Treviso, le mura della città
 e le potenzialità turistiche

Una giornata dedicata al tema delle mura cittadine, intese come bene comune e opportunità progettuale e politica. È quanto ha proposto alla cittadinanza la Fondazione Benetton che ha organizzato, l'8 giugno nel capoluogo della Marca, una giornata di studi incentrata sulle mura di Treviso.

L'appuntamento, a cura di Massimo Rossi responsabile dell'area studi geografici della Fondazione, ha coinvolto non solo studiosi ed esperti -che hanno portato esempi e testimonianze di ambito italiano ed europeo-, ma anche Ciset con la direttrice Mara Manente, oltre a rappresentanti della pubblica amministrazione e di associazioni.

Luogo di mercato e scambio, di passeggio, divertimento, ma anche barriera, ostacolo alla modernità, parcheggio, spazio abbandonato: le mura, come ricordava lo scrittore Giorgio Bassani, "sono la città", anche se oggi raccontano solo una pluralità di usi che di fatto ne affievolisce l'identità.

Attraverso una serie di comunicazioni su altre città murate, italiane ed europee, e un dibattito con gli attori locali, l'incontro pubblico ha inteso esplorare e individuare buone pratiche per alimentare una maggiore responsabilità civile dei luoghi.

I lavori si sono svolti agli Spazi Bomben di Treviso e, dopo i saluti istituzionali, hanno visto gli interventi di esperti che hanno portato gli esempi di città murate europee. Nel pomeriggio, invece, l'attenzione si è spostata sul futuro delle mura cittadine trevigiane: alla tavola rotonda hanno preso parte Mara Manente (che ha discusso il tema della valorizzazione delle attrazioni turistiche minori), Sandro Zampese (assessore ai lavori pubblici del Comune di Treviso), Marco Tamaro, Giuseppe Rallo (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Venezia) e Simone Piaser (Heritage expert).