Ciset alla BIT: in Italia il turismo vale il 13,2% del Pil

 

Le preoccupazioni per la crisi del turismo internazionale generata dall’epidemia da Covid-19 raffreddano l’entusiasmo che aveva generato il Rapporto sul turismo italiano presentato alla BIT di Milano nei giorni scorsi.

La Borsa Internazionale del Turismo, storica manifestazione organizzata da Fiera Milano che dal 1980 porta nel capoluogo lombardo operatori turistici e viaggiatori da tutto il mondo, ha visto come ogni anno la presentazione della ricerca sul Bel Paese e le indicazioni dei nuovi trend in corso. Il Rapporto si articola in cinque parti focalizzate su Statistiche ed Economia, Imprese e Servizi, Competitività delle destinazioni, Turismi e mercati e Politiche per il Turismo.

In particolare, Mara Manente, direttrice di Ciset, ha curato assieme a Fabrizio Maria Arosio, responsabile Servizio reti territoriali e ambientali dell’Istat, la parte iniziale su statistiche ed economica da cui emerge chiaramente come il turismo sia stato finora per l’Italia un’industria essenziale per il Pil nazionale. Si stima, infatti, che il turismo pesi sulla bilancia del prodotto interno lordo per il 13,2%, e il 14,1% dell’occupazione nazionale. Si tratta di contributo quattro volte superiore rispetto a quello dell’Agricoltura e 4,6 volte quello della Moda.

Da rivedere, invece, le previsioni che per quest’anno parlavano di una crescita di circa il 3,1% di turisti stranieri, stime messe a rischio dall’effetto Coronavirus che sta provocando massicce disdette, ma che si può ragionevolmente supporre possano tornare positive nei mesi estivi.