comune di Mogliano Veneto; Comune di Quarto d’Altino; Camera di Commercio di Siviglia; EUSA di Siviglia; Enaip Veneto; Coop. Sociale “Il Raggio Verde”; AssoretiPMI; Fondazione Ca’ Foscari
importo totale progetto: € 577.839,01
quota UNIVE: € 8.080,00
durata: dal 01/08/2015 al 30/04/2016

Ri-creazioni. Il gusto italiano torna al lavoro

All’interno del progetto Garanzia Giovani, con cui la Regione Veneto garantisce ai giovani un'offerta valida di lavoro o formazione entro quattro mesi dall'inizio della disoccupazione, il Dipartimento di Management coordina un percorso formativo con stage che mira a definire un nuovo ruolo manageriale che faccia da ponte tra aziende e creatività artistica: l’innovatore culturale.

Questa figura punta a recuperare la tradizione di collaborazione e interazione tra i due mondi, valorizzando i segnali recenti di interesse per l’arte nel marketing, nella responsabilità sociale e comunicazione aziendale. Il corso forma un esperto di storytelling, in grado di attivare le potenzialità dell’audiovisivo e dei social media per sviluppare forme innovative di presenza dell’azienda sul mercato.

titolo progetto: RI-creazioni. Il gusto italiano torna al lavoro
bando: Bando DGR 2747 del 29/12/2014 - UNA RETE PER I GIOVANI - Progetti per l'incremento dell'impatto delle policy del Piano regionale di Garanzia Giovani e il potenziamento dell'azione della rete dei servizi per la formazione e il lavoro
ruolo dipartimento: Soggetto Proponente
responsabile: Fabrizio Panozzo
partenariato: ADECCO ITALIA, ADECCO FORMAZIONE, SUMO, FORMASET, FORMINNOVA, EBRAL, EFA, FONDAZIONE CA' FOSCARI
importo totale progetto: 557.392,00 €
quota dipartimento: 232.300,00 €
durata: 02/04/2015 -01/04/2016

Anni precedenti

Last update: 19/03/2024