IRVV compie 60 anni e premia Ciset per l’impegno profuso al fianco delle Ville Venete

L'Istituto Regionale Ville Venete compie 60 anni e per celebrare questo prestigioso traguardo, ma soprattutto per ribadire lo straordinario valore di un patrimonio culturale, artistico e architettonico che non ha eguali, ha organizzato un evento in una delle ville più belle in assoluto, Villa Contarini a Piazzola sul Brenta.

Si è voluto festeggiare un'istituzione cha ha avuto il merito "di conservare, restaurare, catalogare e valorizzare le ville, ma soprattutto ha cercato di far sì che tale eredità storica fosse apprezzata come una testimonianza viva e non come un 'monumento', diventando un'opportunità di scoperta, di visita e di studio del Veneto", come ha sottolineato l'assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari.

Con l'occasione è stato conferito il 'Premio Villa Veneta 2018' a chi ha saputo sostenere e diffondere i valori insiti nel 'sistema' ville venete, tra cui il Ministero per i Beni culturali, la Fondazione Premio Campiello e Ciset "per l'attività svolta e l'impegno profuso a favore della valorizzazione della storia, della cultura e dell'identità delle Ville Venete", come si legge nella motivazione.

Il Centro internazionale di studi sull'economia turistica ha collaborato, infatti, all'organizzazione del corso Tourism Network Specialist (luglio 2016-aprile 2018), che ha fornito a un gruppo di 12 allievi selezionati residenti in Veneto e disoccupati una preparazione specifica su temi chiave per la valorizzazione turistica del patrimonio delle ville venete e della filiera turistica di contesto.

Il progetto formativo ha permesso di lavorare a stretto contatto con i proprietari di ville venete in tutti i contesti del Veneto e con operatori turistici e della filiera allargata che contribuiscono alle proposte turistiche e culturali che mettono al centro la villa come attrattore, location e luogo da cui si generano relazioni per la comunità.

A ritirare il premio erano presenti la direttrice di Ciset Mara Manente e la ricercatrice Sabrina Meneghello che ha seguito in prima persona lo svolgimento del corso e i 12 studenti.